venerdì 11 gennaio 2019

QUERELA CONTRO LEOLUCA ORLANDO ED ALTRI QUATTROSINDACI PER RIFIUTO D'ATTI D'UFFICIO DEL 09 GEN 2019 di Orazio Fergnani





          Formello,  09/01//2019


                                                                                      Al Comando stazione  carabinieri 
                                                                                           Sede
                                                                                             
                                                                                   Alla  Procura della Repubblica competente

                                                                                    Alle  Prefetture di Palermo; Napoli; Firenze;
          R. Calabria; Parma,

                                                                             e, p. c.   Altri

                                                                                                                                                   


QUERELA CONTRO :


1)      Leoluca Orlando, sindaco di Palermo;

2)      Luigi De Magistris, sindaco di Napoli;

3)      Dario Nardella, sindaco di Firenze;

4)      Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria;

5)      Federico Pizzarotti, sindaco di Parma. 

6)      Quant’altri eventualmente aggregantesi alla riluttanza ai loro precisi obblighi istituzionali.


PER I REATI DI : 


1)      Istigazione a commettere alcuno dei delitti preveduti dai Capi 1° e 2°(Art. 302 c.p.);
2)      Pubblica istigazione ed apologia (Art.303 c.p.);
3)      Abuso d’ufficio (art.323 c.p.);
4)      Omissione di atti d’ufficio (art.328 c.p.);
5)      Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art.476 c.p.); ovvero
6)      Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in  certificati (art.477 c.p.); ovvero
7)      Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art.479 c.p.);
8)       

Ovvero


9)      Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in certificati (art.480 c.p.); ovvero
10)  Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art.481 c.p.); ovvero
11)  Falsità materiale commessa dal privato (art.482 c.p.); ovvero
12)  Falsità ideologica commessa dal privato in atti pubblici (art.483 c.p.); ovvero
13)  Falsità commesse da pubblici impiegati incaricati di un pubblico servizio (art.493 c.p.);
14)  Inosservanza dei provvedimenti delI`Autorità (art.650 c.p.);
15)  eventuali altri reati che emergessero nel corso delle indagini..

NORMATIVA DI RIFERIMENTO


COSTITUZIONE


Art. 3  Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Art. 54. Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.

I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.

Art. 97. I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione.

Nell'ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari.

Art. 118. Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni .... omissis ....

I Comuni, le Province e le Città metropolitane sono titolari di funzioni amministrative proprie e di quelle conferite con legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze.
...omissis ...

Legge 8 giugno 1990, n. 142


Art. 40. Rimozione e sospensione di amministratori di enti locali. - 1. Con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'interno, il sindaco, il presidente della provincia, i presidenti dei consorzi e delle comunità montane, i componenti dei consigli e delle giunte, i presidenti dei consigli circoscrizionali possono essere rimossi quando compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge o per gravi motivi di ordine pubblico.
2. In attesa del decreto, il prefetto può sospendere gli amministratori di cui al comma 1 qualora sussistano motivi di grave e urgente necessità.

D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali (1/circ).

Art. 50. Competenze del sindaco e del presidente della provincia.
1. Il sindaco e il presidente della provincia sono gli organi responsabili dell'amministrazione del comune e della provincia.
.... omissis  ....

3. Salvo quanto previsto dall'articolo 107 essi esercitano le funzioni loro attribuite dalle leggi, dallo statuto e dai regolamenti e sovrintendono altresì all'espletamento delle funzioni statali e regionali attribuite o delegate al comune e alla provincia.
... omissis ...

11. Il sindaco e il presidente della provincia prestano davanti al consiglio, nella seduta di insediamento, il giuramento di osservare lealmente la Costituzione italiana.

Art. 54. Attribuzioni del sindaco nei servizi di competenza statale.

1. Il sindaco, quale ufficiale del Governo, sovraintende:

a) alla tenuta dei registri di stato civile
e di popolazione ed agli adempimenti demandatigli dalle leggi in materia elettorale, di leva militare e di statistica;
b) alla emanazione degli atti che gli sono attribuiti dalle leggi e dai regolamenti in materia di ordine e di sicurezza pubblica;

8. Ove il sindaco o chi ne esercita le funzioni non adempia ai compiti di cui al presente articolo, il prefetto può nominare un commissario per l'adempimento delle funzioni stesse.

