mercoledì 28 agosto 2019

Libro "Arma letale ... ovvero ... Cambiale Sociale di Orazio Fergnani

DISPONIBILE TERZA EDIZIONE ... 

Sembra essere diventato uso comune pubblicizzare la vendita del proprio libro su Facebook.... Per cui ... se non altro, per non essere da meno ... anch'io mi faccio gli affaracci miei ed approfitto... 

Eccovi la descrizione, la "promozione" e l'offerta : VOLANTINO – DISCLAIMER LIBRO: ARMA LETALE… OVVERO... CAMBIALE SOCIALE

Cari Amici,
avete mai letto un libro…. o anche soltanto mai udito di un libro di economia monetaria e finanziaria che ne disquisisse in termini di “Amore”, “Fratellanza”, “Solidarietà”…. “Valore sociale della moneta”… “Dono”…. “reciprocità”… “Parità”…. Ma soprattutto che definisse il concetto stesso della funzione della “Moneta” come : MISURA DELLA QUANTITÀ DEL VALORE DEL LAVORO .... DELL’”ALTRO??

Bene … quanto vi propongo in questo libro che ho ideato nel corso di molti anni di studio e riflessione pure nella asettica e fredda tematica di cui si tratta in questo escursus di rivisitazione è prima di tutto un atto rivoluzionario di sovversione del pensiero dominante ed unico del regime plutocratico che ogni manifestazione della vita di ciascuno ormai controlla ….. ed è contemporaneamente la visione/proposta (allucinata, delirante o no... – sta a voi giudicarlo)… di uno scenario di riferimento economico/monetario del tutto “altro”… diverso non nei dettagli… ma profondamente diverso sostanzialmente e con un quadro complessivo di riferimento del tutto innovativo, sovversivo dei concetti radicali alla base del nostro modello di sviluppo della nostra declinante e decadente civiltà atlanti-consumistica…

Voi sapete certamente che ogni economista che sia degno di questo nome deve necessariamente un quadro di riferimento culturale e sociale ed una visione di una società futura da immaginare come obiettivo… Sinceramente in tutti quelli che mi capitato di incrociare nella mia ricerca … il massimo che mi è capitato di trovare è stato Giacinto Auriti… che pure nei limiti della sua visione tardo cristiana post Vaticano secondo… comunque … quanto consapevole o meno di questo, non è dato sapere…. aveva in sé un afflato sulla coerenza fra pensiero ed azione in merito al benessere derivante dalla coesistenza consapevole fra sviluppo tecnologico/industriale ed ambiente ed animalità/trascendenza umana.

Per tutti gli altri… il massimo del misticismo era la tensione al miglioramento del benessere consumistico …. Che per carità è senz’altro meglio della schiavitù della gleba… ma certamente in questa nostra epoca della post industrializzazione e della telematica si può e si deve fare di meglio e gettare il cuore e la mente oltre gli aridi limiti dello “steccato” ideologico/filosofico dei paradigmi monetario/finanziari tutti nati, non a caso nel secolo dei “lumi”…, e tuttora supportati…. a “tutta callara”… come attuali, contemporanei, immutabili… addirittura considerati eterni, insostituibili, inamovibili, incriticabili, dall’intelligencija (si fa per dire) dell’accademia, università, borsa, mercati, banche….. TUTTI SOGGETTI (composti da individui umani – ma certamente poco “umanisti”) FACENTI PARTE DELLA MEDESIMA CORDATA E ALLA CUI FONTE ED ORIGINE TUTTI SI ABBEVERANO E SOPRAVVIVONO SGUAIATAMENTE ….

Questo avviene mentre il mondo reale …che non “supporta” e soprattutto non “sopporta” più la folle rapina fatto in danno dei valori assoluti della naturalità dell’ambiente e dell’uomo è ormai al collasso che dimostra con molteplici ed evidenti manifestazioni di tracollo e degenerazione.

Questo libro ed i principi motori di quanto qui descritto partono dai concetti qui elencati e ne tengono debito conto… per cui oggi, ed improcrastinabilmente, si deve stabilire che il modello di sviluppo può essere ideato ed organizzato solo dopo aver profondamente considerato l’impatto sull’esistenza e sussistenza/sopravvivenza della ambiente naturale per trasmetterlo inalterato alle future generazioni..
Il resto lo scoprirete nel libro….

Insomma finalmente siamo riusciti nell’intento di pubblicare il mio libro "Arma Letale …. ovvero la “Cambiale Sociale”…
Nel rivedere i costi del libro, A CUI SONO STATI AGGIUNTI DUE CAPITOLI,.. ci siamo resi conto che il prezzo non era congruo, perciò il prezzo di copertina sarà € 22,50 (ventidue e cinquanta) e il prezzo riservato agli amici sarà di 20,00 €.
Chi desiderasse riceve copia (o più copie del libro – in fondo la descrizione del contenuto e del supporto) ….

Se interessati gentilmente ci dovreste comunicare la vostra richiesta, e inviare i vostri recapiti sia di indirizzo civico che l’indirizzo e-mail.

Contemporaneamente ...
1) Occorre effettuare il pagamento a mezzo bonifico sulla carta POSTAPAY  IBAN :  IT76I0760105138298636598644         Intestata a Fergnani Orazio.

2) INDICARE L’INDIRIZZO ESATTO DI SPEDIZIONE corredato pure del numero di cellulare in modo da potersi rapidamente contattare.per qualunque evenienza.

Al costo del libro, che sarà spedito in “piego chiuso” in pacco raccomandato tramite Poste Italiane, è da aggiungere il costo di spedizione di €5.00 (cinque (Quindi in totale 27,00 €). Nella zona di Roma sarà consegnata “brevi manu”

Per maggiori informazioni : www.albamediterranea.com

TEL. (Orazio) 391 1420055 – (Giorgio) 393 6542624


Ripeto… siete pregati di fornirci anche l’indirizzo e-mal o il numero del vostro cellulare in modo da avvertirvi tramite e.mail o SMS della data di spedizione del pacco contenente il/i libro/i.

In questo testo arricchito da una notevole iconografia sulle banconote più o meno recenti, è ampiamente documentata la storia della carta moneta e la sua evoluzione nel tempo.

Utile per tutti coloro che vogliono approfondire le cause della crisi che stiamo ingiustificatamente subendo..
Nel testo è anche prospettata una facile soluzione per gli scambi nazionali ed internazionali,già da decenni giuridicamente accettata dal Diritto Internazionale.

PREFAZIONE DI GIORGIO VITALI.

Libro di pagg.222 a Colori in formato A4.

Si consiglia di scrivere sul modulo di c/c anche il proprio indirizzo email per facilitare le comunicazioni e ricevere il messaggio di avvenuta spedizione.. .

Per AlbaMediterranea 

Orazio Fergnani – Giorgio Vitali


LA "VERGINITA'" PERDUTA SDV 0029

FU VERA CRISI DI GOVERNO O COLPO DI STATO ATLANTISTA? SDV 0033

TUTTO SCORRE E SCIVOLA VIA SDV 0030

LA CIA FINANZIO' E FINANZIA LA MUSICA CONTEMPORANEA EUROPEASDV 0031

STRATEGIA DEL COLPO DI STATO SDV 0032

domenica 5 maggio 2019

MODULO VOTO PROTESTA ELEZIONI EUROPEE 2019 di Orazio Fergnani



 MODULO VOTO PROTESTA ELEZIONI EUROPEE 2019


Al Segretario del Seggio :


Io sottoscritto ...............................................................................................................Nato il ...........................


A ............................................................................... Residente a : ....................................,,,,,,,,,,,,...................


in Via/Piazza ................................................................................ Tessera elett. .........................Seggio ...........


