LA VERGINITA’ PERDUTA
Di Orazio Fergnani.
Da
bambino, come penso sia nella maggior parte dei casi, ero curiosissimo e fin
dall’età di quattro – cinque anni carpivo da qualsiasi fonte informazioni,
esperienze, conoscenze, di qualsiasi genere.
Nei
primi anni della mia vita essendo un individuo positivo, lineare, cristallino, nel
senso che ero stato abituato in famiglia a pensare tutto il bene possibile dei
vicini, dei conoscenti, anche degli sconosciuti, degli adulti, soprattutto
degli anziani,della società in genere, avevo una predisposizione positiva verso
“l’altro”.
Io
ero un bambino che quando viaggiavo sull’autobus ed ero seduto, mi alzavo
immediatamente non appena vedevo una signora o un anziano che saliva
sull’autobus, e cedevo loro il mio posto.
Ero
insomma un bambino educato, ma soprattutto ero già a quella tenera età (otto –
dieci anni) un benpensante, pensavo cioè che la società degli individui
esistesse per il reciproco aiuto ed assistenza.
Man
mano che crescevo ed imparavo, andavo ad accumulare esperienza, cognizioni, e
formazione su quella struttura portante del convinto e profondo perbenismo, e
così per alcuni anni, fino all’età di quattordici anni.
Tralascio
episodi anche duri, drammatici e toccanti che mi sono successi a quell’età, non
per falso pudore, ma semplicemente perché il tema di oggi è un altro, e
continuai comunque, e in alcune situazioni ancora più convitamene, a credere
che la società fosse composta da individui che avevano sottoscritto tacitamente
e condividevano profondamente il convincimento di una mutua collaborazione di
perseguimento del bene comune in ogni sua forma.
A
partire dal periodo delle scuole superiori mi resi conto che la vita non era
come avevo fino ad allora creduto, mi accorsi che esisteva purtroppo la competizione
sleale, che esistevano anche l’invidia, la perfidia, il rancore, l’odio.
Ma
resomi conto di questo, data la flessibilità e duttilità del carattere dei
giovani, ritarai la mia percezione della realtà e non soffrii più di tanto
delle esperienze negative in cui ero incorso.
I
guai sono incominciati ad arrivare alcuni anni dopo, quando, ancora giovane, ma
ormai uomo, mi sono incominciato a rendere davvero conto della realtà che mi
circondava e del mondo nella sua vera essenza.
Anche
il quel caso però riuscii a reggere abbastanza bene “la botta”, ma certamente i
“magoni” (o rospi) da mandare giù erano sempre più grossi, duri, pesanti,
indigesti.
Non
si trattava più di maldicenze, di sgarbi, di discussioni insulse coi colleghi
ed accuse diffamanti più o meno velate, più o meno vere o verosimili, più o
meno fondate.
Erano
attacchi alle spalle, vendette senza fondamento, dovuti forse ad invidia,
ancora oggi non lo so.
In
ogni caso tutti ostacoli e difficoltà sormontabili, seppure con grande sforzo
di autocontrollo.
Poi
sono venute le citazioni in tribunale e li è stato un gradino ancora più
difficile, ma comunque ormai temprato dalle tante difficoltà ero maturato e
consapevole, cosciente, quindi pronto alla lotta ed agli esiti della lotta.
Ma
parallelamente alle difficoltà contingenti sopra elencate, sotterraneamente
avveniva intorno a me e dentro di me una seconda metamorfosi nella realtà
oggettiva e nella mia personale percezione della realtà.
Una
percezione che era all’inizio e per lunghi anni assolutamente o appena
larvatamente intuita, ma che via via si espandeva senza mai però apparire e
manifestarsi apertamente.
Finchè
una decina di anni fa finalmente la nebbia che mi offuscava la vista della
mente si è diradata, dissolta ed ho incominciato a vedere con nuovi occhi, gli
occhi del disincanto, della disillusione la vera realtà che mi circondava.
Una
decina di anni or sono ho incominciato a trarre le somme della (spero) mia
prima metà di vita e mi sono reso conto di una serie di contesti la cui sommatoria
era però facilmente definibile come una perpetua, costante, imperterrita,
incessante violenza contro la mia
verginità intellettuale, contro la mia originaria fulgente e limpida fiducia
nei grandi valori e principi morali aggreganti ed integranti della nostra Nazione.
