giovedì 3 aprile 2014

QUERELA CONTRO EQUITALIA ED ALTRI DEL 06 MARZO 2014 di Orazio Fergnani





                                                                                    Formello, 05 marzo 2014

                                                                                Al Comando stazione dei Carabinieri 
                                                          
                                                                             Alla Procura Della Repubblica  Competente

                                                                              Alla Procura Generale della Corte dei Conti

                                                                              Alla Commissione Europea

                                                                              Alla Alta Corte Penale Internazionale de l’Aia   
                                                                           
                                                                              Alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo

                                                                  E, p.c.  Ad  Altri


QUERELA/DENUNCIA  CONTRO Equitalia S.p.A. ed altri:

1)                  Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano;
2)                  I Presidenti del consiglio dei ministri sotto precisati;
3)                  I Presidenti della Camera sotto precisati
4)                  I Presidenti del Senato sotto precisati;
5)                  Tutti i componenti dei governi sotto precisati ;
6)                  Tutti i Parlamentari votanti sotto precisati;
7)                  I dirigenti della Banca Centrale Europea;
8)                  Tutti i governatori e dirigenti della Banca d’Italia sotto precisati ;
9)                  Tutti i responsabili dell’A.B.I. sotto precisati;
10)              Tutti gli appartenenti ai consigli d’amministrazione delle banche private sotto precisati;
11)              Il Direttore dell'Agenzia delle Entrate Presidente di Equitalia S.p.A sig.r Attilio Befera
12)              Il Vice Presidente  Equitalia sig.r Antonio Mastrapasqua;
13)              L’Amministratore Delegato di Equitalia sig.r Benedetto Mineo;
14)              Consigliere di Equitalia sig.ra Giuseppina angela Barbato;
15)              Consigliere di Equitalia sig.r Mario Bertolissi;
16)              ed eventuali altri, secondo il ruolo ed il grado di responsabilità risultante dalle indagini.

Per le ipotesi dei reati p. e p. dagli articoli:

1)                  Alto tradimento (art.90 Costituzione);
2)                  Concorso formale in reato continuato (art.81 c.p.);
3)                  Pene per coloro che concorrono nel reato (art.110 c.p.);
4)                  Circostanze aggravanti (art.112 c.p.);
5)                  Attentati contro i diritti politici del cittadino (art.294 c.p.);
6)                  Peculato (art.314 c.p.);
7)                  Malversazione a danno dello Stato (art.316 bis c.p.);
8)                  Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio (art.319 c.p.);
9)                  Corruzione di persona incaricata di pubblico servizio (art.320 c.p.);
10)              Abuso d’ufficio (art.323 c.p.);
11)              Omissione di atti d’ufficio (art.328 c.p.);
12)              Associazione a delinquere (art.416 bis);
13)              Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art.476 c.p.);
14)              Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in  certificati (art.477 c.p.);
15)              Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art.479 c.p.);
16)              Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in certificati (art.480 c.p.);
17)              Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art.481 c.p.);

18)              Falsità materiale commessa dal privato (art.482 c.p.);
19)              Falsità ideologica commessa dal privato in atti pubblici (art.483 c.p.);
20)              Falsità in registri e notificazioni (art.484 c.p.);
21)              Uso di atto falso (art.489 c.p.);
22)              Documenti equiparati agli atti pubblici agli effetti della pena (art.491 c.p.);
23)              Documenti informatici (art.491 bis c.p.);
24)              Falsità commesse da pubblici impiegati incaricati di un pubblico servizio (art. 493 c.p.);
25)              Manovre speculative su merci (art.501 bis c.p.);
26)              Istigazione o aiuto al suicidio (art.580 c.p.);
27)              Riduzione in schiavitù (art.600 c.p.);
28)              Furto (art.624 c.p.);
29)              Rapina (art.628 c.p.);
30)              Estorsione (art.629 c.p.);
31)              Truffa (art.640 c.p.);
32)              Usura (art.644 c.p.);
33)              Appropriazione indebita (art.646 c.p.);
34)              Abuso della credulità popolare (art.661 c.p.);
35)              Ed eventuali altre fattispecie di reato che venissero rilevate nel corso delle indagini.-



