mercoledì 28 marzo 2018
lunedì 26 marzo 2018
VIDEO INCIDENTE UBER AUTO A GUIDA AUTONOMA... DI CHI E' LA COLPA?
Uber video incidente mortale
https://www.youtube.com/watch?v=UYfxwk50svs
Tre
giorni dopo che un veicolo self-driving di Uber ha fatalmente investito e ucciso un
pedone a Tempe, in Arizona, la polizia ha rilasciato i filmati di ciò che il veicolo ha visto con
le sue telecamere pochi attimi prima di investire la donna e cosa è successo
all’interno del veicolo, dove un operatore era al volante.
Il
veicolo Uber funzionava in modalità autonoma quando si è schiantato
contro Elaine Herzberg, 49 anni, domenica
sera. Herzberg è stata trasportata in un ospedale, dove è morta in seguito alle
ferite riportate, in quello che è il primo incidente mortale con un pedone che
ha coinvolto un’auto a guida autonoma.
Il video dell’incidente mortale ripreso
dall’auto Uber
Il
video dell’incidente dell’auto Uber a guida autonoma non mostra in modo
definitivo di chi è la colpa. La polizia di Tempe inizialmente ha riferito che Herzberg è apparsa
improvvisamente, tuttavia il filmato sembra mostrarla come visibile un
paio di secondi prima dello schianto. Il video mostra anche l’operatore del
veicolo dietro al volante che guardava in basso a intermittenza mentre l’auto
stava guidando da sola.
Alla
polizia di Tempe si è aggiunto il Consiglio Nazionale per la Sicurezza del
Trasporto degli Stati Uniti e dall’Amministrazione Nazionale per la Sicurezza
del Traffico Stradale nell’indagare sull’incidente di lunedì. Le agenzie
federali e locali stanno esaminando il video, così come il veicolo, il luogo
dell’incidente e tutti i dati registrati dal veicolo come parte dell’indagine.
Uber
sta collaborando con le indagini.
Video Incidente Uber auto a guida autonoma:
di chi è la colpa?
“Il
video dell’incidente è inquietante e straziante da guardare e i nostri pensieri
continuano a essere vicini ai cari di Elaine “, ha detto un portavoce Uber in
una nota. “Le nostre macchine rimangono ferme e stiamo collaborando con le
autorità locali, statali e federali in ogni modo possibile”.
La
polizia di Tempe ha detto martedì che il dipartimento deve ancora determinare
di chi sia la colpa, tuttavia, il capo della polizia, Sylvia Moir, in precedenza aveva dichiarato al San Francisco
Chronicle che in via preliminare “sembrava che Uber probabilmente non sarebbe stata da ritenere
colpevole “, soprattutto perché Herzberg non stava
attraversando la strada sul passaggio pedonale.
“È
molto chiaro che sarebbe stato difficile evitare questa collisione in qualsiasi
tipo di modalità” – autoguidata o guidata da un uomo – basandosi sul modo in cui è arrivata dall’ombra direttamente
nella carreggiata “, ha detto Moir al Chronicle.
Sulla
base dei risultati dell’indagine, Uber potrebbe affrontare accuse penali. La
polizia di Tempe sottoporrà le sue scoperte all’Ufficio del Procuratore della
Contea di Maricopa per determinare se le accuse penali sono giustificate.
Uber auto a guida autonoma bloccate
Uber ha fermato la sua flotta di auto a guida autonoma nelle
quattro città in cui vengono attualmente testate, così come alcuni altri
protagonisti del settore hanno fatto, come la Toyota e la startup di auto a
guida autonoma di Boston, nuTonomy.
La
reazione dell’opinione pubblica all’incidente potrebbe ritardare lo sviluppo
dei sistemi a guida autonoma nel suo insieme, o almeno potrebbe influenzare gli
sforzi di Uber in merito.
Se si
scoprisse che la tecnologia di Uber è in errore in questo incidente, l’azienda
potrebbe trovarsi di fronte a una nuova resistenza da parte di case
automobilistiche nuove o già esistenti. Potrebbe essere ancora così anche se
non ci fosse un dimostrato malfunzionamento della tecnologia, però. La
percezione e la reazione del pubblico da sola potrebbero essere sufficienti
alle case automobilistiche per diffidare di Uber e limitare le collaborazioni.
Mantenere delle buone relazioni B2B e con il pubblico, oltre all’immagine, sono
tutti aspetti essenziali per l’azienda in vista della IPO prevista per il 2019.