Art. 70 Azione popolare.

1. La decadenza dalla carica di sindaco, presidente della provincia, consigliere comunale, provinciale o circoscrizionale può essere promossa in prima istanza da qualsiasi cittadino elettore del comune, o da chiunque altro vi abbia interesse davanti al tribunale civile, con ricorso da notificare all'amministratore ovvero agli amministratori interessati, nonché al sindaco o al presidente della provincia.

2. L'azione può essere promossa anche dal prefetto.

Art. 142 Rimozione e sospensione di amministratori locali.
1. Con decreto del Ministro dell'interno il sindaco, il presidente della provincia, i presidenti dei consorzi e delle comunità montane, i componenti dei consigli e delle giunte, i presidenti dei consigli circoscrizionali possono essere rimossi quando compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge o per gravi motivi di ordine pubblico.

2. In attesa del decreto, il prefetto può sospendere gli amministratori di cui al comma 1 qualora sussistano motivi di grave e urgente necessità.
...omissis ...


PREMESSA

Il 03 dicembre 2018 è stata pubblicata in gazzetta ufficiale il testo definitivo della LEGGE 1° dicembre 2018, n. 132. Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, recante disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica,... etc..
Sono tre grandi temi del decreto Sicurezza.... ma guarda caso si è gridato allo scandalo da parte di sindaci, che avrebbero fatto meglio a stare defilati e zitti.. solo per uno di questi temi, l’immigrazione....
Queste, in sintesi, le novità principali:
·                     Permessi di soggiorno
Viene cancellato il permesso di soggiorno per motivi umanitari (articolo 1), che aveva la durata di due anni e consentiva l'accesso al lavoro, al servizio sanitario nazionale, all'assistenza sociale e all'edilizia residenziale. Al suo posto vengono introdotti permessi per "protezione speciale" (un anno), "per calamità naturale nel Paese di origine" (sei mesi), "per condizioni di salute gravi" (un anno), "per atti di particolare valore civile" e "per casi speciali" (vittime di violenza grave o sfruttamento lavorativo).

·                     Centri di permanenza
La durata massima del trattenimento degli stranieri nei Centri di permanenza per il rimpatrio viene allungata (articolo 2) dagli attuali 90 a 180 giorni, periodo ritenuto necessario all'accertamento dell'identità e della nazionalità del migrante.
·                     Fondo rimpatri
L'articolo 6 assegna al Fondo rimpatri del Viminale le somme stanziate con la legge di bilancio per programmi di rimpatrio volontario assistito: 500 mila euro per il 2018, un milione e mezzo per il 2019, un milione e e mezzo per il 2020.
·                     Protezione internazionale
il diniego della protezione internazionale scatta nel caso di condanna definitiva (articolo 7) anche per i reati di violenza sessuale, spaccio di droga, rapina ed estorsione. Tra i reati di "particolare allarme sociale" sono inclusi la mutilazione dei genitali femminili, la resistenza a pubblico ufficiale, le lesioni personali gravi, le lesioni gravi a pubblico ufficiale in servizio di ordine pubblico, il furto aggravato dal porto di armi o narcotici.
·                     La lista dei 'Paesi sicuri'
È prevista l'adozione, con decreto del ministero dell'Interno, di una lista dei Paesi di origine sicuri, al fine di accelerare la procedura di esame delle domande di protezione internazionale delle persone che provengono da uno di questi Paesi.
·                     La revoca della protezione
il decreto (articolo 8) dispone la revoca della protezione umanitaria ai profughi che rientrano senza "gravi e comprovati motivi" nel paese di origine, una volta presentata richiesta di asilo. 
·                     Esame più celere delle domande di asilo
Per accelerare l'esame delle domande di protezione internazionale, il questore dà comunicazione alla Commissione competente nel caso in cui il richiedente sia indagato o sia stato condannato, anche con sentenza non definitiva, per uno dei reati riconosciuti di particolare gravita'. L'eventuale ricorso non sospende l'efficacia del diniego.
·                     Cambiano gli Sprar
L'articolo 12 ridisegna lo Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (gestito con i Comuni): vi avranno accesso solo i titolari di protezione internazionale e i minori stranieri non accompagnati. Per snellire le procedure di registrazione e gestione dei migranti, vengono istituite a partire dal primo gennaio 2019 dieci nuove Commissioni territoriali per l'esame delle domande.
·                     La revoca della cittadinanza
la revoca della cittadinanza italiana (articolo 14) scatta anche per i colpevoli di reati con finalità di terrorismo o eversione dell'ordinamento costituzionale. Tempi raddoppiati (4 anni) per la concessione della cittadinanza per matrimonio e per residenza.
·                     Il patrocinio gratuito
Viene meno (articolo 15) la possibilità del gratuito patrocinio nei casi in cui il ricorso del migrante contro il diniego della protezione sia dichiarato improcedibile o inammissibile.
·                     Stretta sul noleggio dei veicoli
Al fine di ridurre il rischio di attentati con veicoli lanciati sulla folla, i gestori delle attività di autonoleggio saranno tenuti (articolo 17) a comunicare - alla stipula del contratto e comunque con "congruo anticipo" rispetto alla consegna - i dati identificativi dei clienti alle forze di polizia per i controlli incrociati nelle banche dati.