LUOGO DI COMMISSIONE : Tutto territorio nazionale

TEMPO DI COMMISSIONE : Reati in corso di esecuzione;

Arresto obbligatorio in flagranza

1. Gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria procedono all'arresto di chiunque colto in flagranza di un delitto non colposo, consumato o tentato, per il quale la legge stabilisce la pena dell'ergastolo o della reclusione non inferiore nel minimo a cinque anni e nel massimo a venti anni.

2. Anche fuori dei casi previsti dal comma 1, gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria procedono all'arresto di chiunque è colto in flagranza di uno dei seguenti delitti non colposi, consumati o tentati:

d) delitto di riduzione in schiavitù previsto dall'articolo 600 del codice penale;

e) delitto di furto, quando ricorre la circostanza aggravante prevista dall'articolo 4 della legge 8 agosto 1977 n. 533 o taluna delle circostanze aggravanti previste dall'articolo 625 comma 1 numeri 1, 2 prima ipotesi e 4 seconda ipotesi del codice penale (1);

f) delitto di rapina previsto dall'articolo 628 del codice penale e di estorsione previsto dall'articolo 629 del codice penale;

l-bis) delitti di partecipazione, promozione, direzione e organizzazione della associazione di tipo mafioso prevista dall'articolo 416 bis del codice penale (4);

m) delitti di promozione, direzione, costituzione e organizzazione della associazione per delinquere prevista dall'articolo 416 commi 1 e 3 del codice penale, se l'associazione è diretta alla commissione di più delitti fra quelli previsti dal comma 1 o dalle lettere a), b), c), d), f), g), i) del presente comma.

Persone offese:  la Repubblica italiana, tutti i Cittadini italiani, tutti i Contribuenti italiani




PREMESSA                                                                       

- se lo Stato Italiano non avesse rinunciato alla sovranità monetaria e dato seguito al cosiddetto divorzio Banca D'Italia/Ministero del Tesoro ( anno 1981 ) il debito pubblico sarebbe oggi inesistente ovvero come deficit statale avrebbe semplicemente rappresentato la ricchezza finanziaria nelle tasche dei cittadini , i contribuenti non sarebbero stati costretti a pagare un mare di tasse e una tassazione esagerata, i cittadini non sarebbero stati sottoposti ad un sistema medioevale di recupero coattivo, lo stato non si sarebbe trasformato nell'aguzzino sanguisuga quale è diventato,  i principi costituzionali non sarebbero stati così palesemente violati ( Art, 1 ,2 , 36, 41, 47, 53, della Costituzione Italiana, articolo 2 Carta europea dei Diritti dell'Uomo, art,. 580 C.P., art. 644 C.P. ), ed i numerosissimi altri sopra elencati ;

- i nostri governanti non contenti di rinunciare alla sovranità monetaria in favore di un sistema finanziario privato ( ormai organizzato per creare moneta dal nulla con una serie di leggi di favore in spregio all'art. 1 della Costituzione - si veda riserva frazionaria tramite la quale le banche creano moneta dal nulla e si fanno pagare lauti interessi sia dai privati che dallo Stato) e di chiedere prestiti esosi per organizzare i servizi come sanità, istruzione, difesa, giustizia,ecc.ecc., decisero all'insaputa dei cittadini, di rinunciare alla propria moneta la Lira in favore dell'Euro ( MONETA PRIVATA e PER NOI STRANIERA, onde l'impossibilità materiale di pagare tale presunto debito) e di cedere definitivamente la sovranità monetaria alla BCE  ( BANCA PRIVATA e NON BANCA DEGLI STATI EUROPEI- si ricordi che Banca d'Italia, banca privata anch'essa perchè le quote sono possedute da tutte le banche private italiane, è socia della BCE per una quota di circa il 15% );

