domenica 21 gennaio 2018

C’ERA UNA VOLTA UN RE…….. C’ERA?.... O C’È?? Di Orazio Fergnani.


C’ERA UNA VOLTA UN RE…….. C’ERA?.... O C’È??
Di Orazio Fergnani.

In principio c’era un re che veniva da Tarquinia …. Poi , siccome era un presuntuoso, antipatico e superbo …. i suoi sudditi, che erano gente coraggiosa e temeraria, lo presero a sputacchi e lo cacciarono dalla città…. Questi, siccome non ci stava a vedersi trattato così…. Chiamò un suo lontano cugino …. Ovviamente anche lui re,…. che per di più aveva l’hobby dell’oreficeria, che in cambio dell’aiuto gli chiese un po’ di sale per pagare i suoi mercenari…. il “salario”… quando arrivarono sotto la città la assediarono e posero l’accampamento dove dopo mesi di contingentamento e blocco delle merci un tale di nome Muzio nel tentare di tirare un braciere al re – orefice si bruciò da solo tutto l’avambraccio… però… siccome l’orefice era anche intelligente capì che se erano tutti matti così in quella città …. Era molto meglio lasciarli perdere…

Motivo per cui il superbo dovette rinunciare definitivamente alle sue pretese.

E da quel momento in quella città fu proclamato che a chiunque saltasse in mente di farsi eleggere re andava istantaneamente tagliata la testa…. Perché, per evidenza dei fatti, la testa non funzionava.

E fondarono la repubblica. E furono uomini liberi….

Per cui in quella città tutto andò per il meglio per oltre quattrocento anni…. Poi, siccome quella città col tempo era diventata ricchissima e faceva gola a molti…. Ma siccome i suoi soldati erano praticamente invincibili, tutti i più grandi ladri e truffatori incominciarono a mettere a punto un piano per la conquista graduale della città orchestrando un tranello subdolo, consistente in un immane imbroglio.

Aspettarono  che gli eventi fossero maturi e fecero scattare la trappola senza che gli intrappolati se ne rendessero minimamente conto.

Dato che i cittadini della ricca città erano estremamente litigiosi con tutti, quando non avevano altri con cui fare le guerre… se le facevano tra di loro… e si dissanguavano continuamente in tutti i sensi, quando facevano la guerra al di fuori e conquistavano delle ricchezze poi le dissipavano in guerre fra di loro…

Così siccome nel paese degli artigiani orafi avevano messo a punto un sistema per evitare di trasportare fisicamente in giro l’oro e rischiare poi di farselo rubare… quando alcuni abitanti della città eterna si presentarono per chiedere denaro per farsi la guerra tra di loro, gli orefici discendenti del re-orefice gli prestarono del denaro con l’impegno però di restituire la quantità prestata più un piccolo guadagno… nel giro di pochi anni ci furono stragi, saccheggi, eccidi di ogni genere e i cittadini della città eterna sempre più ricorsero ai prestiti degli orefici…

Per restituire le quantità d’oro avute in prestito la città eterna sempre più ricorse al coraggio e all’abilità di combattere dei suoi cittadini e sempre più intraprese guerre espansive e di conquista nei confronti di tutti quei popoli che osavano opporsi alla sua potenza bellica e non si sottomettevano “spontaneamente”.

Da una parte depredava i popoli che via, via sottometteva e a sua volta era depredata dagli orefici diventati a quel punto usurai….

Alla fine la rigida morale repubblicana fu corrotta dall’azione di disinformazione e controllo della persone pagate per diffondere notizie favorevoli agli orefici e la splendida, leale, onesta, paritaria repubblica alla fine fu soppiantata di nuovo da dei re che all’inizio erano ancora cittadini con particolari meriti…. Ma nel giro di pochissimi anni nella città eterna si diventava re o con la forza delle armi … o, soprattutto con il potere del denaro e dell’oro.