Tutto
quello, tutto, nulla escluso, quello in cui avevo ed ho creduto in tutto l’arco
della mia vita fino ad ora è stato gradualmente, nel corso degli anni,
completamente distrutto, annientato, annichilito, destituito di qualsiasi
minimo fondamento ed attendibilità.
Mi
spiego.
Da
bambino avevo creduto nel clero e nella chiesa, e negli anni mi sono reso conto,
anche per esperienze dirette, o indirette, ma in ogni caso abbastanza di
prossimità che una bella fetta del clero non mantiene i patti stipulati col suo
Signore e che si abbandona ad episodi che poco hanno a che fare con il mandato
della chiesa ed anche delle istituzioni laiche. Ognuno immagini quello che
vuole, episodi ce ne sono bizzeffe sotto gli occhi di tutti ogni giorno.
Già
da molti anni non sono più cattolico, sono agnostico.
Negli
ultimi anni per riempire questo vuoto morale venutosi a creare, come tanti, ho
approfondito la conoscenza delle religioni ed ho capito che tutte sono, e sono
sempre state, a partire dagli sciamani di oltre ventimila anni fa, solo ed
esclusivamente delle gran ciarlatanerie, imposture, menzogne ad uso e consumo,
come qualsiasi altra merce, prodotto, servizio di chi ne ha necessità.
La
religione cattolica cristiana addirittura appalesa tutte le sue carenze
logiche, i conflitti storici, le verità nascoste più manifestamente e visibilmente delle
altre, perché nata in epoca storica e totalmente verificabile la gran messe di
infamità e cialtronerie, sovrapposte nel corso dei secoli ed autoreferenziantesi
le une le altre a danno di noi creduloni cittadini del mondo, ma in particolare
di noi Italiani, che abbiamo dovuto subire il giogo di questi usurpatori del
diritto e della morale per circa diciassette secoli.
Mi
sono quindi dedicato allora un po’ di più all’attivismo politico, ed anche li
ho riscontrato più o meno lo stesso scenario di disinformazione, travisazione
della verità, mistificazione, falsificazione, distorsione ad uso e consumo
della propria verità da contrabbandare per vera.
Nel
frattempo vedevo quello che mi accadeva attorno, la F.A.O. che dovrebbe
risolvere i problemi della fame nel mondo, invece di mandare sacchi di grano
dove servono, manda funzionari strapagati a rubare parte degli aiuti inviati
d’accordo con i regimi (quasi sempre dittatoriali) che schiavizzano ed affamano
i propri cittadini.
E
vedo la Giustizia che, dove non è corrotta, è comunque inefficiente,
inefficace, incapace, intempestiva, e quindi comunque corrotta e
destabilizzatrice della società, perché società senza diritto, legittimità e
certezza della pena non può esistere e sopravvivere.
Assistevo
alla farsa di Prodi e company che inviavano i nostri aerei a bombardare
Belgrado per far scoppiare la pace e tutti gli aderenti ai partiti di sinistra
(i cui parlamentari in buona parte avevano approvato le bombe di pace)
esponevano alle finestre le bandiere dell’iride, contenti così di aver fatto la
loro parte per aiutare i cittadini di Belgrado.
Altrettanto
amaramente ero costretto a sentire quando
Berlusconi affermava che inviava il nostro contingente (ovviamente di pace) al
solo scopo di aiutare i tanti Irakeni dissenzienti da Saddam nel momento più
difficoltoso della loro storia.
Stessa
farsa per l’Afganistan.
Nulla
di diverso sotto il nuovo governo Prodi, se non che I militari del corpo di
“pace” ritirati dall’Irak li abbiamo subito …… accidenti che tempismo!!! … rischierati in Libano, quasi come se il
nostro governo avesse saputo in anticipo che i nostri militari sarebbero serviti
in Libano e quindi si fosse portato avanti con il lavoro.
Ah!!
En passant va detto che i nostri militari volontari per la pace ovunque nel
mondo, pace che anche noi andiamo a difendere con le armi e non con i fiori, ci
costano mediamente la bella cifra di circa settemila euro al mese cadauno, più
ovviamente il dispendio di risorse energetiche, mezzi, vettovaglie e armamenti.
