ROMA, 28/05/2018
Al Comando stazione dei
Carabinieri
Alla Procura
Della Repubblica Competente
Alla Alta Corte Penale Internazionale de
l’Aia
E, p.c.
Ad Altri
Querela/denuncia per
l’incostituzionale, illegale ed illecito tradimento del dettato costituzionale
e della Volontà e Sovranità Popolare (art. 1 della Costituzione).
CONTRO :
1)
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella;
2)
E quant’altri coinvolti nei fatti
qui descritti che si ravvisassero nel corso delle indagini.
Per le ipotesi dei reati p. e p. dagli
articoli:
1)
Alto
tradimento (art.90 Costituzione);
2)
Corruzione del cittadino da
parte dello straniero (art. 246 c.p.);
3)
Attentato contro organi
costituzionali e contro le assemblee regionali (art. 289 c.p.);
4)
Attentati
contro i diritti politici del cittadino (art. 294 c.p.);
5)
Abuso d’ufficio (art. 323 c.p.);
6)
Usurpazione di funzioni pubbliche (art.
347 c.p.);
7)
Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in
atti pubblici (art. 476 c.p.);
8)
Falsità materiale commessa da pubb. Uff. in certificati
o autoriz.amministr. (art. 477 c.p.);
9)
Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in
atti pubblici (art. 479 c.p.);
10)
Falsità ideologica commessa dal pubb. Uff. in
certificati o in autoriz. Ammin. (art. 480c.p.);
11)
Pubb. o diff. di notizie false, esagerate o tenden.,
atte a turbare l'ordine pubb. (art. 656c.p.);
12)
Abuso della credulità popolare (art.661
c.p.);
13)
Ed eventuali altre fattispecie di reato
che venissero rilevate nel corso delle indagini.-
LUOGO
DI COMMISSIONE : Territorio nazionale
TEMPO
DI COMMISSIONE : Reati in corso di esecuzione;
Persone
offese: la Repubblica italiana, tutti i
Cittadini italiani, la Nazione italiana.
CARDINI E FONDAMENTA
DI RIFERIMENTO :
Costituzione : Artt.1; 28; 52; 54;
Art. 1. La
sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti
della Costituzione.
Art. 28. I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici
sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e
amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la
responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.
Art. 52. La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino.
Art. 54.Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla
Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni
pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla
legge.
I FATTI
E .... su “La Repubblica” di
ieri 27 maggio 2018....
ROMA - È finito il tentativo di
Giuseppe Conte. "Il professore ha rimesso il mandato", ha detto il
segretario generale del Colle, Ugo Zampetti subito dopo le 20. Dunque, il
premier incaricato rinuncia all'incarico. Lo stesso Conte alla fine ha
ringraziato Di Maio e Salvini per avere indicato il suo nome. Ha assicurato di
essersi impegnato fino all'ultimo. Pochissime parole, in un clima tesissimo.
Sono finite così ore drammatiche per la crisi politica.
Si è
in presenza di intenzionale, consapevole e strategica alterazione delle regole
costituzionali.
Premesso
che questa Repubblica dovrebbe essere una Repubblica parlamentare e non
presidenziale, quel che appare è l’intenzione del Presidente della Repubblica
di non dar seguito all’art. 92 della Costituzione che fissa limiti ben
precisi alle funzioni del Capo dello Stato il quale nomina i Ministri proposti
dal Presidente del Consiglio incaricato.
Quel che
deve rimanere fermo è che il Capo dello Stato non decide quale deve essere la
politica del Governo. Se lo fa, va oltre i limiti costituzionali (non siamo
in Repubblica presidenziale) ... pone in stallo il Parlamento, e dunque la
volontà popolare e la sovranità nazionale.
Il Capo
dello Stato non può interferire nella scelta dei Ministri facendo pressioni sui
Partiti che hanno la maggioranza parlamentare e peggio ancora sul Presidente
del Consiglio incaricato.
