C’ERA UNA
VOLTA UN RE…….. C’ERA?.... O C’È??
Di Orazio Fergnani.
In
principio c’era un re che veniva da Tarquinia …. Poi , siccome era un
presuntuoso, antipatico e superbo …. i suoi sudditi, che erano gente coraggiosa
e temeraria, lo presero a sputacchi e lo cacciarono dalla città…. Questi,
siccome non ci stava a vedersi trattato così…. Chiamò un suo lontano cugino ….
Ovviamente anche lui re,…. che per di più aveva l’hobby dell’oreficeria, che in
cambio dell’aiuto gli chiese un po’ di sale per pagare i suoi mercenari…. il
“salario”… quando arrivarono sotto la città la assediarono e posero
l’accampamento dove dopo mesi di contingentamento e blocco delle merci un tale
di nome Muzio nel tentare di tirare un braciere al re – orefice si bruciò da
solo tutto l’avambraccio… però… siccome l’orefice era anche intelligente capì
che se erano tutti matti così in quella città …. Era molto meglio lasciarli
perdere…
Motivo per
cui il superbo dovette rinunciare definitivamente alle sue pretese.
E da quel
momento in quella città fu proclamato che a chiunque saltasse in mente di farsi
eleggere re andava istantaneamente tagliata la testa…. Perché, per evidenza dei
fatti, la testa non funzionava.
E fondarono
la repubblica. E furono uomini liberi….
Per cui in
quella città tutto andò per il meglio per oltre quattrocento anni…. Poi,
siccome quella città col tempo era diventata ricchissima e faceva gola a
molti…. Ma siccome i suoi soldati erano praticamente invincibili, tutti i più
grandi ladri e truffatori incominciarono a mettere a punto un piano per la
conquista graduale della città orchestrando un tranello subdolo, consistente in
un immane imbroglio.
Aspettarono che gli eventi fossero maturi e fecero
scattare la trappola senza che gli intrappolati se ne rendessero minimamente
conto.
Dato che i
cittadini della ricca città erano estremamente litigiosi con tutti, quando non
avevano altri con cui fare le guerre… se le facevano tra di loro… e si
dissanguavano continuamente in tutti i sensi, quando facevano la guerra al di
fuori e conquistavano delle ricchezze poi le dissipavano in guerre fra di loro…
Così
siccome nel paese degli artigiani orafi avevano messo a punto un sistema per
evitare di trasportare fisicamente in giro l’oro e rischiare poi di farselo
rubare… quando alcuni abitanti della città eterna si presentarono per chiedere
denaro per farsi la guerra tra di loro, gli orefici discendenti del re-orefice
gli prestarono del denaro con l’impegno però di restituire la quantità prestata
più un piccolo guadagno… nel giro di pochi anni ci furono stragi, saccheggi,
eccidi di ogni genere e i cittadini della città eterna sempre più ricorsero ai
prestiti degli orefici…
Per
restituire le quantità d’oro avute in prestito la città eterna sempre più
ricorse al coraggio e all’abilità di combattere dei suoi cittadini e sempre più
intraprese guerre espansive e di conquista nei confronti di tutti quei popoli
che osavano opporsi alla sua potenza bellica e non si sottomettevano
“spontaneamente”.
Da una
parte depredava i popoli che via, via sottometteva e a sua volta era depredata
dagli orefici diventati a quel punto usurai….
Alla fine
la rigida morale repubblicana fu corrotta dall’azione di disinformazione e
controllo della persone pagate per diffondere notizie favorevoli agli orefici e
la splendida, leale, onesta, paritaria repubblica alla fine fu soppiantata di
nuovo da dei re che all’inizio erano ancora cittadini con particolari meriti….
Ma nel giro di pochissimi anni nella città eterna si diventava re o con la
forza delle armi … o, soprattutto con il potere del denaro e dell’oro.
Così si
andò avanti per altri trecento anni in una situazione di apparente ricchezza e
sfarzo ma di sostanziale sopravvivenza ed attesa ma anche di larghe fasce di
sofferenza e reale schiavitù.