Attenzione il video potrebbe turbare i più
sensibili. Il video si interrompe comunque un istante prima dell’impatto.
domenica 25 marzo 2018
QUERELA CONTRO SINDACI, PRESIDI, DIRETTORI DIDATTICI ED ALTRI PER ALLONTANAMENTO MINORI DA SCUOLA ED ALTRO DEL 24 MARZO 2018 di Orazio Fergnani
ROMA, 24/03/2018
Al Comando stazione dei
Carabinieri
Alla Procura
Della Repubblica Competente
Alla Alta Corte Penale Internazionale de
l’Aia
E, p.c.
Ad Altri
QUERELA CONTRO I RESPONSABILI DELL’ALLONTANAMENTO DEI
FANCIULLI DALLA SCUOLA E RELATIVE SANZIONI E PROVVEDIMENTI CONTRO I FAMIGLIARI.
CONTRO :
1) Tutti i Sindaci italiani che hanno omesso i loro obbligatori adempimenti di legge e compiti morali,come stabiliti nelle norme successivamente richiamate;
2) Direttori Responsabili della UOC di Igiene e Sanità Pubblica delle USL su tutto il territorio nazionale;
3)
E quant’altri coinvolti nei fatti qui descritti che si
ravvisassero nel corso delle indagini.
Per le ipotesi dei reati p. e p. dagli
articoli:
1)
Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio (art.319
c.p.):
2)
Abuso d’ufficio
(art.323 c.p.);
3)
Omissioni d’atti d’ufficio (art.328 c.p.);
4)
Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti
pubblici (art.479 c.p.);
5)
Associazione a delinquere (art.416 bis);
6)
Omicidio (art.575 c.p);
7)
Lesione personale (art.582 c.p.);
8)
Morte o lesioni come conseguenza di altro delitto
(art.586 c.p.);
9)
Omicidio colposo. (art.589 cc.p.);
10)
Lesioni personali colpose (art.590c.p.);
11)
Inosservanza dell'obbligo dell'istruzione elementare dei minori
(art.731);
12) Responsabilità colposa per morte o lesioni
personali in ambito sanitario (art.590-sexies) (1);
13) Ed eventuali altre
fattispecie di reato che venissero rilevate nel corso delle indagini.-
LUOGO
DI COMMISSIONE : Territorio Nazionale.
TEMPO
DI COMMISSIONE : Reati in corso di esecuzione.
Persone
offese: Tutti i Cittadini italiani.
CARDINI E FONDAMENTA
DI RIFERIMENTO :
Costituzione : Artt. 2; 13; 32; 34; 54.-
Art. 2.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti
inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la
sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di
solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 13.
La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
Art. 32. La Repubblica tutela la salute come fondamentale
diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite
agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento
sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso
violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Art. 34. La scuola è
aperta a tutti.
Art. 54. Tutti i
cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la
Costituzione e le leggi. I
cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle
con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti
dalla legge.
Codice Civile
Art.5 Atti di disposizione del proprio corpo
Gli atti di
disposizione del proprio corpo sono vietati quando cagionino una diminuzione
permanente della integrità fisica, o quando siano altrimenti contrari alla
legge, all'ordine pubblico o al buon costume.
Legge 23
dicembre 1978, n. 833 "Istituzione del servizio sanitario
nazionale"
33. Norme per gli accertamenti ed i trattamenti
sanitari volontari e obbligatori.
Gli
accertamenti ed i trattamenti sanitari sono di norma volontari.
Nei casi di cui alla presente legge e in quelli
espressamente previsti da leggi dello Stato possono essere disposti dall'autorità sanitaria
accertamenti e trattamenti sanitari
obbligatori, secondo l'articolo 32 della Costituzione, nel rispetto della
dignità della persona e dei diritti civili e politici, ..omissis ...
accertamenti ed i trattamenti sanitari obbligatori sono disposti con provvedimento del sindaco nella sua
qualità di autorità sanitaria, su proposta motivata di un medico. ... omissis
... accertamenti e i trattamenti
sanitari obbligatori di cui ai precedenti commi devono essere accompagnati da
iniziative rivolte ad assicurare il consenso e la partecipazione da parte di
chi vi è obbligato. L'unità sanitaria
locale opera per ridurre il ricorso ai suddetti trattamenti sanitari
obbligatori, sviluppando le
iniziative di prevenzione e di educazione sanitaria ed i rapporti organici tra
servizi e comunità. Nel corso del trattamento sanitario obbligatorio, l'infermo
ha diritto di comunicare con chi ritenga opportuno.
Chiunque
può rivolgere al sindaco richiesta di revoca o di modifica del provvedimento
con il quale è stato disposto o prolungato il trattamento sanitario
obbligatorio.
Sulle richieste di revoca o di modifica il
sindaco decide entro dieci giorni. I provvedimenti di revoca o di modifica sono
adottati con lo stesso procedimento del provvedimento revocato o modificato.
Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112
"Conferimento di
funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali,
in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59"
Art. 117. Interventi
d'urgenza
1. In caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a
carattere esclusivamente locale le ordinanze contingibili e urgenti sono
adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunita' locale. Negli altri casi
l'adozione dei provvedimenti d'urgenza, ivi compresa la costituzione di centri
e organismi di referenza o assistenza, spetta allo Stato o alle regioni in
ragione della dimensione dell'emergenza e dell'eventuale interessamento di piu'
ambiti territoriali regionali.
2. In caso di emergenza
che interessi il territorio di piu' comuni, ogni sindaco adotta le misure
necessarie fino a quando non intervengano i soggetti competenti ai sensi del
comma 1.
D.Lgs.
18-8-2000 n. 267
Testo unico delle leggi
sull'ordinamento degli enti locali. AGGIORNATO AL 10 GENNAIO 2018
Articolo 50 Competenze del
sindaco.... omissis ...
5.In
particolare,in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere
esclusivamente
locale le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate dal sindaco,quale
rappresentante della comunità locale.
IL FATTO
A partire dall’estate del 2017, e poi più pesantemente dall’inizio dell’anno scolastico 2017/2018 ingiustificatamente, indebitamente ed incostituzionalmente è stata illegittimamente e in varie modalità rifiutata la prosecuzione della frequenza a scuola dei bambini non vaccinati.
In
particolare negli utimi mesi a partire dall’approvazion del decreto sulla
obbligatorietà dei vaccini (... la cosiddetta legge 119/2017 – Lorenzin, è
stata promossa una campagna mediatica che ha trasfuso nell’opinione pubblica
l’idea del portatore di germi contaggiosi in capo ai bambini non vaccinati...e
conseguentemente (oltre alle altre gravissime conseguenze...) ha portato
all’isolamento relazionale ed alla disperazione milioni di famiglie italiane
che si sono viste improvvisamente nella condizione di essere considerate peggio
dei più esecrabili delinquenti abituali... solo per tentare di difendere dei
diritti costituzionalmente garntiti..
Vogliamo
qui ricordare gli articoli 32 e 34. della
Costituzione e In particolare evidenziare che il diritto alla salute è non coercibile ...
e la salute è un diritto
indisponibile, personale, irrinunciabile, e quindi SALVO una
inderogabile, imprescindibile, ineludibile e....
Formale ed UFFICIALE dichiarazione di
EMERGENZA SANITARIA quale UNA GRAVE EPIDEMIA IN CORSO... (o prevedibilmente
immanente..)... Della quale dichiarazione della altrimenti inarrestabile grave
SCIAGURA ovviamente chi di dovere CHE
CREASSE TALE ALLARMISTICA SITUAZIONE.... se ne assume la totale
responsabilità....
Nessuno può legittimamente sottrarre il diritto all’
autodeterminazione ed imporre alcunchè di obbligatorio in materia sanitaria...(salvo
tragedie epidemiche in corso – IL CHE NON APPARE).
Infatti, la costrizione della libertà ed autodeterminazione del trattamento sanitario
ravvisa un macroscopico esempio di eccesso colposo di legittima difesa collettiva
a fronte del bene della salute del singolo. Quando, viceversa, un individuo sano
(fino a prova contraria) ha l’assoluto primato rispetto ad interessi della società nel
suo complesso ed alla scienza e ricerca.
A riprova che quanto imbastito dalla Ministra Lorenzin e
dalla maggioranza del passato Parlamento non sussistevano (e non sussistono le
motivazioni di un eccessivo allarmismo epidemico/vaccinale tale da giustificare
l’emanazione ordinanze di allarme epidemia....
a cui avrebbe ure essere emanata la legge Lorenzin... ma
questa obbligatoria e vincolante premessa non esiste e quindi una legge 119/2017 - Lorenzin
non potrebbe essere emanata...
Premettendo che mezza Europa è ad obbligo vaccinale zero. Non
risulta decimata da epidemie.
Ci
giungono forse folle di infetti dalla Svizzera o dalla Svezia ? Che senso ha
qualificare necessità inderogabile qualcosa che metà dei nostri vicini nemmeno
considerano ?
Gli
europei sono forse tutti scemi ? Tutti ammalati ? Non è così.
Siamo
già il paese più vaccinato dell'intero continente.
Ognuno
può coltivare le opinioni che preferisce, e anche sostenerle, motivandole, in
pubblico.
Ma
l'attività scientifica si fonda su osservazione e misura, un terreno nel quale
i numeri sono numeri, ovvero concetti che contano i fenomeni.
I
numeri forniti dal Ministero della Sanità ci mostrano che il vaccino contro il
morbillo è quasi inefficace, o comunque scarsamente efficace.