- ceduta la sovranità monetaria in favore di una banca privata BCE e impossibilitato a intervenire direttamente ( battendo propria moneta ) per sostenere le spese statali, intanto accresciute a dismisura per l'enorme quantità di interessi passivi pagati e da pagare sul presunto debito pubblico, allo Stato Italiano è rimasta la sola leva fiscale ( aumentare la quantità dei tributi ed i livelli di tassazione e colpire la morosità organizzando un sistema di  recupero coatto che riporta i nostri livelli di civiltà a quelli medioevali di un tempo : - un solo ordine  " Equitalia spa, società pubblica, recupera il mio e aggiungi un' aggio anche per te, ANZI L' AGGIO TI E'  RICONOSCIUTO  COME TASSA AGGIUNTIVA da sommare alla sorta,agli interessi, alle spese, tutte  NELLA CARTELLA ESATTORIALE,PRIMA ANCORA CHE VENGA RECUPERATO IL DOVUTO E A PRESCINDERE SE IL DOVUTO VIENE RECUPERATO );

- la crisi economica in questi anni poi ha colpito e continua a colpire duramente un paese come l'Italia che deve non solo approvvigionarsi di risorse finanziarie indebitandosi,  ma è costretta a impegni extranazionali imposti dalla BCE con continui esborsi per partecipare ad organismi come il MES o fondosalvastati ( 25 miliardi di €. ogni anno, 125 miliardi di €. in 5 anni ) ovvero deve impegnarsi ad un pareggio di bilancio in 20 anni ( 45 miliardi di €. ogni anno );

- pertanto, restando la tassazione l'unico strumento in mano pubblica per cercare di tenere sotto controllo i conti, lo Stato, ovvero chi ci governa, trova molto semplice introdurre nuove tasse e tributi, elevarne le percentuali, organizzare un sistema di recupero coattivo di tributi non pagati ( anche a causa di una crisi economica di proporzioni bibliche ed intenzionalmenyte malissimamente governata ) di stampo medioevale e che viola principi fondanti della nostra Costituzione e precise fattispecie penali previste e punite dal nostro ordinamento;

- i contribuenti Italiani morosi verso lo Stato o Enti sono intimati al pagamento non direttamente dallo stato tramite l'Agenzia delle Entrate bensì per il tramite di  Equitalia s.p.a (una holdilg pubblica partecipata al 51% dall’Agenzia delle entrate e al 49% dall’Inps, L.n. 248 del 2/12/2005 ), con inutile aggravio dei costi di recupero sempre a carico del contribuente trovatosi nell'impossibilità di onorare il debito, ben potendo al contrario lo Stato richiedere il dovuto tramite l'Agenzia delle Entrate ( non valendo nemmeno l'assunto della certezza del recupero il credito, infatti i crediti inesigibili sono tantissimi e superano di gran lunga quelli che annualmente vengono recuperati )


CON LA DIFFERENZA CHE ANCHE SULL'IRRECUPERATO o IRRECUPERABILE ALL'EQUITALIA SPETTA SEMPRE L'AGGIO DEL 9% NONOSTANTE NON SIA UNA SOCIETA' PRIVATA ),e  nel richiedere il dovuto EQUITALIA  va oltre i limiti di questo “dovuto” , sfora amplissimamente il legittimo ed il lecito,viola l'articolo 53 della Costituzione (  tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.Il sistema tributario è informato a criteri di progressività ), commette usura formalmente legalizzata per il tramite di una holding pubblica che inspiegabilmente opera spendendo a destra e a manca senza alcun controllo potendo far ciò perchè può ingiustamente usufruire di una inspiegabile supertutela statuale;                                                                   
- il sistema ha finito quindi per diventare tiranno laddove, accanto all’emanazione di leggi che autorizzano un prelievo coatto  è stato mantenuto l’aggio, la cui giustificazione logica era da ricercarsi nel rischio che il concessionario privato doveva sostenere per costituire una società con un

capitale enormi, per offrire cauzioni finanziarie pesantissime, per garantire il “riscosso per il non riscosso”, per affrontare l’alea connessa ad un regolare contenzioso giudiziario;