Poi siccome
difendere il ruolo e la posizione di re – imperatore era diventato sempre più
difficile e costosissimo si cercò di trovare la soluzione per salvare capra e
cavoli… ma non la capra e cavoli che immaginiamo…
Nel
frattempo da un paio di secoli si era andata particolarmente diffondendo una
masnada di visionari oppositori del regime che non intendeva pagare le tasse, a
capo della quale c’era un capopopolo – sciamano allucinato che pretendeva di
essere l’unico rappresentante ufficiale di un dio re di tutti gli dei, e più
dio di qualunque altro dio … che per di più dai suoi aficionados si faceva
pagare l’otto per mille o lasciare le eredita alla “mano morta” (esattamente
come ora)…
Il quale
era eletto a capo della masnada non
tanto per particolari meriti… ma semplicemente (come sempre in simili
situazioni) era il più ricco e poteva
permettersi di comprarsi la carica… il quale sciamano ambiva particolarmente ad
ottenere anche la carica di “Costruttore di ponti”, che però competeva esclusivamente al re –
imperatore per tradizione ormai millenaria.
Non si sa
bene come né perché, ma molto probabilmente, anche sotto l’incalzare degli
avvenimenti, che avrebbero sicuramente travolto entrambe le figure
istituzionali… lo sciamano ed il re – imperatore sicuramente trovarono un accordo
con cui facevano sparire la figura del re – imperatore ormai obsoleta ed
insostenibile, mentre integrarono nella figura dello sciamano tutte le valenze
delle due figure e così tutti gli sciamani/imperatori successori poterono
integrare tutti i ruoli fra cui anche la carica di “Costruttore di ponti” …
In questa
machiavellica trovata furono salvati “capre e cavoli” abbandonando al suo
destino la città eterna di cui non importava più nulla a nessuno al suo futuro
lento tramonto.
Le “capre
ed i cavoli” erano soggetti che comprendevano in sé beni concreti
eccezionalmente preziosi perché includevano tutto il bottino razziato dalla
città eterna nel corso di seicento anni e principalmente in oriente; i quali
“capre e cavoli” alla fine di ogni percorso arrivavano sempre agli antichi
orefici che col tempo erano via via diventati re e poi re- imperatori e poi
sciamani/imperatori dell’otto per mille.
E dove
erano nascosti queste ricchezze?
Che
domande!.... ovviamente dentro gli antri sotterranei o nei castelli sulle vette
delle aquile dove le masnade dello sciamano comandavano e potevano difendere i
loro tesori dagli attacchi esterni… da altri rapinatori avidi quanto loro….
Nell’attesa
che la tempesta si calmasse passarono altri cinquecento anni.
Nel frattempo
era sorta una nuova società e la vil masnada dello sciamano/imperatore era
diventata la maggioranza della gente …. E quando i delinquenti diventano
maggioranza (come accadde in Australia) anche i delinquenti si adeguano e si
trasformano in persone per bene….. ma siccome loro avevano il capo che aveva un
rapporto diretto con il suo dio… quello che diceva il capo era come lo avesse
detto dio e chi non la pensava come lo sciamano … il suo dio lo fulminava… o
meglio erano i boia dello sciamano che lo ammazzavano…
Contemporaneamente
alla banda del masnadiero però era cresciuta tutta una schiera di cavalieri che
credevano nella giustizia terrena che erano al servizio di tizi che si
definivano eredi dell’impero e che tentarono per circa altri quattrocento anni
di contendere il potere allo sciamano/imperatore che lo derivava dalla
schiavitù imposta alle persone del popolo-
Anche il
sedicente imperatore adottava lo stesso sistema schiavistico nei confronti
della sua popolazione..