Ecco le reazioni di alcuni sindaci e le repliche di alcuni personaggi politici....


Anci: il ministro prima chiedeva disobbedienza, adesso minaccia Sindaci contro decreto sicurezza. Salvini: "Finita la pacchia". Orlando: "Mi rivolgo al giudice" Si fa sempre più aspro lo scontro sulla decisione da parte di alcuni sindaci di sospendere alcune delle norme del decreto sicurezza.

Il sindaco di Palermo Orlando: "Se mi denunciano porterò caso alla Consulta".

Anci: Serve un tavolo di confronto Tweet Migranti, De Magistris: pronti ad aprire il porto di Napoli a Sea Watch Migranti.

Sindaci contro il dl sicurezza, sospeso a Palermo e Napoli. Salvini: ne risponderanno 03 gennaio 2019

Cresce la protesta dei sindaci contro le nuove norme sui richiedenti asilo. Ma Matteo Salvini conferma la linea dura: "È finita la pacchia. Io non mollo, non retrocedo". E ribadisce la linea: "Ognuno risponderà di quello che fa e non fa, se c'è una legge del governo approvata dal Parlamento, firmata dal Presidente della Repubblica si rispetta, è troppo facile applaudire Mattarella quando fa il discorso di fine anno e dopo sbattersene". Poi aggiunge: "Se c'è qualche sindaco che non è d'accordo si dimetta: dimettiti Orlando! Vai a fare il sindaco in uno dei Paesi da cui arrivano i finti profughi e anche tu De Magistris con tutti i problemi e i casini che ci sono a Napoli vuoi attaccare il decreto sicurezza? Dimettetevi", esorta Salvini.

Al fianco del ministro dell'Interno, che incassa il sostegno dell'alleato Luigi Di Maio, si schierano in massa gli amministratori leghisti: "Si mette ordine dove prima regnava il caos". 

Dura la reazione dell'Anci alle parole del titolare del Viminale: "I sindaci sono quotidianamente nella trincea dei bisogni e sono tenuti a dare risposte che non possono essere inefficaci, a maggior ragione se si tratta di diritti civili e protezione sociale", afferma Antonio Decaro. "Per questo auspico che il ministro dell'Interno, contribuendo ad abbassare i toni della polemica, voglia convocarci per discutere delle modalita' operative e dei necessari correttivi alla norma", aggiunge il presidente dell'Anci. "Se poi il ministro ritiene che il mestiere di sindaco sia una pacchia, come ha dichiarato anche in queste ore, siamo pronti a restituirgli, insieme alla fascia tricolore, tutti i problemi che quotidianamente siamo chiamati ad affrontare".