Così si andò avanti per altri trecento anni in una situazione di apparente ricchezza e sfarzo ma di sostanziale sopravvivenza ed attesa ma anche di larghe fasce di sofferenza e reale schiavitù.

Poi siccome difendere il ruolo e la posizione di re – imperatore era diventato sempre più difficile e costosissimo si cercò di trovare la soluzione per salvare capra e cavoli… ma non la capra e cavoli che immaginiamo…

Nel frattempo da un paio di secoli si era andata particolarmente diffondendo una masnada di visionari oppositori del regime che non intendeva pagare le tasse, a capo della quale c’era un capopopolo – sciamano allucinato che pretendeva di essere l’unico rappresentante ufficiale di un dio re di tutti gli dei, e più dio di qualunque altro dio … che per di più dai suoi aficionados si faceva pagare l’otto per mille o lasciare le eredita alla “mano morta” (esattamente come ora)…

Il quale era eletto a capo della masnada non  tanto per particolari meriti… ma semplicemente (come sempre in simili situazioni)  era il più ricco e poteva permettersi di comprarsi la carica… il quale sciamano ambiva particolarmente ad ottenere anche la carica di “Costruttore di ponti”, che  però competeva esclusivamente al re – imperatore per tradizione ormai millenaria.

Non si sa bene come né perché, ma molto probabilmente, anche sotto l’incalzare degli avvenimenti, che avrebbero sicuramente travolto entrambe le figure istituzionali… lo sciamano ed il re – imperatore sicuramente trovarono un accordo con cui facevano sparire la figura del re – imperatore ormai obsoleta ed insostenibile, mentre integrarono nella figura dello sciamano tutte le valenze delle due figure e così tutti gli sciamani/imperatori successori poterono integrare tutti i ruoli fra cui anche la carica di “Costruttore di ponti” …

In questa machiavellica trovata furono salvati “capre e cavoli” abbandonando al suo destino la città eterna di cui non importava più nulla a nessuno al suo futuro lento tramonto.

Le “capre ed i cavoli” erano soggetti che comprendevano in sé beni concreti eccezionalmente preziosi perché includevano tutto il bottino razziato dalla città eterna nel corso di seicento anni e principalmente in oriente; i quali “capre e cavoli” alla fine di ogni percorso arrivavano sempre agli antichi orefici che col tempo erano via via diventati re e poi re- imperatori e poi sciamani/imperatori dell’otto per mille.

E dove erano nascosti queste ricchezze?

Che domande!.... ovviamente dentro gli antri sotterranei o nei castelli sulle vette delle aquile dove le masnade dello sciamano comandavano e potevano difendere i loro tesori dagli attacchi esterni… da altri rapinatori avidi quanto loro….

Nell’attesa che la tempesta si calmasse passarono altri cinquecento anni.

Nel frattempo era sorta una nuova società e la vil masnada dello sciamano/imperatore era diventata la maggioranza della gente …. E quando i delinquenti diventano maggioranza (come accadde in Australia) anche i delinquenti si adeguano e si trasformano in persone per bene….. ma siccome loro avevano il capo che aveva un rapporto diretto con il suo dio… quello che diceva il capo era come lo avesse detto dio e chi non la pensava come lo sciamano … il suo dio lo fulminava… o meglio erano i boia dello sciamano che lo ammazzavano…

Contemporaneamente alla banda del masnadiero però era cresciuta tutta una schiera di cavalieri che credevano nella giustizia terrena che erano al servizio di tizi che si definivano eredi dell’impero e che tentarono per circa altri quattrocento anni di contendere il potere allo sciamano/imperatore che lo derivava dalla schiavitù imposta alle persone del popolo-

Anche il sedicente imperatore adottava lo stesso sistema schiavistico nei confronti della sua popolazione..