- Equitalia, società pubblica ovvero a totale partecipazione pubblica, nel percepire tra i propri utili d’azienda, un aggio pari al 9%  ( di natura tributaria? è un' imposta? una  tassa ? ) ovvero una spesa aggiuntiva che il contribuente paga unitamente a tutte le altre spese ed aggravi della procedura, viola in primis art. 53 della Costituzione e, tenuto conto di quanto disposto in tema dei limiti dei tassi usurai fissati dalla L. 7/3/1996 n.108,  la norma del codice penale che punisce il reato di usura  ( l'aggio è un di più rispetto agli interessi legali e di mora comunque riconosciuti, elemento da calcolare ai fini del conto totale della cartella esattoriale degli interessi e delle spese idonee,idoneo quindi a fare superare il tasso usurario ):

- la creazione Equitalia porta in sé un aumento della pressione fiscale, infatti essendo a capitale pubblico ha un costo di gestione (più enti più costi), e che se avrà un attivo di bilancio saranno i cittadini con le loro tasse ad averlo realizzato, se avrà un passivo ( come pare abbia ) saranno i cittadini con le loro tasse a doverlo risanare, la proprietà di Equitalia da parte di due Enti Pubblici ( Agenzia delle Entrate e Inps ) rappresenta una inutile sovrapposizione di scopi uguali e un reale conflitto d’interessi ai soli danni del contribuente sfortunato: e valga questo esempio pratico dell’aumento della pressione fiscale e del conflitto d’interessi : " negli anni passati l’INPS comunicava al commerciante che dimenticava il pagamento di una rata, un avviso bonario con la richiesta del saldo e l’aggiunta degli interessi, il tutto prima di provvedere ad azioni onerose per entrambi, oggi, invece, il contribuente che dimentica il pagamento di una rata si vedrà recapitata dall’Equitalia una cartella di pagamento con l’importo dovuto e l’aggiunta degli interessi (come avveniva prima), ma con l’aggravio dell’aggio di riscossione per l’esattore (circa il 5% dell’importo totale in più, il 9% in caso di ulteriore ritardo). In questo caso il creditore è anche esattore, un ente in conflitto d’interessi (INPS) così facendo aumenta la pressione fiscale su quel cittadino del 5% o più, fino al 100% e oltre.

- Ecco cosa accade se il contribuente paga la cartella esattamente un anno dopo: 4% annuo all’ente impositore 6,8358% annuo interessi di mora 0,615% annuo all’agente della riscossione (cioè, il 9% sugli interessi di mora, pari al 6,8358% annuo); totale interessi pari all’11,4508% annuo, si aggiunga la sanzione amministrava del 30% e l’aggio nella misura del 9% per un totale del 50,4508%

Siamo nel pieno della fattispecie prevista per il reato di usura ed estorsione

Probabilmente alcuni usurai sono meno onerosi…. e se nel frangente Equitalia avrà iscritto un’ipoteca o un fermo amministrativo i costi di accensione e chiusura saranno a carico del debitore e si aggiungeranno al montante, facendo lievitare la spesa totale oltre il 100%. I costi per le trascrizioni nei registri sono altre tasse da pagare allo Stato, il caso mostra chiaramente come (nella migliore delle ipotesi, quella della buona fede dell’ente ) il cittadino sarà comunque taglieggiato ( di contro i contribuenti potrebbero aver semplicemente saltato un pagamento per errore o per necessità dovuta alla contingenza economica, o malattia ecc.)";