Il rifiuto
di nomina di un Ministro politicamente non gradito al Capo dello Stato, rende il Presidente della
Repubblica portavoce non degli interessi nazionali bensì dell’Unione europea,
di altri Stati, di centri della finanza internazionale o dei cosiddetti
“mercati”, ed è atto eversivo dell’ordine costituzionale.
Sergio
Mattarella così facendo certamente è un eversore. Confermi fedeltà alla
Costituzione e smentisca la drammatica gravità di quanto riferito ieri dal
“Fatto Quotidiano” e cioè, con riguardo al Prof. Paolo Savona designato come
Ministro all’Economia, che egli avrebbe detto a Salvini e a Di Maio “O lo
levate voi, o lo levo io”.
È evidente che
il Capo dello Stato intende agire prevaricando i suoi limiti costituzionali
pretendendo di scegliere i Ministri e decidere la politica del governo.
A valutare questa c’è il Parlamento, e solo il
Parlamento, che potrà dare o non dare la fiducia al nuovo Governo. Che poi
questo decida di uscire dall’euro, di porre fine allo sperpero di pubblico
denaro per
favorire le banche o per ancor più favorire l’invasione dell’Italia di genti
straniere, oppure decida di denunciare i trattati istitutivi dell’Unione
europea ovvero decida di togliere dalla
Costituzione
e tragga fuori il popolo italiano dal cappio dell’usura internazionale e dalle
follie neonaziste germaniche, non è affare che riguarda il Capo dello Stato.
È la
volontà popolare che ha eletto questo Parlamento e la maggioranza che darà la
fiducia al nuovo Governo.
Ma oltre la
Costituzione vi è l’obbligo del Capo dello Stato di difendere la dignità e
l’indipendenza delle scelte politiche dello Stato di cui è Capo, non ritiene di
pubblicizzare una sua smentita?
Impedire il
nuovo Governo per poi avere il destro e la giustificazione apparente per un
Governo “tecnico” o “neutrale” o “presidenziale”. Ne abbiamo avuti già troppi
ed è ora di finirla.
E invece
no... ecco che spunta il nome di Carlo Cottarelli ennesimo (6°) “governo
tecnico” .... Mo basta.
E ben
sappiamo il curriculum di un signore dal nome italianissimo, ma che per metà
della sua vita, venticinque anni, ha vissuto (e a suo dire rimpiange l’America
– che voglia ricreare un pezzo d’America in Italia?)... e sappiamo i suoi
trascorsi col FMI e quant’altro di mattrice molto poco italiana del suo
curriculum e della moglie che è alta dirigente della World Bank. Ci sembra che
il quadro sia ben chiaro. Potrà mai essere un uomo scevro da influenze
esoteriche, occulte e aliene?
Il Governo
italiano dovrà riceverla la fiducia dal Parlamento italiano, non dalla
Commissione UE o dal Bundestag tedesco!o peggio in esecuzione di ordini secondo
i desideri del FMI, World Bank o altre istituzioni finanziarie
sovrannazionali...
È molto
probabile, a sentire Salvini e Di Maio, una messa in stato d’accusa del
Presidente della Repubblica per attentato alla Costituzione.
Ricordiamo al signor Presidente
della Repubblica, che le Istituzioni vanno rispettate da lui per primo.
Ecco gli attuali eventi come vengono
formalizzati sul sito : http://www.governo.it/il-governo-funzioni-struttura-e-storia/la-formazione-del-governo/186
La
formazione del Governo
L'art.92
della Costituzione disciplina la formazione del Governo con una formula
semplice e concisa: "Il Presidente della
Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di
questo, i ministri".
Secondo tale formula sembrerebbe che la formazione del Governo non sia frutto di un vero e proprio procedimento.
Secondo tale formula sembrerebbe che la formazione del Governo non sia frutto di un vero e proprio procedimento.
Invece,
nella prassi, la sua formazione si compie mediante un complesso ed articolato
processo, nel quale si può distinguere la fase delle consultazioni (fase
preparatoria), da quella dell'incarico, fino a quella che caratterizza la
nomina.