Dopo aver sospeso l'applicazione delle misure contenute nel decreto Sicurezza, convertito in legge a fine 2018, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando garantisce di voler proseguire la 'battaglia', spiegando di puntare sull'intervento dei giudici della Consulta. "Non arretro, non c'è motivo di arretrare, io ho assunto una posizione che non è né di protesta, né di disubbidienza, né di obiezione di coscienza". (INCREDIBILE! TLMENTE PIENO DI SE’ DA ERGERSI A GIURIA, GIUDICE, E SENTENZIANTE!)  quindi, "il provvedimento potrà essere sottoposto all'esame di una autorità giudiziaria e, attraverso questa, della Corte Costituzionale. Cosa che io farò", annuncia.

Leoluca Orlando si dimentica che nell’attesa della sentenza della Corte Costituzionale intanto la legge va applicata .... e non applicarla è una disobbedienza al dettato delle leggi sopra elencate.

Ma Salvini tiene il punto, anche sull'ipotesi lanciata dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris di aprire il porto di Napoli alla nave Sea Watch: "I porti italiani sono chiusi, abbiamo accolto già troppi finti profughi, abbiamo arricchito già troppi scafisti! I sindaci di sinistra pensino ai loro cittadini in

difficolta', non ai clandestini". Insomma, per Salvini "stanno alla canna del gas". Quindi, mette bene in chiaro: "Ci tenevo a dire che non mollo, non retrocedo. In Italia si arriva chiedendo permesso, non arrivano coloro che ci portano la guerra: lo dico a quei sindaci fenomeni che, per cercare un po' di pubblicita', dicono 'disobbediro' a Salvini'. Non si molla di un millimetro".

Dello stesso avviso il leader pentastellato, che bolla la presa di posizione dei sindaci come "campagna elettorale, campagna elettorale di sindaci che si devono sentire un po' di sinistra facendo questa cosa; ma se vuoi sentirti di sinistra metti mano ai diritti sociali di questo paese, quelli che la sinistra ha distrutto in questi anni: pensate come stanno messi male", afferma Luigi Di Maio. –


Appare chiaro che per i Sindaci di cui trattasi c’è una precisa e decisa volontà ed intento di disobbedire, disapplicare, omettere, recalcitrare, quantomeno di temporeggiare .... ed in qualunque ipotesi delinquere, in barba ai Codici, alle leggi ed alla Costituzione, al loro giuramento... come traspare chiaramente dalle stesse reiterate dichiarazioni pubbliche e quindi ufficiali dei Sindaci indicati in apertura della prese

Ed essendo trascorso il termine dei trenta giorni per ottemperare agli adempimenti per tutte le ragioni, i motivi, diritti supportati dai documenti, e le norme di legge fin qui edotte e rappresentate

CHIEDIAMO 

di procedere alla verifica della veridicità e sussistenza dei fatti riportati, delle rispettive responsabilità di coloro in epigrafe elencati ai fini di:

1)                  assicurare la prova dei reati;

2)                  impedire la continuazione dei reati; .

Ricordiamo, sottolineiamo ed enfatizziamo ad uso di chi ci legge rammentando l’obbligatorietà dell’azione penale (art. 112 della Costituzione) in caso di evidenti violazioni di legge e l’altrettanto obbligatorio arresto in caso di flagranza di reato, e ricordiamo altresì il giuramento prestato nei confronti della Costituzione, delle Istituzioni, della Repubblica, dello Stato e dei Cittadini italiani tutti, a cui l’operato di questo giudice si deve uniformare e deve rispondere, e di cui noi a nostra volta saremo severi giudici.

Chiediamo quindi la punizione nei termini di legge per tutti i reati sopra contestati, e quant’altro ravvisabile nell’esposizione dei fatti e scaturenti dalle indagini, il ripristino della legalità, della giustizia e le più severe sanzioni e condanne previste dalla LEGGE.

Ci riserviamo inoltre di costituirci parte civile nell’instaurando procedimento penale;
e, ai sensi dell’ex art. 408 c.p.p., chiediamo di essere avvisati in caso di richiesta di archiviazione.


IN FEDE.                                                                                                  

Orazio Fergnani – AlbaMediterranea.                          Giorgio Vitali – Assoconsumatori