- lo Stato poi, laddove impone che molte tasse ed imposte devono essere pagate in anticipo dai contribuenti, obbliga i contribuenti ad un vero e proprio prestito forzoso in suo favore, Se non si riesce a pagare l’acconto iva (perché non ho denaro da prestare allo Stato), al momento in cui avrò incassato la tassa verserò il 50% in più di quanto dovuto. Ciò anche in caso di errore di conteggio dell’importo dovuto:

- la vera ed illegittima forza di Equitalia sta nella legge di riferimento per la riscossione (art. 17 comma 1 del d.lgs 112/1999) con la quale si autorizza l’ente esattore a richiedere maggiori somme comprese tra il 4,65% ed il 9% della somma dovuta ( anche l’aggio è considerato una parte integrante della tassa da pagare ). L’iscrizione a ruolo consegnata agli agenti esattori Equitalia costituisce titolo esecutivo per procedere alla riscossione. Questo è un “privilegio” ed una disparità di trattamento dai normali cittadini, che per vedere un proprio credito diventare esecutivo devono passare dal magistrato per la verifica (terzietà ed imparzialità nel giudizio).

Il titolo esecutivo (vedi anche Legge 130/1999) è sufficiente per procedere ad esecuzione forzata sui beni del debitore (ipoteca, fermo amministrativo, pignoramento ecc.), ma nel caso in cui sia Equitalia a procedere contro un contribuente, il credito è solo presunto.

Con il D.L. n. 78/2010 convertito con la Legge n. 122/2010 il legislatore ha rafforzato ulteriormente le procedure di riscossione. In sostanza per gli accertamenti che saranno notificati dopo il 1 luglio 2011 non sarà necessaria nemmeno l’iscrizione a ruolo e l’emissione della cartella di pagamento, sarà sufficiente la comunicazione dell’ente impositore. “l’agente della riscossione procede ad espropriazione forzata con i poteri, le facoltà e le modalità previste dalle disposizioni che disciplinano la riscossione”.

Perchè non viene considerato il fatto che spesso il credito vantato dallo Stato è diventato insostenibile da parte del debitore grazie al meccanismo “usuraio” evidenziato in precedenza? Come avviene nell’usura si rischia di perdere tutto in presenza di un modesto debito lasciato pendente. Ma l’usuraio in questo caso non può essere denunciato? Questa é l’usura di stato?;

- la legge 108 del 1996 è chiara ed individua il tasso d'usura non solo nella rilevazione delle cifre iscritte come interessi ma sommando tutte le voci che si aggiungono al debito originario: sanzioni, interessi, aggio di Equitalia danno il TASSO EFFETTIVO BEN AL DI SOPRA DEL TASSO USURAIO;

- moltissimi imprenditori, lavoratori autonomi, cittadini, a causa della crisi ….. a questo punto irreversibile perchè lo Stato è completamente assente, per le reiterate procedure esecutive anche da parte di Equitalia, in questi anni trascorsi, …  e già oltre 80 in questo scorcio di 2014, ….. hanno deciso l'estremo gesto di togliersi la vita, e tutto ciò a causa dell’infame latitanza dello Stato e in dispregio ai dettati della nostra Costituzione e della Carta Europea dei diritti dell'uomo che tutelano inequivocabilmente " IL DIRITTO ALLA VITA ", come da noi di AlbaMediterranea più e più volte inutilmente denunciate in tutte le sedi istituzionali nazionali ed europee;

-  Tutto ciò nonostante…… Equitalia nel 2011 ha ottenuto ricavi per 1,10 miliardi di euro, di cui 1,03 miliardi derivanti dall'incasso di commissioni (aggi, rimborsi spese, ecc.) sull'attività di riscossione conto terzi. Margine operativo lordo di 62,5 milioni, risultato prima delle imposte negativo per 68,7 milioni, perdita dell'esercizio di 73,5 milioni.[5]

In questo periodo ha riscosso crediti per 8,62 miliardi di euro, di cui 4,55 miliardi per conto dello Stato, 2,63 miliardi per conto di INPS e INAIL, 1,44 miliardi per conto di Regioni, Province, Comuni, Consorzi,


ecc..- I grandi debitori (coloro che sono iscritti a ruolo per importi superiori a 500.000 euro) sono 982 e da essi nel 2011 Equitalia ha riscosso 1,59 miliardi.