Prima di assumere le funzioni, il Presidente del Consiglio e i Ministri devono prestare giuramento ed ottenere la fiducia dei due rami del Parlamento come prescritto dagli articoli 93 e 94 della Costituzione.
La fase preparatoria
Questa
fase consiste essenzialmente nelle consultazioni che il Presidente svolge, per
prassi costituzionale, per individuare il potenziale Presidente del Consiglio
in grado di formare un governo che possa ottenere la fiducia dalla maggioranza
del Parlamento.
Questo
meccanismo viene attivato, ovviamente, ogni qualvolta si determini una crisi di
governo per il venir meno del rapporto di fiducia o per le dimissioni del
Governo in carica. L'ordine delle consultazioni non è disciplinato se non dal
mero galateo costituzionale ed è stato soggetto a variazioni nel corso degli
anni (in alcuni casi il Presidente della Repubblica ha omesso alcuni dei
colloqui di prassi).
In
sostanza, questa fase può ritenersi realmente circoscritta a quelle
consultazioni che potrebbero essere definite necessarie e, cioè, quelle
riguardanti i Capi dei Gruppi parlamentari e dei rappresentanti delle
coalizioni, con l'aggiunta dei Presidenti dei due rami del Parlamento, i quali
devono essere comunque sentiti in occasione dello scioglimento delle Camere.
A
titolo esemplificativo può dirsi che l'elenco attuale delle personalità che il
Presidente della Repubblica consulta comprende: i Presidenti delle camere; gli
ex Presidenti della Repubblica, le delegazioni politiche.
L'incarico
Anche
se non espressamente previsto dalla Costituzione, il conferimento dell'incarico
può essere preceduto da un mandato esplorativo che si rende necessario quando
le consultazioni non abbiano dato indicazioni significative. Al di fuori di
questa ipotesi, il Presidente conferisce
l'incarico
direttamente alla personalità che, per indicazione dei gruppi di maggioranza,
può costituire un governo ed ottenere la fiducia dal Parlamento.
L'istituto
del conferimento dell'incarico ha fondamentalmente una radice consuetudinaria,
che risponde ad esigenze di ordine costituzionale.
Nella
risoluzione delle crisi si ritiene che il Capo dello Stato non sia
giuridicamente libero nella scelta dell'incaricato, essendo vincolato al fine
di individuare una personalità politica in grado di formare un governo che
abbia la fiducia del Parlamento.
L'incarico
è conferito in forma esclusivamente orale, al termine di un colloquio tra il
Presidente della Repubblica e la personalità prescelta.
Del
conferimento dell'incarico da' notizia, con un comunicato alla stampa, alla
radio e alla televisione, il Segretario Generale della Presidenza della
Repubblica. Una volta conferito
l'incarico, il Presidente della Repubblica non può interferire nelle decisioni
dell'incaricato, né può revocargli il mandato per motivi squisitamente politici.
“Ci sembra che il fatto si commenti da
sè e sia assolutament inconfutabile... La lesione al dettatto costituzionale a
soverchiare la volontà polpolare è incontrovertibile,... e Sergio Mttarella avrà l’onore di passare
alla storia, oltre che per altre vicende... sopratttutto per essere stato il
primo Presidente della Repubblica italiana ad essere stato messo sotto accusa e
condannato per alto tradimento”.
La nomina
L'incaricato,
che di norma accetta con riserva, dopo un breve giro di consultazioni, si reca
nuovamente dal capo dello Stato per sciogliere, positivamente o negativamente,
la riserva. Subito dopo lo scioglimento della riserva si perviene alla firma e
alla controfirma dei decreti di nomina del Capo dell'Esecutivo e dei Ministri.
In
sintesi il procedimento si conclude con l'emanazione di tre tipi di decreti del
Presidente della Repubblica:
quello
di nomina del Presidente del Consiglio (controfimato dal Presidente del
Consiglio nominato, per attestare l'accettazione);
quello
di nomina dei singoli ministri (controfimato dal Presidente del Consiglio);
quello
di accettazione delle dimissioni del Governo uscente (controfirmato anch'esso
dal Presidente del Consiglio nominato).