PRESENTO MOTIVAZIONE DELLA MIA OPPOSIZIONE E PROTESTA CONTRO LA FARSA DI ELEZIONI DI UN PARLAMENTO EUROPEO  ... CHE NON HA DI FATTO ALCUN POTERE.

MI SPIEGO MEGLIO

Il Parlamento Europeo è il più cialtronesco, demenziale baraccone mai progettato dalla Storia politica umana.. basta affermare che i parlamentari europei delegano la stesura di leggi sovranazionali – cioè più potenti di quelle scritte dai singoli Paesi (e sovente conflittuali con le Costituzioni nazionali) ai burocrati non eletti della Commissione Europea di Bruxelles, e perciò sono dementi, vigliacchi e traditori. Epstein e O’Halloaran in uno studio della Cambridge University del 1999 dichiararono : “I legislatori hanno noti incentivi a delegare tutto il potere ai burocrati… fra cui il fatto di evitare di essere poi chiamati a rispondere ai cittadini per scelte dure e impopolari (tradotto: per le infami “riforme” di lavoro, pensioni, e i tagli di spesa alla Juncker, etc.)”.

Il Trattato di Lisbona, che di fatto regola tutto il funzionamento dell’UE, ha reso una contestazione del Parlamento contro la Commissione quasi inaffrontabile. Le leggi della Commissione sono di proposito scritte da oltre 300 tecnocrati con intrighi legali asfissianti, per cui  per capirci qualcosa un deputato si dovrebbe dotare di uno staff di tecnici ed anche di ulteriori mezzi per “istruire” un’intera Commissione Parlamentare sulla critica da proporrre, trovare i mezzi per formare una coalizione che sia d’accordo ed infine convincere la Conferenza dei Presidenti delle Commissioni.
I tempi...  4 mesi per : 1) organizzare tutto quanto detto prima; 2) fare un lavoro di lobby pro contestazione con tutti i partiti del Parlamento UE;  3) e rifare tutto daccapo in seno al Consiglio dei Ministri, che deve essere poi d’accordo. Entro i 4 mesi, ... altrimenti tutto da capo.

Dal 2009 al 2017, su 545 leggi proposte dalla Commissione, il Parlamento UE di fatto ne ha contestate l’1,1%. Il resto paradossalmente ed incredibilmente è passato inconfutato.

Ma il deputato contestatore deve anche sorpassare il possibile veto della Commissione Parlamentare interessata; un possibile veto che viene da conflitti di giurisdizione, ottenere la maggioranza assoluta di tutto il Parlamento UE e l’ok del 55% del Consiglio dei Ministri (cioè di tutti gli Stati UE). In altre parole: il parlamentare UE ha in pratica zero poteri di bloccare le leggi fatte dagli autocrati di Bruxelles.

Il Parlamento UE può in effetti bocciare sia la nomina del Presidente della Commissione UE, sia la lista dei Commissari UE. .....ma basta ripresentare quasi identici il Presidente e Commissari o colorare con minime cosmetiche correzioni per salvare la faccia ...Se il Parlamento UE non accetta il salva-faccia, esso riboccia il tutto.... e si entra nel labirinto chiamato Crisi Costituzionale secondo il Trattato di Lisbona.
Chi la risolve la crisi costituzionale sopra descritta? Il Parlamento UE?. Il Consiglio Europeo? No .. semplicemente la Corte Europea di Giustizia, ancora meno eletta della Commissione UE.

Ma ciò che questa Europa ha portato di più devastante sulla più bella e democratica Costituzione del mondo, la nostra, sono i Trattati. Finora in tutto quest’articolo abbiamo parlato dell’inesistente potere del Parlamento UE di opporsi alle leggi sovranazionali della Commissione. Esse sono chiamate “Leggi Secondarie”.

Le “Leggi Primarie” in Europa sono quei Trattati, come Maastricht, Lisbona, o il devastante Fiscal Compact (quello che ci ha imposto nella Costituzione di Calamandrei la distruzione del suo senso più profondo, cioè l’equità sociale e, fra molto altro, l’abolizione dei poteri di spesa sovrana del Parlamento di Roma).

Il parlamentare europeo non ha alcun potere di cambiare o eliminare i devastanti Trattatti Neoliberisti, cioè quelli economici, quelli che contano, in cui si parla di Spesa dello Stato per le nostre vite, malattie, lavoro, pensioni o dei giovani e della nostra Costituzione.

Il Trattato di Lisbona, con l’Art. 48 TEU, sancisce che per modificare un Trattato europeo ci sono quattro procedure. In tutte e quattro il ruolo del Parlamento UE è limitatissimo. Tre sono le fondamentali: la Procedura Ordinaria, la Semplificata, e la Passerelle.Già l’elenco degli attori in questa farsa  è indicativo. Tutti questi attori devono essere tutti insieme coinvolti, pluri-consultati, coordinati, informati e infine convinti a cambiare un Trattato:
- Tutti i 28 governi nazionali, e anche solo uno può porre il veto a tutto
- La Commissione di Bruxelles
- Il Consiglio Europeo
- Il Consiglio dei MInistri
- la cosiddetta Convenzione europea
- la Conferenza Intergovernativa
- la Banca Centrale Europea
- e in ultimo il Parlamento UE

La Procedura Ordinaria: la proposta di modifica di un Trattato può partire da Stati UE, Commissione o Parlamento, e va diretta al Consiglio Europeo. Quindi va messa assieme una Convenzione europea dove vanno coinvolti: i rappresentanti di tutti i governi, con i rappresentanti dei Parlamenti nazionali, con la Commissione, e col Parlamento UE. Poi si indice una Conferenza dei governi europei che deciderà sulle proposte di cambiamento del Trattato in questione. Se fallisce la Convenzione, fallisce tutta la procedura. Alla fine il tutto torna poi ai Parlamenti nazionali che dovranno votare un sì o no, ma basta il veto di uno solo per bloccare tutto.

La Procedura Semplificata: la proposta di modifica di un Trattato può partire da Stati UE, Commissione o Parlamento, e va diretta al Consiglio Europeo. Consiglio Europeo e Consiglio dei Ministri si consultano con la Commissione, con la Banca Centrale Europea e col Parlamento UE, ma non c’è nulla di vincolante da parte di quest’ultimo. Poi Il Consiglio approva la modifica, ma di nuovo si deve tornare a ogni singolo Stato membro per un sì o no, ma basta il veto di uno solo per bloccare tutto.

La Procedura Passerelle. E’ una specie di scorciatoia super tecnica nella modifica di un Trattato. Per esempio, essa permette al Consiglio Europeo di autorizzare il Consiglio dei Ministri a ignorare i Trattati modificando la maggioranza di voto che gli è richiesta per certe decisioni (da unanimità a maggioranza qualificata). Oppure lo autorizza a cambiare il modo di legiferare in UE da ‘speciale’ a ‘ordinario’ anche quando i Trattati avrebbero imposto la modalità ‘speciale’. Però per adottare la scorciatoia Passerelle, il Consiglio Europeo deve raggiungere voto unanime. Ma come sempre si deve tornare a ogni singolo Stato membro per un sì o no alla Passerelle, ma basta il veto di uno solo per bloccare tutto.

RIFLESSIONE.... E DECISIONE

Un parlamento i cui legislatori non possono fare le leggi, e devono lottare fino fiall’ultimo sangue se vogliono opporsi alle potentissime lobbies che controllano persone che nessuno elegge ma che fanno leggi... è strumento ingiusto, illegale ed usurpativo dei diritti e dellle funzioni democratiche.