Nel 2012, Equitalia ha ottenuto ricavi per 1.01 miliardi di cui 925.65 milioni dall'incasso di commissioni sull'attività di riscossione conto terzi. Ebitda di 67.06 milioni, Ebit di 18.81 milioni, utili per 8.28 milioni. Nonostante la flessione degli aggi, Equitalia ha chiuso in utile l'anno, grazie a politiche di contenimento dei costi operativi.In questo periodo ha riscosso crediti per 7.53 miliardi, di cui 4.3 per conto dello Stato, 921 milioni per Inps e Inail e 1.29 per Regioni, Province, Comuni, Consorzi, ecc..
I grandi debitori sono 867 da cui sono stati riscossi 1.5 miliardi.

DA TALI DATI SI EVINCE L'INUTILITA' DI UNA HOLDING PUBBLICA MANTENUTA IN OGNI CASO DAI CONTRIBUENTI CHE SI VEDONO RADDOPPIATI I PROPRI TRIBUTI divenendo di fatto carne da macello per il sistema di recupero coatto;



-l'art. 1 della Costituzione recita : " l'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.La sovranità appartiene al popolo, …...;

- l'art. 2 della Costituzione stabilisce  che “ la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità , E RICHIEDE L'ADEMPIMENTO DEI DOVERI INDEROGABILI DI SOLIDARIETÀ POLITICA, ECONOMICA E SOCIALE” ;

- che la Costituzione Italiana all'art. 32 sancisce la tutela della salute come diritto fondamentale dell'individuo e interesse della collettività, obbligando lo Stato a promuovere ogni opportuna iniziativa finalizzata alla migliore tutela possibile della salute in termini generali;                                                                                               -                                        
- che l'art.41 della Costituzione Italiana stabilisce che “L'iniziativa economica privata è libera.NON PUÒ SVOLGERSI IN CONTRASTO CON L'UTILITÀ SOCIALE O IN MODO DA RECARE DANNO ALLA SICUREZZA, ALLA LIBERTÀ, ALLA DIGNITÀ UMANA. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.

- che l'art. 47 della Costituzione Italiana stabilisce che “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito. Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.”
- la convenzione Europea dei diritti dell'uomo, cosi come sottoscritta dai Governi firmatari il 04/11/1950 a Roma, modificata dai protocolli 11 e 14, all'art. 1 impegna i Paesi firmatari all'obbligo assoluto di rispettare i diritti dell'uomo e in particolare al titolo I art. 2 il diritto alla vita : “ il diritto alla vita di ogni persona è protetto dalla legge “... e al titolo II art. 19 istituisce per il rispetto degli impegni derivanti dei firmatari “ una corte europea dei diritti dell'uomo composta di un numero di giudici pari a quello dei Governi firmatari;
- che da quanto su esposto si ricava il principio della inalienabilità del bene e del diritto alla vita, inteso come bene collettivo da tutelare e non disponibile da parte del singolo individuo ( tant'è che nel nostro ordinamento è vietata l'eutanasia ) e perciò a tutela di tale bene inviolabile, la Nazione, il Parlamento, chi governa e amministra, deve mettere al primo posto la tutela del bene della vita dell'individuo e men che mai legiferare in favore di chi potrebbe trovarsi in condizioni di subalternità economica  e per tali motivi essere spinto a compiere atti estremi verso la propria persona, e si badi bene che il tutto è rafforzato dall'art. 32 della Costituzione Italiana che tutela il diritto alla salute e all'assistenza sanitaria;

Ed inoltre :