Infine
per non tediare più di tanto vale la pena di citare il principale disincanto e
disillusione che ho dovuto subire in questi ultimi anni.
Avevo
immaginato ormai da molto tempo, a causa delle pessime esperienze avute con le
banche che queste fossero una camorra autorizzata, ma non avevo ancora ben
chiaro lo scenario, la situazione è molto peggiore e me ne sono reso conto
andandomi a studiare la storia del signoraggio e delle banche, nonché dei più
importanti banchieri.
Ed
anche in questo contesto ho dovuto rendermi conto che siamo stato violati,
deflorati nel più intimo dei miei sentimenti : LA FIDUCIA.
La
fiducia è la base di partenza di qualunque rapporto, di qualunque relazione, di
qualunque accordo, a qualunque livello e dovunque.
Tutti
gli enti, le istituzioni dello Stato, della chiesa, il Governo, la Giustizia,
etc., etc., etc. tutti indistintamente ci hanno ingannato, imbrogliato, mentito
costantemente, perennemente, indefessamente da quando siamo nati. E così è
stato anche per gran parte delle generazioni passate.
Ma
loro hanno avuto la fortuna di non accorgersene. Anche oggi buona parte della
gente non se ne accorge e per questo conduce una vita normale, felice, serena.
La
sofferenza appare quando c’è cosciente consapevolezza di essere stati truffati,
e noi purtroppo abbiamo tutti gli elementi di consapevolezza per poter
affermare senza ombra di dubbio di essere stati raggirati, truffati della
nostra buona fede, della nostra lealtà, della nostra ingenua fiducia nelle
Istituzioni.
Hanno
tradito la mia/vostra fiducia, la sofferenza è tale che arrivo a pensare che
forse era meglio continuare a vivere nella beata ignoranza.
Tutti
quelli che avevano ed hanno l’obbligo istituzionale e morale di rappresentare,
diffondere, trasmettere divulgare, costituire il simbolo dei valori Nazionali,
al contrario più o meno subdolamente, doppiamente, slealmente ci hanno sempre ingannato. Hanno
violentato la nostra originaria e leale buona fede.
Non
c’è una cosa, un argomento, una nicchia, un contesto in cui in questi ultimi
anni sia andato ad indagare e non abbia riscontrato la menzogna più o meno
totale, l’inganno più o meno totale da parte di Chi aveva l’obbligo di educare
alla verità, di rappresentare la moralità, di ricordare a tutti i principi istitutivi
e costitutivi della Nazione.
Non
solo non hanno tenuto fede al loro mandato, ma di più ho scoperto che i
principi fondanti erano anch’essi fin dall’inizio falsi. Il nostro mondo, buona
parte della storia recente e passata, in particolare la recente, tutto è falso
“ab origine”.
Verrebbe
da suicidarsi per l’abbattimento, per il raggiro continuo ed insano subito, per
la nostra e soprattutto la loro vergogna che ci schiaccia con il suo immane
peso.
Non
ci è rimasto più nulla in cui credere.
Ci sono state
strappate le radici, anzi le radici non sono mai esistite, è come scoprire a
cinquantanni che quello che credevamo essere nostro padre in realtà ci aveva
adottato e mentito sulla nostra vera origine, e noi siamo invece figli di padre
ignoto.
Il
dolore e l’abbattimento dovuti a questa consapevolezza cari amici ed amiche è davvero
grande ed il “magone”, il rospo e davvero duro da trangugiare, ma nei momenti
davvero duri bisogna tirare fuori le palle.
Si
dice che è nei momenti duri che i duri cominciano a giocare. Questo è il
momento dei duri e lo sarà sempre più in futuro.
Bisogna
ricominciare a giocare. Partendo da capo, da un nuovo inizio, lealmente, senza
pietà e senza pietismi..
Secondo
regole nuove, secondo regole condivise dalla base, secondo regole minime,
comprensibili e sostenibili da tutti.
Io
sono qui, a disposizione per il mio piccolo contributo, chi mi vuole sa dove
trovarmi e sa quali sono le mie idee.
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