Votare per eleggere un Parlamento Europeo così palesemente “fasullo”, impotente .... e men che mai rappresentativo della volontà del popolo italiano ed europeo è rendersi intenzionalmente complici di una dittatura.

NOI NON CI PRESTIAMO A SIMILI RAGGIRI.

FASI PROCEDURALI DI VOTO MOTIVAZIONI ED INTENZIONI di Orazio Fergnani




FASI PROCEDURALI DI VOTO MOTIVAZIONI ED INTENZIONI

AlbaMediterranea e The Walk of Change hanno deciso di agire secondo il vademecum di seguito  meglio esplicitato... e per ora ci atterremo a questa linea di condotta passiva, la sopportazione della connivenza con i "meno peggio"... che ha contraddistinto gran parte dell'elettorato italiano in questi ultimi decenni è arrivato al capolinea... e vi possiamo garantire... che dall'interno del palazzo, come alcuni si ostinano a sostenere,  non è mai cambiato un accidenti...che non fosse confacente al volere del “Potere”. Cominciamo a mettere a frutto le conoscenze della storia e politica alternativa che ben conosciamo.
Basta coi compromessi e con le cessioni di benevolenza...  I tempi cominciano ad essere ricettivi alle nuove verità di cui noi siamo portatori...  Ecco il filo conduttore che ci deve guidare...

La  decisione strategica di AlbaMediterranea e The Walk of Change è stata presa qualche tempo fa ed è un processo a lungo termine.. In questa tornata elettorale la nostra azione si esplicherà nella contestazione della "protesta" della non rappresentatività delle liste, candidati, dei programmi, non indicativi della volontà popolare... Meno ancora nostra personale.
L'unica, vera, ineludibile proposta politica da condividere e votare può essere solo quella che preveda la nazionalizzazione della Banca d’Italia e la conseguente emissione di Titoli di Stato esenti da debito... Questo Albamediterranea e The Walk of Change faranno.... E quindi per intanto contesteremo queste elezioni nel modo che è qui di seguito descritto. 

Come specificato in vari articoli già esistenti e risalenti e derivanti dagli Artt. 44, comma 4; 68, comma 7; 74, comma 2; 79, comma 2; 87, comma 1; e 104, comma 5 del Testo Unico Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n 361 e successive modifiche...  si può esercitare il proprio diritto di voto senza effettuare di fatto e realmente l'usuale votazione.
 
Ecco le indicazioni per far sì che il vostro voto di elettore sia ritenuto valido e non sussistano vizi di forma e si può legittimamente richiedere e dichiarare al presidente del seggio elettorale di voler “ESEGUIRE UN VOTO DI PROTESTA”.
Al riguardo, il presidente del seggio, al fine di non rallentare il regolare svolgimento delle operazioni, deve prendere a verbale la protesta dell’elettore e il suo rifiuto di compilare la scheda. La verbalizzazione sintetica e veloce, con l’annotazione nel verbale stesso, delle generalità dell’elettore, del motivo del reclamo o della protesta, allegando anche gli eventuali scritti che l’elettore ritenesse di voler consegnare al seggio.

Qui di seguito le istruzioni per la verbalizzazione di protesta a fronte della Circolare del Ministero Interno n.23 /2015 – Roma, 22 maggio 2015 e Circolare n. 30 / 2016 – Roma, 27 maggio 2016, comma “h”;ed inoltre “istruzioni per le operazioni degli uffici elettorali di sezione” (pag.75 e 76 paragrafo 17.7. – pubblicazione n° 3 del febbraio 2018)

FASI PROCEDURALI DA OSSERVARE CATEGORICAMENTE :
1) Portare con sé: il documento d'identità e la Tessera Elettorale; 2 copie della dichiarazione scritta con il contenuto della propria protesta (MODULO VOTAZIONI EUROPEE 2019), e questa copia di spiegazioni del comportamento da tenere e riferimento alle leggi che lo legittimano. Presentarsi quindi al seggio individualmente e registrarsi.

2) Far timbrare la Tessera Elettorale prima di ricevere la scheda, come previsto dall'art.12, comma 1 del D.P.R. 8 settembre 2000, n.299.

3) Solo nel momento in cui uno degli scrutatori vi tenderà la scheda elettorale e la matita per siglarla,, DICHIARARE che si intende esercitare il “diritto-dovere di voto”, ma ESERCITANDOLO MEDIANTE IL “VOTO DI PROTESTA”.

4) Mai accennare IL GESTO di  AVVICINARSI alla cabina per il voto segreto.

5) Dichiarare di voler esercitare il diritto di verbalizzare una “protesta” come stabilito dagli articoli di Legge (Artt. 44, comma 4; 68, comma 7; 74, comma 2; 79 , comma 2; 87, comma 1; e 104, comma 5 del Testo Unico Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n 361 e successive modifiche).

      6) Consegnare il proprio scritto di protesta perché venga inserito nel registro dei Verbali (MODULO VOTAZIONI EUROPEE 2019) in 2 (DUE) copie di cui una vi deve essere restituita timbrata e firmata per ricevuta.
 
7) Precisare che si intende essere registrati come “elettori adempienti il diritto- dovere di voto”, e che si richiede in forma scritta, una nota che reciti testuali parole: IL SIGNOR (Nome e Cognome) ha presentato un nota di protesta nei riquadri e colonne della Lista Sezionale e nel Registro per l’Annotazione del Numero delle Tessere, (Circolare n.23 /22 maggio 2015).

8) Non accettate e soprattutto non controfirmate che in tali riquadri e colonne venga riportata la dicitura "Non Votante" . SOTTOLINEATE IL FATTO che vi siete presentati li per “compiere ed esercitare il vostro diritto/dovere di Elettori”, e intendete QUINDI ESEGUIRLO secondo quanto la Legge prevede e consente.

9) Chiarite che NON VI RIFIUTATE DI VOTARE, ma di soggiacere ad un raggiro quali le elezioni del Parlamento che sono istituzionalmente circoscritte ed annichilite, incapaci di esercitare il volere dei Popoli europei  e, pertanto, vi avvalete della verbalizzazione di una protesta, che a tutti gli effetti di legge vi qualifica come partecipanti alle Elezioni. (FATTO RILEVANTISSIMO!! Di cui il Ministero degli Interni deve tenere documentazione statistica.

10) La vostra perciò “non è una astensione”, il cui verbale tra l'altro non è previsto dalla Legge, ma “un voto politico elettorale a tutti gli effetti”.Se tutto funzionale regolarmente, ritirate la tessera, i vostri documenti, la copia firmata e timbrata del

MODULO DI PROTESTA e uscite dal seggio. Se il protocollo, così come riportato, verrà eseguito correttamente da ogni partecipante a questa ATIPICA (MA LEGALE) FORMA DI PROTESTA, avremo scritto una pagina importantissima della storia della politica italiana.

11) Se invece, da parte del Presidente, Segretario, o di chi per esso, vi vengono frapposte difficoltà, o vi viene rifiutato il timbro sulla Tessera Elettorale, non reagite in alcun modo, non mettetevi a discutere, anche se provocati dal personale di Seggio.….
Richiedere invece l’intervento del pubblico ufficiale presente al seggio e preposto per la sicurezza (carabiniere o finanziere, o altro) che dovrà verbalizzare la chiara e decisa volontà del Segretario del Seggio e/o del Presidente di inadempienza dell'obbligo dell'atto di Protesta, diventandone garante rispetto alle parti.

12) Quind ricordare alla presenza della “forza pubblica” o meno...il Presidente del Seggio... in base al dettato della Circolare ministeriale 1° Marzo 1897, n. 17100-2 ( c.d. circolare Astengo ) Art. 1 – “Ogni atto che perviene all’ufficio o ne parte deve essere assegnato a una categoria di archivio   registrato nel protocollo. “… e dall'articolo 53, comma 5 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445  Sono oggetto di registrazione obbligatoria i documenti ricevuti e spediti dall'amministrazione e tutti i documenti informatici. “, nonché dall'articolo 18-bis della Legge 241/90, introdotto dal D.Lgs 126/2016.