Il giuramento e la fiducia
Prima di assumere le funzioni, il
Presidente del Consiglio e i Ministri devono prestare giuramento secondo la
formula rituale indicata dall'art. 1, comma 3, della legge n. 400/88. Il
giuramento rappresenta l'espressione del dovere di fedeltà che incombe in modo
particolare su tutti i cittadini ed, in modo particolare, su coloro che
svolgono funzioni pubbliche fondamentali (in base all'art. 54 della
Costituzione). Entro dieci giorni dal decreto di nomina, il Governo è tenuto a
presentarsi davanti a ciascuna Camera per ottenere il voto di fiducia, voto che
deve essere motivato dai gruppi parlamentari ed avvenire per appello nominale,
al fine di impegnare direttamente i parlamentari nella responsabilità di tale
concessione di fronte all'elettorato. E' bene precisare che il Presidente del
Consiglio e i Ministri assumono le loro responsabilità sin dal giuramento e,
quindi, prima della fiducia. ... omissis ...
Conosciamo Sergio Mattarella,
conosciamo la provenienza della sua famiglia e quanto questa abbia coinciso ed
inciso nella storia della Sicilia e degli ultimi anni della storia italiana....
Poco importa se effettivamente
Mattarella abbia pronunciato quella frase o meno... quello che conta è il suo
comportamento, inequivocabile della sua intenzionale e perseguita volontà
decisionale di prevaricare la VOLONTà POPOLARE .... Questo non gli è permesso
... Come già detto egli è il primo decisore, esecutore e succube delle leggi..
e lui non può stravolgerle a suo personale piacimento....
Ribadiamo e confermiamo, se ce ne fosse bisogno... come è
anche precisamente e compiutamente descritto nell’”ORDINAMENTO DELLO STATO
ITALIANO”... VEDI QUI :
TUTTO CIO’ CHIARAMENTE ESPRESSO E PREMESSO
CHIEDIAMO
di procedere all’immediato arresto di coloro in epigrafe che rifiutassero di aderire alle finalità di difesa e tutela dei DIRITTI dei CITTADINI (TUTTI I CITTADINI), della piena applicazione Costituzione della Repubblica e delle leggi dello Stato, e di procedere per la penale punizione dei colpevoli ai fini di:
a)
assicurare la prova dei reati;
b)
impedirne la soppressione e l’inquinamento delle prove
c)
impedire la continuazione dei reati;
Ricordo, sottolineo ed enfatizzo ad uso di chi mi legge rammentando l’
obbligatorietà dell’azione penale in caso di evidenti violazioni di legge,
ricordo altresì il giuramento prestato nei confronti della Costituzione, delle
Istituzioni, della Repubblica, dello Stato e dei Cittadini italiani tutti, a
cui l’operato di questo giudice si deve uniformare e deve rispondere, e di cui
noi a nostra volta saremo severi giudici.
Chiediamo quindi la punizione nei
termini di legge per tutti i reati sopra contestati, e quant’altro ravvisabile
nell’esposizione dei fatti a scaturenti dalle indagini, il ripristino della
legalità, della giustizia e le più severe sanzioni e condanne previste dalla
LEGGE.
Ci riserviamo inoltre di costituirci
parte civile nell’instaurando procedimento penale;
e, ai sensi dell’ex art. 408
c.p.p., chiediamo di essere avvisati in caso di richiesta di archiviazione.
Chiediamo inoltre di essere avvisati
in caso di proroga del termine delle indagini preliminari, ex art. 405 c.p.p.,
e di essere sentiti personalmente
IN FEDE
Per AlbaMediterranea
Per Assoconsumatorii
N.B. Al momento non si riesce ad inserire immagine scannerizzata del verbale di deposito. lo inseriremo non appena il sistema di "blogger" funzionerà.
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