  • che al contrario di quanto sopra statuito dal momento della entrata in vigore della legge 106 è rafforzato il principio dello Stato di bisogno del soggetto che utilizza il credito, come previsto dall’ Art. 664 del Codice Penale:  “Sono altresì usurari gli interessi, anche se inferiori a tale limite, e gli altri vantaggi o compensi che, avuto riguardo alle concrete modalità del fatto e al tasso medio praticato per operazioni similari, risultano comunque sproporzionati rispetto alla prestazione di

denaro o di altra utilità, ovvero all'opera di mediazione, quando chi li ha dati o promessi si trova     
in condizioni di difficoltà economiche..........

  • che dal gennaio 2012  ad oggi si sono verificati centinaia di suicidi i cui motivi ( come da lettere scritte lasciate ai familiari ) sono da ricercarsi nella impossibilità di fare fronte alla crisi economica  (e quindi ai pagamenti Tasse e Tributi coattivamente richiesti da Equitalia ) che ha colpito la Nazione Italiana e i cittadini Italiani meno abbienti o che versavano già in stato di precarietà economico-finanziarie;

  • che l'art. 580 del c.p. recita “ Chiunque determina altri al suicidio o rafforza l'altrui proposito al suicidio, ovvero ne agevola in qualsiasi modo l'esecuzione, è punito, se il suicidio avviene ............ Se il suicidio non avviene è punito.........................., sempre che dal tentativo di suicidio derivi una lesione personale grave o gravissima “, con ciò dando ampia tutela e protezione all'Unico Grande Bene da Tutelare “ LA VITA “ di ognuno di noi, dei cittadini italiani:

  • che i Governi Italiani, i Parlamenti tutti, oltre a remare collettivamente e consapevolmente contro la ripresa economica, non hanno messo in atto provvedimenti, anche in forma assistenziale, tali da impedire che si succedessero i suicidi a causa della perdita del posto di lavoro, a causa della crisi economica che ha colpito duramente i piccolissimi artigiani, commercianti, agricoltori, colpa della esasperante  pressione fiscale, ecc..., e che,al contrario,invece di perseguire ad esempio i gestori delle slot-machine o quelli che continuano a detenere ricchezze finanziarie italiane all'estero per mancato pagamento di quanto dovuto all'erario li hanno graziati e condonati, e dulcis in fondo “ finanziato con i gettiti erariali banche private come MPS”, per salvare l'azionariato privato e non per salvare i cittadini, quando sarebbe bastato nazionalizzarla …;

  • mentre al contrario, in particolare i governi diretta emanazione del “Potere Bancario”, come Monti, Letta ed attualmente Renzi nulla hanno neppure immaginato di organizzare e strutturare per sostenere  i senza reddito, i meno abbienti, le piccolissime attività commerciali, artigianali, agricole, dei servizi,ecc.ecc. quando ben potevano detti governi e parlamenti istituire un fondo a tutela dei meno abbienti,disoccupati, piccolissime aziende che fallivano e chiudevano i battenti molto spesso proprio a causa dei mancati pagamenti dei crediti loro spettanti da parte della P.A.);
.          

TUTTO CIÒ PREMESSO:
         

ritenuti sussistenti i fatti sopraesposti, procedere nei confronti dei dirigenti tutti di Equitalia S.P.A., Equitalia Sud, Equitalia Centro, Equitalia Nord, nonché ovviamente tutti gli improvvidi  parlamentari succedutisi al governo dello Stato firmatari delle leggi sopraccitate discriminanti fra categorie di cittadini e soggetti di diritto per aver imposto a vantaggio delle banche prioritariamente ed altri… e coattivamente al contribuente  di pagare oltre il dovuto, gli interessi, le spese, l'aggio, la sanzione, le spese di procedura,in termini così esorbitanti da decretare la morte sociale, civile, economica del cittadino moroso e violare di fatto non solo l'art.53 della Costituzione ( tutti sono tenuti a concorrere alle alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. ….. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività ),….  ma anche la fattispecie prevista e punita dall'art. 644 C.P. per aver per legge e di fatto permesso ad alcune categorie di soggetti giuridici di oltrepassare i limiti del tasso usuraio stabiliti per legge, laddove il contribuente moroso, ormai depredato di ogni suo avere e della propria dignità, abbia scelto di farla finita scegliendo l'estremo gesto del suicidio, perseguire i colpevoli per violazione articolo 580 C.P.. ed altro….