13) Infine, se volete procedere al deposito della querela contro il Segretario e Presidente del seggio (ed eventuali altri) … per attentato contro i diritti politici del cittadino (art.294 c.p.); Abuso d’ufficio (art.323 c.p.); Omissioni d’atti d’ufficio (art.328 c.p.); (eventuale) Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art.479 c.p.);  (ed altro)... all'Ufficiale Giudiziario più vicino, entro 90 giorni dal momento del fatto.

Occorre ribadire che il, voto di protesta è un voto a tutti li effetti E NON E' NULLO, (semmai NON ELETTIVO), esattamente ciò che vogliamo... e il fatto che non concorre ad eleggere non implica che sia conseguentemente nullo) in ogni caso potenziale ed effettivo  “veicolo” comunicativo per esprimere più concetti e “valenze” contemporaneamente... Inoltre occorre rilevare che :
A) Non potrebbe esserci dimostrazione più eclatante di così per dimostrare di esser andati a votare visto che si viene addirittura verbalizzati...il che è un palese ed esplicito riconoscimento di VOTO ..
B) Viene verbalizzato il fatto di aver espresso una palese, chiara e decisa presa di posizione ed opposizione anche giudiziaria in merito alle elezioni ....
C) I voti di protesta poi vengono raccolti in un elenco ufficiale ...
D) Che viene depositato presso la segreteria elettorale del comune, la segreteria della prefettura e segreteria della camera.
E) Questo elenco e' pubblico..... VISIBILE A CHIUNQUE A SEMPLICE RICHIESTA.
F) Se IL VOTO DI PROTESTA fosse un voto nullo sarebbe inserito nel fascicolo dei voti nulli e del tutto dimenticato ed escluso da successive considerazioni... ed invece viene mantenuto ed archiviato  in verbali, registri, elenchi (anche a futura memoria)... significherà qualcosa?... chi può giuridicamente sostenere che questo voto sia nullo??...
G) SEMMAI E’ un voto “NON ELETTIVO” ...ed infatti noi di AlbaMediterranea intenzionalmente ci rifiutiamo di votare degli abusivi, illegali, incostituzionali usurpatori. Il rifiuto della scheda come fase del VOTO DI PROTESTA... inoppugnabilmente perde la funzione di strumento atto alla elegibilità dei candidati o del partito... ma mantiene inalterata tutta la sua valenza di voto espresso ... anzi .... addirittura rafforzata dal fatto di essere diventato voto palese ed identificato attraverso la verbalizzazione e il deposito del documento di protesta e l’inserimento nell’elenco pubblico esposto nei COMUNI, NELLE PREFETTURE E ALLA SEGRETERIA GENERALE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI ...
H) Ed inoltre in queste circostanze tu voti secondo il volere e le regole stabilite da un parlamento illegale ed incostituzionale, che ha eletto un presidente della repubblica incostituzionale, che ha “nominato” vari governi incostituzionali ed illegittimi che hanno emesso e ratificato folli leggi contro l’interesse del popolo italiano come le leggi sull’immigrazione, sul job act, sui vaccini, sul MES, etc., etc., etc., e quindi votandoli si riconoscerebbe la legalita ed autorevolezza di costoro, così legittimandoli.
Quindi apponendo il voto di protesta si otterrà .... :
A) in primis di dimostrare che il VOTO DI PROTESTA è un concreto strumento di contestazione al regime atttuale;
B) che immediatamente dopo le elezioni saranno DISPONIBILI gli elenchi dei coraggiosi che avranno effettuato il voto di protesta e ci “POTREMO CONTARE” .... e “CI CONTEREMO”;
C) di unire in una prima lotta contro il regime tutti questi reali oppositori facendo resistenza e continua DISOBBEDIENZA CIVILE sotto varie formule e modalità, alcune già predisposte;
D) sulla base degli elenchi pubblici (si invita a mettere sulla scheda di voto il numero di cellulare ed indirizzo email) entreremo in contatto tra di noi e potremo contattarci e conoscerci e valuteremo assieme, se, sulla base dei punti sintetizzati da AlbaMediterranea a seguito di decenni di esperienza di controinformazione, sarà possibile creare un partito di gente coraggiosa e decisa a percorrere strade innovative, evolutive e sostitutive del consumismo postcapitalistico attuale in risposta della quarta rivolizione industriale imposta unilateralmente dalla finanza mondialista.

Spero di avere chiarito almeno qualche aspetto del progetto.(vedi su www.albamediterranea.com ).
OTTENUTA LA RICEVUTA DEL VOTO DI PROTESTA CON TIMBRO E FIRMA,CHI VUOLE, PUO’ SCANSIRLA (O FOTOGRAFARLA) ED INVIARLA TRAMITE WHAT’SAPP O TELEGRAM AL MIO CELLULARE
391 1420055

OPPURE, .... MEGLIO, INVIARLA VIA E-MAIL A : voto.di.protesta.verifica@gmail.com


sabato 13 aprile 2019

MOTIVAZIONE DELLA NOSTRA OPPOSIZIONE AD UN POTERE ISTITUZIONALE ... CHE NON HA ALCUN POTERE di Orazio Fergnani ( tratto da un articolo di Paolo Barnard)





MOTIVAZIONE DELLA NOSTRA OPPOSIZIONE AD UN POTERE ISTITUZIONALE ... CHE NON HA ALCUN POTERE
tratto da un articolo di Paolo Barnard

Parlamento Europeo è il più farsesco demenziale baraccone mai pensato dalla Storia politica umana. Credere che dall’interno di un carrozzone impantanato come questo, è da fessi. E contestualmente i parlamentari europei che delegano la stesura di leggi sovranazionali – cioè più potenti di quelle scritte dai singoli Paesi (e sovente conflittuali con le Costituzioni nazionali) ai burocrati non eletti della Commissione Europea di Bruxelles, sono dementi, vigliacchi e traditori. Epstein e O’Halloaran in uno studio della Cambridge University del 1999 dichiararono : “I legislatori hanno noti incentivi a delegare tutto il potere ai burocrati… fra cui il fatto di evitare di essere poi chiamati a rispondere ai cittadini per scelte dure e impopolari (tradotto: per le infami ‘riforme’ di lavoro e pensioni, e i tagli di spesa alla Juncker, nda)”.

Il Trattato di Lisbona, che di fatto regola tutto il funzionamento dell’UE, ha reso una contestazione del Parlamento contro la Commissione quasi inaffrontabile. Le leggi della Commissione sono di proposito scritte da oltre 300 tecnocrati con intrighi legali asfissianti, per cui  per capirci qualcosa un deputato si dovrebbe dotare di uno staff di tecnici ed anche di ulteriori mezzi per “istruire” un’intera Commissione Parlamentare sulla critica da proporrre, trovare i mezzi per formare una coalizione che sia d’accordo ed infine convincere la Conferenza dei Presidenti delle Commissioni.
I tempi...  4 mesi per : 1) organizzare tutto quanto detto prima; 2) fare un lavoro di lobby pro contestazione con tutti i partiti del Parlamento UE;  3) e rifare tutto daccapo in seno al Consiglio dei Ministri, che deve essere poi d’accordo. Entro i 4 mesi, ... altrimenti tutto da capo.

Dal 2009 al 2017, su 545 leggi proposte dalla Commissione, il Parlamento UE di fatto ne ha contestate l’1,1%. Il resto paradossalmente ed incredibilmente è passato inconfutato.