Ovviamente
non potendo ammettere e permettere la coesistenza di un altro mistificatore le
due cariche si combatterono in tutti i modi per circa cinquecento anni … Quando
alla fine vedendo che questo modo di procedere non conveniva a nessuno
trovarono il modo di accordarsi … Sempre a danno della popolazione … anche
della città eterna pretendendo non l’otto per mille bensì la “decima”: il dieci
per cento di tutto il guadagno dei cittadini.
E stavolta
escogitarono un altro trucco magistrale…. Lasciarono intatte le due cariche ed
i due ruoli ma assieme, nel corso di molti anni cominciarono a costituire un
perfetto esempio di schiavitù … però dalle sembianze dell’amicizia, della
servizievolezza, della disponibilità d’animo…. Incominciarono a creare le prime
rudimentali banche con cui cominciarono
a schiavizzare artigianalmente le loro popolazioni con la lusinga
dell’imprenditorialità borghese.
Questo
squallido percorso procedette per altri quattrocento anni quando si arrivò al
perfezionamento del sistema messo in piedi e alla industrializzazione delle
procedure di dissanguamento delle popolazioni… che fino ad allora mediamente
avevano lavorato (salvo casi specifici) quasi solo esclusivamente per
procacciarsi le cose necessarie a vivere, mentre da quel momento furono
intensivamente sfruttate per lavorare nelle miniere o altro fino dall’età di
cinque anni e con orari di lavoro massacranti..
Che cosa
era successo?.. Semplicemente che le case regnati che si erano create nel corso
degli ultimi secoli (anche attraverso lo strozzinaggio vennero nominati qua e
la per l’impero vari “Baroni”)… come già fatto dall’”imperatore e dallo
sciamano/imperatore si erano trasformati in banchieri… così anche i loro
sottoposti meno importanti si andavano costituendo in banchieri o azionisti
delle banche già costituite dall’imperatore e dallo sciamano/imperatore….
Poi negli
ultimi decenni, trascurando varie guerre mondiali, di cui alcune in corso
ininterrottamente su vari teatri da decenni, ammazzamenti industriali di
dissidenti e contestatori di regime, stragi di Stato e ripetuti autoattentati
ad uso di motivazione interventista in guerre che altrimenti non si sarebbe
riusciti a spiegare il coinvolgimento… e sempre contro la volontà popolare che
non ha nulla da guadagnare … e al contrario ha tutto da perdere dalla partecipazione
ad una guerra..
Tutto è
stato utilizzato per apportare sempre più ricchezze nelle casse di questi
inarrivabili infami…
Eppoi per
non farsi mancare nulla, ma proprio nulla per raggiunge le vette più alte
dell’infamità… ecco alfine giungere le leggi bancarie degli anni ’70 /’90 e la
possibilità di emettere titoli tossici, l’euro, il MES il finanziamento
pubblico delle banche, il trattato di Maaschtricht, il trattato di Basilea
1/2/3…..
Il racconto
che ho iniziato con i toni di una favola si è sempre più trasformato deteriorandosi e degradandosi per arrivare ai
giorni a manifestarsi nella descrizione di una allucinazione perversa di un
drago – banca sputafiamme che tutto divora … fagocitatore dei beni materiali ed
beni astratti come i sentimenti, l’onore, la dignità delle persone a cui
vengono bruciati i rapporti sociali, gli affetti, il rispetto di se stessi…
Tutto sotto
l’egida del “debito” indotto sempre dalla cupola affaristico – mafiosa –
sciamanistico – imperiale che mette in atto tutte le sue arti ed il suo potere
acquisito in due millenni e mezzo e ci ottunde la mente conculcandoci continuamente tramite i media
sotto il controllo dello sciamano e dell’imperatore di turno… pure la
sensazione – convincimento indotta di essere degli infami pervertiti rivolgento
e trasformando il senso e la direzione delle parole e dei relativi
contenitori/contenuti. Poi adesso al posto di comando abbiamo proprio un re e
uno stuolo di banchieri…. Non hanno più neppure il pudore di fingere.
Ma la città
eterna esiste ancora …. ed ancora i suoi cittadini sono come quel tal Muzio……
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