 





CHIEDIAMO QUINDI CHI CI LEGGE DI :

a)      procedere nei confronti dei membri del governo, come anche di tutti i deputati e Senatori, dell'attuale e passate legislature, che, nonostante la crisi economica-finanziaria e le sue drammatiche conseguenze sul tessuto socio-economico del  popolo italiano, incuranti hanno coscientemente inflitto a milioni di Italiani perdite patrimoniali, indigenza, povertà e sofferenze morali prolungate, per le violazioni degli articoli 1,2, 32, 419, 47, 74, 89, dell' art. 2 e successivi della Carta Europea dei Diritti dell'Uomo,deille violazioni degli articoli 580 C.P. e 644 C.P., ovvero di tutti quei reati che si riterrà di rilevare dai fatti suesposti,in associazione tra di loro.    
                                                           
b)      individuare le persone che si sono suicidate in Italia, le persone che non sono riuscite a portare a termine l'intendimento di suicidarsi ed accertarne tramite loro o i loro parenti le testimonianze e quindi accertare le vere ragioni ed i  reali motivi sottostanti la scelta autolesionista. Almeno dal 2008 in poi epoca in cui la la presunta crisi economica-finanziaria  si è sviluppata  in termini sempre più virulenti, senza precedenti, con politiche recessive dai governi e dei parlamenti in carica ( non si possono destinare risorse ad un presunto fondo-salvastati e lasciare i propri cittadini nella miseria assoluta )

c)      Con riserva di produrre  ulteriori documenti e indicare testi successivamente al deposito del presente esposto/querela.

d)      impedire la continuazione dei reati;

e)      Sollecitiamo pure l’esecuzione di opportune perizie per la conferma della qui fornita ricostruzione.
È anche vero che è possibile che alcune delle persone che concorrono alla commissione di questi reati non siano consapevoli di come funziona il sistema e del fatto che ciò a cui collaborano è illecito, e che quindi non siano punibili perché in buona fede; ma i dirigenti delle banche e dei ministeri, i governatori, i finanzieri, i direttori generali,  i ministri, i presidenti della Camera, del Senato, il Presidente del consiglio, il Presidente della Repubblica ed i loro esperti e consiglieri, non possono pretendere essere considerati inconsapevoli di ciò che stanno facendo, perché è il loro mestiere.

Ricordo, sottolineo ed enfatizzo ad uso di chi ci legge rammentando l’ obbligatorietà dell’azione penale in caso di evidenti violazioni di legge e l’altrettanto obbligatorio arresto in caso di
flagranza di reato, e qui se ne sono verificate a josa, ricordo altresì il giuramento prestato nei confronti della Legge, delle Istituzioni, della Repubblica, dello Stato e dei Cittadini italiani tutti, a cui l’operato di questo giudice si deve uniformare e deve rispondere, e di cui noi a nostra volta saremo severi giudici.

Chiediamo quindi la punizione nei termini di legge per tutti i reati sopra contestati, e quant’altro ravvisabile nell’esposizione dei fatti a scaturenti dalle indagini, il ripristino della legalità, della giustizia e le più severe sanzioni e condanne previste dalla LEGGE.

Ci riserviamo inoltre di costituirci parte civile nell’instaurando procedimento penale;
e, ai sensi dell’ex art 405, 408 c.p.p., chiediamo di essere avvisati in caso di richiesta di archiviazione.

IN FEDE. 




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