Ma il deputato contestatore deve anche sorpassare il possibile veto della Commissione Parlamentare interessata; un possibile veto che viene da conflitti di giurisdizione, ottenere la maggioranza assoluta di tutto il Parlamento UE e l’ok del 55% del Consiglio dei Ministri (cioè di tutti gli Stati UE). In altre parole: il parlamentare UE ha in pratica zero poteri di bloccare le leggi fatte dagli autocrati di Bruxelles.

Il Parlamento UE può in effetti bocciare sia la nomina del Presidente della Commissione UE, sia la lista dei Commissari UE. .....ma basta ripresentare quasi identici il Presidente e Commissari o colorare con minime cosmetiche correzioni per salvare la faccia ...Se il Parlamento UE non accetta il salva-faccia, esso riboccia il tutto.... e si entra nel labirinto chiamato Crisi Costituzionale secondo il Trattato di Lisbona.
Chi la risolve la crisi costituzionale sopra descritta? Il Parlamento UE?. Il Consiglio Europeo? No .. semplicemente la Corte Europea di Giustizia, meno eletta della Commissione UE.

Ma ciò che questa Europa ha portato di più devastante sulla più bella e democratica Costituzione del mondo, la nostra, sono i Trattati. Finora in tutto quest’articolo abbiamo parlato dell’inesistente potere del Parlamento UE di opporsi alle leggi sovranazionali della Commissione. Esse sono chiamate “Leggi Secondarie”.

Le “Leggi Primarie” in Europa sono quei Trattati, come Maastricht, Lisbona, o il devastante Fiscal Compact (quello che ci ha imposto nella Costituzione di Calamandrei la distruzione del suo senso più profondo, cioè l’equità sociale e, fra molto altro, l’abolizione dei poteri di spesa sovrana del Parlamento di Roma).

Il parlamentare europeo in definitiva non ha alcun potere di cambiare o di eliminare i devastanti Trattatti Neoliberisti, cioè quelli economici che contano perché si parla di Spesa di Stato per le nostre vite, malattie, lavoro, pensioni o giovani e della nostra Costituzione nazionale.

Il Trattato di Lisbona, con l’Art. 48 TEU, sancisce che per modificare un Trattato europeo ci sono quattro procedure. In tutte e quattro il ruolo del Parlamento UE è limitatissimo. Tre sono le fondamentali: la Procedura Ordinaria, la Semplificata, e la Passerelle.Già l’elenco degli attori in questa farsa  è indicativo. Tutti questi attori devono essere tutti insieme coinvolti, pluri-consultati, coordinati, informati e infine convinti a cambiare un Trattato:
- Tutti i 28 governi nazionali, e anche solo uno può porre il veto a tutto
- La Commissione di Bruxelles
- Il Consiglio Europeo
- Il Consiglio dei MInistri
- la cosiddetta Convenzione europea
- la Conferenza Intergovernativa
- la Banca Centrale Europea
- e in ultimo il Parlamento UE

La Procedura Ordinaria: la proposta di modifica di un Trattato può partire da Stati UE, Commissione o Parlamento, e va diretta al Consiglio Europeo. Quindi va messa assieme una Convenzione europea dove vanno coinvolti: i rappresentanti di tutti i governi, con i rappresentanti dei Parlamenti nazionali, con la Commissione, e col Parlamento UE. Poi si indice una Conferenza dei governi europei che deciderà sulle proposte di cambiamento del Trattato in questione. Se fallisce la Convenzione, fallisce tutta la procedura. Alla fine il tutto torna poi ai Parlamenti nazionali che dovranno votare un sì o no, ma basta il veto di uno solo per bloccare tutto.

La Procedura Semplificata: la proposta di modifica di un Trattato può partire da Stati UE, Commissione o Parlamento, e va diretta al Consiglio Europeo. Consiglio Europeo e Consiglio dei Ministri si consultano con la Commissione, con la Banca Centrale Europea e col Parlamento UE, ma non c’è nulla di vincolante da parte di quest’ultimo. Poi Il Consiglio approva la modifica, ma di nuovo si deve tornare a ogni singolo Stato membro per un sì o no, ma basta il veto di uno solo per bloccare tutto.

La Procedura Passerelle. E’ una specie di scorciatoia super tecnica nella modifica di un Trattato. Per esempio, essa permette al Consiglio Europeo di autorizzare il Consiglio dei Ministri a ignorare i Trattati modificando la maggioranza di voto che gli è richiesta per certe decisioni (da unanimità a maggioranza qualificata). Oppure lo autorizza a cambiare il modo di legiferare in UE da ‘speciale’ a ‘ordinario’ anche quando i Trattati avrebbero imposto la modalità ‘speciale’. Però per adottare la scorciatoia Passerelle, il Consiglio Europeo deve raggiungere voto unanime. Ma come sempre si deve tornare a ogni singolo Stato membro per un sì o no alla Passerelle, ma basta il veto di uno solo per bloccare tutto.

RIFLESSIONE....

Un parlamento i cui legislatori non possono fare le leggi, e i cui legislatori devono lottare all’ultimo sangue se vogliono opporsi a potentissime leggi fatte da gente che nessuno elegge è strumento ingiusto, illegale, illiberale ed usurpativo dei diritti e dellle funzioni democratiche.

Votare per eleggere un Parlamento Europeo  così palesemente “fasullo” e men che mai rappresentativo della volontà del popolo europeo è rendersi intenzionalmente complici di una dittatura.

NOI NON CI PRESTIAMO A SIMILI RAGGIRI.

giovedì 11 aprile 2019

Legittimo VOTO di PROTESTA elezioni europee 2019 di Orazio Fergnani




Legittimo VOTO di PROTESTA elezioni europee 2019

Cominciando da questi giorni del mese di marzo 2019 fino al momento della votazione per le elezioni politiche europee vorremmo incontrarci con voi disinformati cittadini per spiegarvi che cosa sia e cosa potrebbe rappresentare in queste ELEZIONI POLITICHE europee questo “VOTO DI PROTESTA”.

Pochi ne sono coscienti, ma il LEGITTIMO VOTO DI PROTESTA è voto concreto, effettivo, e responsabile in quanto ufficialmente dichiarato poichè voto palese, addirittura verbalizzato, al contrario del tradizionale voto assegnato segretamete incabina elettorale.

A breve organizzeremo a Roma, comuncandolo per tempo, una serie di incontri per divulgare corretta informazione e per ampliare la platea di coloro che vogliono emanciparsi dalla schiavitù  della disinformazione. Per farlo abbiamo bisogno dell’ aiuto e della prtecipazione attiva di tutti per poter mettere al corrente e “convertire” quanti più italiani possibile.

Vi preghiamo di far girare i nostri PDF, i nostri VIDEO (su Youtube AlbaMediterranea) ed invitiamo chi vuole saperne di più ad iscriversi ad AlbaMediterranea e alle nostre chat di Whatsapp o di Telegram ai gruppi “VOTO DI PROTESTA”, oppure “LEGITTIMO VOTO DI PROTESTA”.

Manca poco a maggio ed occorre finalizzare ed ottimizzare ogni tipo di comunicazione... è gradito il contributo di tutti. ... in collaborazioni, in adesioni, in contributi di contatti o anche mai abbastanza apprezzato sostegno economico. Ogni manifestazione di partecipazione alla lotta di emancipazione dall’oscurità informativa è bene accetta ed altrettanto coscienziosamente utilizzata.