Ovviamente non potendo ammettere e permettere la coesistenza di un altro mistificatore le due cariche si combatterono in tutti i modi per circa cinquecento anni … Quando alla fine vedendo che questo modo di procedere non conveniva a nessuno trovarono il modo di accordarsi … Sempre a danno della popolazione … anche della città eterna pretendendo non l’otto per mille bensì la “decima”: il dieci per cento di tutto il guadagno dei cittadini.

E stavolta escogitarono un altro trucco magistrale…. Lasciarono intatte le due cariche ed i due ruoli ma assieme, nel corso di molti anni cominciarono a costituire un perfetto esempio di schiavitù … però dalle sembianze dell’amicizia, della servizievolezza, della disponibilità d’animo…. Incominciarono a creare le prime rudimentali banche   con cui cominciarono a schiavizzare artigianalmente le loro popolazioni con la lusinga dell’imprenditorialità borghese.

Questo squallido percorso procedette per altri quattrocento anni quando si arrivò al perfezionamento del sistema messo in piedi e alla industrializzazione delle procedure di dissanguamento delle popolazioni… che fino ad allora mediamente avevano lavorato (salvo casi specifici) quasi solo esclusivamente per procacciarsi le cose necessarie a vivere, mentre da quel momento furono intensivamente sfruttate per lavorare nelle miniere o altro fino dall’età di cinque anni e con orari di lavoro massacranti..

Che cosa era successo?.. Semplicemente che le case regnati che si erano create nel corso degli ultimi secoli (anche attraverso lo strozzinaggio vennero nominati qua e la per l’impero vari “Baroni”)… come già fatto dall’”imperatore e dallo sciamano/imperatore si erano trasformati in banchieri… così anche i loro sottoposti meno importanti si andavano costituendo in banchieri o azionisti delle banche già costituite dall’imperatore e dallo sciamano/imperatore….

Poi negli ultimi decenni, trascurando varie guerre mondiali, di cui alcune in corso ininterrottamente su vari teatri da decenni, ammazzamenti industriali di dissidenti e contestatori di regime, stragi di Stato e ripetuti autoattentati ad uso di motivazione interventista in guerre che altrimenti non si sarebbe riusciti a spiegare il coinvolgimento… e sempre contro la volontà popolare che non ha nulla da guadagnare … e al contrario ha tutto da perdere dalla partecipazione ad una guerra..
Tutto è stato utilizzato per apportare sempre più ricchezze nelle casse di questi inarrivabili infami…

Eppoi per non farsi mancare nulla, ma proprio nulla per raggiunge le vette più alte dell’infamità… ecco alfine giungere le leggi bancarie degli anni ’70 /’90 e la possibilità di emettere titoli tossici, l’euro, il MES il finanziamento pubblico delle banche, il trattato di Maaschtricht, il trattato di Basilea 1/2/3…..

Il racconto che ho iniziato con i toni di una favola si è sempre più trasformato  deteriorandosi e degradandosi per arrivare ai giorni a manifestarsi nella descrizione di una allucinazione perversa di un drago – banca sputafiamme che tutto divora … fagocitatore dei beni materiali ed beni astratti come i sentimenti, l’onore, la dignità delle persone a cui vengono bruciati i rapporti sociali, gli affetti, il rispetto di se stessi…

Tutto sotto l’egida del “debito” indotto sempre dalla cupola affaristico – mafiosa – sciamanistico – imperiale che mette in atto tutte le sue arti ed il suo potere acquisito in due millenni e mezzo e ci ottunde la mente  conculcandoci continuamente tramite i media sotto il controllo dello sciamano e dell’imperatore di turno… pure la sensazione – convincimento indotta di essere degli infami pervertiti rivolgento e trasformando il senso e la direzione delle parole e dei relativi contenitori/contenuti. Poi adesso al posto di comando abbiamo proprio un re e uno stuolo di banchieri…. Non hanno più neppure il pudore di fingere.


Ma la città eterna esiste ancora …. ed ancora i suoi cittadini sono come quel tal Muzio……

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