Molti di noi sono piuttosto impegnati per le loro attività lavorative e quindi un po’ limitati nella loro azione, ma Giorgio Vitali ed io ... ed altri, però essendo pensionati, abbiamo molto più ampia disponibilità di tempo ... Per cui .... chi fosse interessato a saperne di più in merito al LEGITTIMO VOTO DI PROTESTA può contattarci, noi siamo a disposizione gratuitamente per incontri nei dintorni di Roma.....  Per altre località sempre la massima disponibilità ma siamo costretti a chiedervi un contributo per il rimborso spese

Aderire al legittimo voto di protesta è gratuito, per sostenerci però sarebbe utile versare un contributo dell’entità che preferite, poi....  ancora meglio,... se volete iscrivervi ad AlbaMediterranea il costo dell’iscrizione annuale è di 50 ( cinquanta € ), versamento che da diritto alla spedizione di una CHIAVETTA USB da 64 Gb (VALORE COMMERCIALE 40 €) contenente i files di numerosi testi di controinformazione fra cui i miei libri : “Arma Letale ... ovvero ... Cambiale Sociale”, “Sopra la Banca, come sotto la Banca la Cupola prospera e lo Schiavo arranca”... ed altri , etc., compendi essenziali per comprendere la corrotta e decadente realtà socio-economica attuale.
Chi non volesse (o potesse) per qualunque ragione sostenerci con questa cifra, potrà comunque aiutarci inviando un bonifico di qualunque importo.
Per finanziamenti uguali o superiori a 15 € (quindici) spediremo comunque un CD-ROM contenente gli stessi testi delle chiavette USB.
Il numero IBAN della Carta Postepay Evolution su cui effettuare i bonifici è :

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Oppure su conto Postepay codice IBAN :

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Per ULTERIORI  INFO contattateci ai seguenti numeri di cellulari :

Orazio Fergnani : 3911420055;
Domenico Sancamillo : 3291710731;
Giorgio Vitali393 6542426
E-MAIL : oraziofergnani@tiscali.it

LA DITTATURA DELL’UNIONE EUROPEA di Orazio Fergnani




LA DITTATURA DELL’UNIONE EUROPEA

La grande finanza internazionale attraverso i vari trattati intereuropei sottoscritti da governi compiacenti a partire dal trattato di Maastricht fino all’ obbligo del ”pareggio di bilancio” con la metodica approvazione di successive castranti leggi.... hanno sminuito, annichilito... il potere dei parlamenti nazionali.

Se il potere ultimo non è più nelle mani del popolo, la democrazia diventa contestualmente dittadura.

Nell’unione europea il potere, da tempo, non è più nelle mani dei cittadini, del popolo; infatti fin dalla sua nascita l’Europa e le sue istituzioni sono nelle mani della grande finanza internazionale.

Vedi statuto B.C.E.

Per di più le leggi elettorali emanate negli ultimi anni permettono soltanto la candidabilità di personaggi collusi, o comunque confacenti al potere finanziario sovranazionale.

Ma per capire bene il ruolo e le posizioni ...

Il potere esecutivo lo detiene la presidenza del consiglio dei ministri europea, che è composta dal plenum dei presidenti dei 28 consigli dei ministri nazionali aderenti, eletti da parlamenti nazionali a candidature blindate.....

E QUANDO OCCORRE SI NOMINA UN “TECNICO” SENZA NEPPURE PASSARE ATTRAVERSO ELEZIONI (Vedi Mario Monti ed altri)....

E mediante la creazione della B.C.E. che controlla l’emissione monetaria degli Stati aderenti all’euro hanno ottenuto il pieno controllo dell’economia, dell’industria, del commercio, dei consumi, dell’impresa e dell’ intera società.....

Unico “contentino” riservato al “potere” di decisione dei cittadini è l’elezione del parlamento europeo.... che però ha l’unica finzione di consultazione, dibattito, approvazione, o al limite rinvio e ritrattazione... SPICCIOLI....

Ed infatti al secondo passaggio il parlamento è obbligato ad approvare.

Questa è democrazia????

Queste elezioni sono una truffa, un raggiro, una ulteriore beffa, una facciata per i creduloni, invece il potere legislativo è SALDAMENTE nelle mani della commissione europea (l’hanno chiamata “proposizione”) la loro volontà... DECISIONE CHE I SOLITI NOTI PASSANO AL PARLAMENTO PER LA SOLA RATIFICA.

Non accettare il loro gioco!

Rifiuta la farsa del voto...

Esprimi la tua disapprovazione col voto di protesta

Per maggiori conferme leggere il testo unico istituzione unione europea dall’articolo 15 al 19.... e tutto sarà più chiaro... Lampante!

LEGGI ARTT. DAL 15 AL 19...  https://eur-lex.europa.eu/resource.html?uri=cellar:2bf140bf-a3f8-4ab2-b506-fd71826e6da6.0017.02/DOC_1&format=PDF

VOTO DI PROTESTA ... PROCLAMA E FASI ELETTORALI di Orazio Fergnani




VOTO DI PROTESTA PROCLAMA E FASI PROCEDURALI

AlbaMediterranea e The Walk of Change hanno deciso di agire secondo il vademecum di seguito  meglio esplicitato... e per ora ci atterremo a questa linea di condotta.. l'apparentamento, il connubio, il consorzio, il condominio, la compenetrazione, la sopportazione della connivenza con i "meno peggio"... che ha contraddistinto gran parte dell'elettorato italiano in questi ultimi decenni è arrivato al capolinea... e vi possiamo garantire... che dall'interno del palazzo, come alcuni si ostinano a sostenere,  non è mai cambiato un ....... accidenti...che non fosse confacente al volere del “Potere”... ... Cominciamo a mettere a frutto le conoscenze della storia e politica alternativa che abbiamo estratto e surrogato negli anni....

Basta coi compromessi e con le cessioni di benevolenza...
I tempi cominciano ad essere ricettivi alle nuove verità di cui noi siamo portatori...  
Ecco il filo conduttore che ci deve guidare...

La  decisione strategica di AlbaMediterranea e The Walk of Change è stata presa qualche tempo fa ed è un processo a lungo termine.. In questa tornata elettorale la nostra azione si esplicherà nella contestazione della "protesta" della non rappresentatività delle liste, dei candidati, dei programmi, dei partiti politici non indicativi della volontà popolare... Meno che mai della nostra personale.

L'unica, vera, ineludibile proposta politica da condividere e votare può essere solo quella che preveda la nazionalizzazione della banca centrale e la conseguente emissione di Titoli di Stato esenti da debito... Questo Albamediterranea e The Walk of Change faranno.... E quindi per intanto contesteremo queste elezioni nel modo che è qui di seguito descritto. 

Ecco alcuni semplici moduli da compilare e passi da adottare alle PROSSIME ELEZIONI EUROPEE 2019 in sede elettorale per RICONQUISTARE la TUA CONSAPEVOLEZZA di CITTADINO.

Come specificato in vari articoli già esistenti e risalenti al lontano 1957 (Artt. 44, comma
4; 68, comma 7; 74, comma 2; 79, comma 2; 87, comma 1; e 104, comma 5 del Testo Unico Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n 361 e successive modifiche) si può esercitare il proprio diritto di voto senza effettuare di fatto e realmente l'usuale votazione.

Questo sarà il PRIMO ATTO ed il più semplice per riappropriarci della NOSTRA SOVRANITÀ di cittadini, accompagnata da una “DICHIARAZIONE UFFICIALE DI DISOBBEDIENZA CIVILE” e contestale assunzione di responsabilità..

Ecco alcune indicazioni per far sì che il vostro voto sia ritenuto valido e non sussistano vizi di forma.

Il rifiuto della scheda non trova una specifica disciplina normativa ma non può per questo motivo ritenersi vietato; l’elettore, infatti, può legittimamente richiedere specificamente, dichiarando al presidente del seggio elettorale, di voler “ESEGUIRE UN VOTO DI PROTESTA”.

Per farlo, può dichiarare di volersi rifiutare di siglare una preferenza sulla fatidica scheda elettorale.

Al riguardo, si ritiene che, in tali evenienze, il presidente del seggio, al fine di non rallentare il regolare svolgimento delle operazioni, possa prendere a verbale la protesta dell’elettore e il suo rifiuto di compilare la scheda, purchè la verbalizzazione sia fatta in maniera sintetica e veloce, con l’annotazione nel verbale stesso, delle generalità dell’elettore, del motivo del reclamo o della protesta, allegando anche gli eventuali scritti che l’elettore medesimo ritenesse di voler consegnare al seggio.

Qui di seguito si riportano le istruzioni per la verbalizzazione di protesta e/o reclamo elettorale a fronte della Circolare del Ministero Interno n.23 /2015 – Roma, 22 maggio 2015 e Circolare n. 30 / 2016 – Roma, 27 maggio 2016, comma “h”.

FASI PROCEDURALI:

1) Presentarsi al seggio individualmente.

2) Portare con sé, il documento d'identità e la Tessera Elettorale, una breve dichiarazione scritta con il contenuto della propria protesta (mod.1) in 5 (cinque) copie e/o reclamo (mod.2) in 5 (cinque) copie , da usare soltanto all'occorrenza.

3) Registrarsi al Seggio.

4) Far timbrare la Tessera Elettorale prima di ricevere la scheda, come previsto dall'art.12, comma 1 del D.P.R. 8 settembre 2000, n.299.

5) Solo nel momento in cui uno degli scrutatori vi tenderà la scheda elettorale e la matita per siglarla,, DICHIARARE che si intende esercitare il “diritto-dovere di voto”, ma di “non sentirsi rappresentati da alcuna delle liste e persone candidate.

6) Non accennare IL GESTO di entrare e MAI AVVICINARSI alla cabina per il voto segreto.

7) Dichiarare di voler esercitare il diritto di verbalizzare una “protesta” (ed eventuale successivo) “reclamo” come stabilito dagli articoli di Legge (Artt. 44, comma 4; 68, comma 7; 74, comma 2; 79 , comma 2; 87, comma 1; e 104, comma 5 del Testo Unico Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n 361 e successive modifiche).

      8) Consegnare il proprio scritto di protesta perché venga inserito nel registro dei Verbali (mod.1) in 5 (cinque) copie di cui una vi deve essere restituita timbrata per ricevuta. (vedi sotto gli allegati DISPONIBILI).
 
9) Precisare che si intende essere registrati come “elettori adempienti il diritto- dovere di voto”, e che si richiede in forma scritta, una nota che reciti testuali parole: IL SIGNOR (Nome e Cognome) ha presentato un verbale di protesta nei riquadri e colonne della Lista Sezionale e nel Registro per l’Annotazione del Numero delle Tessere, (già’ previsti anche dalla Circolare n.23 /22 maggio 2015)

10) Non accettate e soprattutto non controfirmate che in tali riquadri e colonne venga riportata la dicitura "Non Votante" (suggerita solo come esempio dalla Circolare sopracitata ma, SOTTOLINEATE IL FATTO che vi siete presentati li per “compiere ed esercitare il vostro diritto/dovere di Elettori”, e intendete QUINDI ESEGUIRLO secondo quanto la Legge prevede e consente.

11) Chiarite che NON VI RIFIUTATE DI VOTARE, ma che NON VOLETE VOTARE I CANDIDATI PROPOSTI e, pertanto, vi avvalete della verbalizzazione di una protesta, che a tutti gli effetti di legge vi qualifica come partecipanti alle Elezioni. (FATTO RILEVANTISSIMO!!)

12) La vostra perciò “non è una astensione”, il cui verbale tra l'altro non è previsto dalla Legge, ma “un voto politico a tutti gli effetti”, che non trova però riscontro nel panorama dei partiti o Movimenti italiani candidati, oggetto appunto della protesta.

13) Se la procedura non incontra ostacoli, ritirate la tessera, i vostri documenti e uscite dal seggio tranquillamente con la soddisfazione di non essere complici di questo sistema/regime.

14) Se il protocollo, così come riportato, verrà eseguito nella maniera dovuta da ogni partecipante a questa ATIPICA FORMA DI PROTESTA, avremo scritto una pagina importantissima della STORIA ITALIANA.

15) Se invece, da parte del Presidente, Segretario, o di chi per esso, vi vengono frapposte difficoltà, o vi viene rifiutato il timbro sulla Tessera Elettorale, non reagite in alcun modo, non mettetevi a discutere, anche se provocati dal personale di Seggio.….

16) Richiedere invece L’INTERVENTO DEL PUBBLICO UFFICIALE PRESENTE AL SEGGIO E PREPOSTO PER LA SICUREZZA (CARABINIERE o FINANZIERE, O ALTRO) che dovrà verbalizzare la chiara e decisa volontà del Segretario del Seggio e/o del Presidente di inadempienza dell'obbligo dell'atto di Protesta, diventandone garante rispetto alle parti.

17) Quindi … alla presenza della “forza pubblica” o meno...il Presidente del Seggio... in base al dettato della Circolare ministeriale 1° Marzo 1897, n. 17100-2 ( c.d. circolare Astengo ) Art. 1 – “Ogni atto che perviene all’ufficio o ne parte deve essere assegnato a una categoria di archivio   registrato nel protocollo. “… e dall'articolo 53, comma 5 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445  Sono oggetto di registrazione obbligatoria i documenti ricevuti e spediti dall'amministrazione e tutti i documenti informatici. “, nonché dall'articolo 18-bis della Legge 241/90, introdotto dal D.Lgs 126/2016.

      18) Presentate quindi il reclamo in 5 (cinque) copie, ne depositate quattro ed una la ritirate timbrata per “ricevuta. Se il modulo del reclamo viene accettato la procedura è completata ed è possibile ritirare i propri documenti ed uscire.

19) Se invece pure in questo caso il modulo di reclamo viene rifiutato, a questo punto esprimete, con voce chiara ed udibile al Segretario del Seggio, (E NON al Presidente del Seggio), che andrete immediatamente a consegnare la vostra querela per attentato contro i diritti politici del cittadino (art.294 c.p.); Abuso d’ufficio (art.323 c.p.); Omissioni d’atti d’ufficio (art.328 c.p.); (eventuale) Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art.479 c.p.);  (ed altro)... all'Ufficiale Giudiziario più vicino, al quale consegnerete anche il RECLAMO specificando le procedure adottate nei vostri confronti in qualità di elettore, quindi ritirate i vostri documenti e uscite con calma dal Seggio.

20) Infine, se volete procedere al deposito della querela contro il Segretario e Presidente del seggio (ed eventuali altri) … potete andare subito, o anche fino a 90 giorni dal momento del fatto… e depositando il modulo della querela (in tre copie – di cui una in ricevuta), allegherete anche il modello di protesta e di reclamo (entrambi in tre copie, di cui una di ciascuna per ricevuta.
      Occorre ricordare che la corretta gestione dei verbali è competenza specifica del Segretario del Seggio, ed è lui che risponde in primis alla legge, e non il Presidente del seggio.

PERCHE' IL LEGITTIMO VOTO DI PROTESTA IN QUESTO CONTESTO EUROPEO.di Orazio Fergnani




PERCHE' IL LEGITTIMO VOTO DI PROTESTA IN QUESTO CONTESTO EUROPEO.

Quando vi renderete conto che tutti i partiti “ufficiali” vi mentono metodicamente ... infatti non ce n’è uno che proponga al primo posto del proprio programma l’Uscita dall’Unione Europea, l’Uscita dalla B.C.E., la Nazionalizzazione della Banca d'Italia, l'Emissione dei Biglietti di Stato, la Confisca dei beni della Chiesa di Roma etc., etc.,...... Tutti fatti che sono all’origine e causa di tutti i mali sociali, politici, morali, etc., etc., che affliggono le società moderne....

Forse allora capirete che l'unica manifestazione della propria volontà elettorale e consapevole scelta di mettere nome e cognome in una lista pubblica di raccolta dei disobbedienti civili in cui si afferma di disconoscere a) le elezioni; b) la legge elettorale; c) il Parlamento; d) il Governo; e) l’Unione Europea.. f) e un Presidente della Repubblica, che dopo essere stato Consigliere di Corte Costituzionale  e aver dichiarato incostituzionali gli ultimi Parlamenti e Consigli dei ministri a partire dal 21/12/ 2005..... questo consigliere della Corte Costituzionale viene eletto Presidente della Repubblica da quegli stessi che costui (Sergio Mattarella) dichiarava essere illegali ed usurpatori occupanti delle istituzioni di Stato.

Da domandarsi (fra molte altre ovvie domande)... come mai al recente Referendum a proposito della modifica della Costituzione il Popolo collettivamente sia insorto... e in analoga situazione in merito all'abusiva approvazione della nuova leggere elettorale (Rosatellum).... non abbia battuto ciglio...

Quindi quale migliore occasione di evidenziarsi e di mettere nome e cognome e dichiarare pubblicamente il senso di schifo che attanaglia qualunque onesto cittadino??... 

Questa è una falla nel sistema "democratico", potrebbe essere una delle ultime occasioni per farlo... 

A proposito di informazione, non mi ricordo di aver mai letto su un giornale e/o mai sentito in nessuna radio o tribuna elettorale/politica spiegare le regole minime e le varie modalita’ di votazione....

Non una sola riga, non una sola parola, su un momento così importante nell’esplicare una delle funzioni piu’ importanti  di “cittadinanza atttiva”. Uno dei pochi momenti della vita di un cittadino in cui ha, o meglio, dovrebbe avere in mano le sorti del suo destino e di quello della Nazione...

In questa vicenda è chiarissima l’intenzionalità di mantenere i cittadini nella più perfida, perfetta e profonda ignoranza in modo da poter permettere alle varie forme di potere di maramaldeggiare impunemente. Esattamente, ad esempio, come nella gestione del denaro, dove la popolazione è lasciata marcire nella più profonda e incrostata ignoranza.

Noi però oggi sovvertiamo questo ordine incancrenito e muro di silenzio omertorso facendovi regalo di questa specifica conoscenza e consapevolezza.... tanto da potervi contrapporre alla consuetudine di regime proponendo voi stessi addirittura una nuova (seppure da noi rispolverata) modalità elettorale del tutto finora ignota, tuttavia valida e legittima,... senza neppure pretendere noi nulla in cambio...

PENSATE PURE DI NOI QUELLO CHE VOLETE... MA NOI CI CREDIAMO,  LO VOGLIAMO ..... e... SOPRATTUTTO LO FACCIAMO... LO ABBIAMO GIÀ FATTO IL 4 MARZO 2018 QUANDO ABBIAMO OTTENUTO CIRCA 700.000 (SETTECENTOMILA) VOTI DI PROTESTA... E SPERIAMO DI OTTENERNE ANCOR DI PIÙ ALLE PROSSIME ELEZIONI EUROPEE.

Occorre ribadire che il, voto di protesta è un voto a tutti li effetti E NON E' NULLO, (semmai NON ELETTIVO), esattamente ciò che vogliamo... e il fatto che non concorre ad eleggere non implica che sia conseguentemente nullo) in ogni caso potenziale ed effettivo  “veicolo” comunicativo per esprimere più concetti e “valenze” contemporaneamente...
Inoltre occorre rilevare che :
A) Non potrebbe esserci dimostrazione più eclatante di così per dimostrare di esser andati a votare visto che si viene addirittura verbalizzati...il che è un palese ed esplicito riconoscimento di VOTO ..

B) Viene verbalizzato il fatto di aver espresso una palese, chiara e decisa presa di posizione ed opposizione anche giudiziaria in merito alle elezioni ....

C) I voti di protesta poi vengono raccolti in un elenco ufficiale ...

D) Che viene depositato presso la segreteria elettorale del comune, la segreteria della prefettura e della segreteria della camera....

E) Questo elenco e' pubblico..... VISIBILE A CHIUNQUE A SEMPLICE RICHIESTA.

F) Se IL VOTO DI PROTESTA fosse un voto nullo sarebbe inserito nel fascicolo dei voti nulli e del tutto dimenticato ed escluso da successive considerazioni... ed invece viene mantenuto ed archiviato  in verbali, registri, elenchi (anche a futura memoria)... significherà qualcosa?... chi può giuridicamente sostenere che questo voto sia nullo??...

G) SEMMAI E’ un voto “NON ELETTIVO” ...ed infatti noi di AlbaMediterranea intenzionalmente ci rifiutiamo di votare degli abusivi, illegali, incostituzionali usurpatori.
Il rifiuto della scheda come fase del VOTO DI PROTESTA... inoppugnabilmente perde la funzione di strumento atto alla elegibilità dei candidati o del partito... ma mantiene inalterata tutta la sua valenza di voto espresso ... anzi .... addirittura rafforzata dal fatto di essere diventato voto palese ed identificato attraverso la verbalizzazione e il deposito del documento di protesta e l’inserimento nell’elenco pubblico esposto nei COMUNI, NELLE PREFETTURE E ALLA SEGRETERIA GENERALE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI ...

H) Ed inoltre in queste circostanze tu voti secondo il volere e le regole stabilite da un parlamento illegale ed incostituzionale, che ha eletto un presidente della repubblica incostituzionale, che ha “nominato” vari governi incostituzionali ed illegittimi che hanno emesso e ratificato folli leggi contro l’interesse del popolo italiano come le leggi sull’immigrazione, sul job act, sui vaccini, sul MES, etc., etc., etc., e quindi votandoli si riconoscerebbe la legalita ed autorevolezza di costoro, così legittimandoli.

Quindi apponendo il voto di protesta si otterrà .... :

A) in primis di dimostrare che il VOTO DI PROTESTA è un concreto strumento di contestazione al regime atttuale;

B) che immediatamente dopo le elezioni saranno DISPONIBILI gli elenchi dei coraggiosi che avranno effettuato il voto di protesta e ci “POTREMO CONTARE” .... e “CI CONTEREMO”;

C) di unire in una prima lotta contro il regime tutti questi reali oppositori facendo resistenza e continua DISOBBEDIENZA CIVILE sotto varie formule e modalità, alcune già predisposte;

D) sulla base degli elenchi pubblici (si invita a mettere sulla scheda di voto il numero di cellulare ed indirizzo email) entreremo in contatto tra di noi e potremo contattarci e conoscerci e valuteremo assieme, se, sulla base dei punti sintetizzati da AlbaMediterranea a seguito di decenni di esperienza di controinformazione, sarà possibile creare un partito di gente coraggiosa e decisa a percorrere strade innovative, evolutive e sostitutive del consumismo postcapitalistico attuale in risposta della quarta rivolizione industriale imposta unilateralmente dalla finanza mondialista.

Spero di avere chiarito almeno qualche aspetto del progetto.(vedi su www.albamediterranea.com ).

N.B. LEGGITTIMO VOTO DI PROTESTA come previsto dall'art. 104, comma 5 del T.U. elettorale D.P.R. 361/57 (ed altro, e successive).