Vediamo :
Copertura
vaccinale, in percentuale, dal 2004 al 2015:
86%
(2004); 87% (2005) ; 88%
(2006) ; 90% (2007) ; 90% (2008) ; 90% (2009) ; 91%
(2010) ; 90% (2011) ; 90% (2012) ; 90%
(2013) ; 87% (2014) ; 85% (2015).
Dal
2007 al 2013 la copertura massima, sempre al 90%, salvo l'ulteriore picco al 91
del 2010.
Se
il vaccino è efficace ci si doveva aspettare che nel periodo 2007-2013 i casi
di morbillo fossero minimizzati rispetto ai periodi di copertura inferiore
(circa un 5% in meno di soggetti vaccinati).
Magari
lieve, ma si sarebbe dovuta vedere una diminuzione.
Non
si è vista. Anzi, si notano in quei 7 anni ben tre picchi di aumento, l'esatto
contrario dell'aspettativa.
Casi
annui di morbillo in Italia :
686
(2004); 215 (2005); 571 (2006);
595 (2007); 5312
(2008); 759 (2009); 3011 (2010); 4671 (2011); 622
(2012); 2258 (2013); 1694 (2014); 259
(2015).
Il
minimo che se ne possa dedurre è che la protezione vaccinale italiana sul
morbillo non protegge ......
Basta osservare i seguenti diagrammi e ci si rende conto della falsità delle tesi di partenza della Lorenzin, e di tutta la filiera delle resonsabilità per arrivare fino ai Sindaci ed ai suoi colaboratori.
Ecco,
a semplice dimostrazione uno dei diagrammi rappresentanti la sconfitta delle
malattie infantili...vale anche per l’Italia… Si rileva facilmente che al momento dell’introduzione
della vaccinazione obbligatoria la battaglia contro le malattie epidemiche
infantili era già definitivamente vinta... dagli idraulici.
E
non viene soprattutto adeguatamente enfattizzato che il 28,2% dei bambini
vaccinati subisce danni collaterali, fortunatamente per la maggioranza non
gravi, ma anche con ampie fascie di autismo o altri danni di varia natura potenzialmente debilitanti
col passare degli anni.
Tutto ciò considerato se ne possono trarre alcuni inconfutabili
elementi :
1)
siamo di fronte ad una serie di usurpazione dei diritti primari e legittimi dei
cittadini e ad una lesione feroce ed aggressiva del dettato costituzionale;
2)
Per iniziare una campagna di vaccinazione di massa in Italia ed in Europa senza
alcuna necessità.
3)
Di cui non se ne rileva scientificamente l’efficacia;
4)
Che al contrario ha molti e pericolosi effetti collaterali noti ed ignoti;
5)
Il cui scopo certo è un pesantissimo aggravio delle spese dello Stato;
6)
A cui si aggiunge un altro ancor più certo scopo .. l’esclusivo vantaggio della
lobby dell’industria farmaceutica a danno della salute dei cittadini.
Ma
soprattutto e per concludere ... nessuno Stato di diritto, sostenendosi tale,,
può condurre un simile attacco ai cittadini così usurpativo, vessatorio ed
ignobile :
1)
mistificando la verità attraverso una
mastodontica campagna mediatica;
2)
dissimulando rilevanze scientifiche attestanti
la pericolosita’ vaccinale;
3)
imponendo alla popolazione la volonta’ delle
lobbies farmaceutiche;
4) sottraendo
il diritto all’ autodeterminazione;
5) sottraendo
il diritto alla salute (ricordiamoci il 28% di danni collaterali);
6) sottraendo
il diritto alla liberta’ di trattamento sanitario;
7) sottraendo
il diritto all’istruzione;
8) sottraendo
il diritto genitoriale;
9) imponendo
balzelli coercitivi della volontà delle famiglie meno abbienti;
10) soverchiando
bambini e famiglie in violazione di diritti costituzionali ed internazionali;
11) e per di
più sperequando il trattamento del personale sanitario con quello impositivo
dei bambini.
Di questa infamia
sono corresponsabili i Sindaci che non hanno attivato le loro competenze e funzioni , ma passivamente
omertosamente ed omissivamente hanno fin qui tollerato questo scempio (tranne casi isolati), che
altretttanto compiono i dirigenti delle ASL, e personaggi come consulenti,
pediatri, psicologi ed altri che in questo letamaio beatamente sguazzano ...
TUTTO CIÒ PREMESSO CHIEDIAMO :
a)
di voler procedere con gli atti di competenza in ordine alla
configurazione della fattispecie di attentato ai diritti Costituzionali dei
cittadini,
rimettendosi alle valutazioni delle autorità competenti.
b)
di procedere per la penale punizione dei colpevoli, ai fini
di impedire la continuazione dei reati ravvisati in calce;
Ricordiamo, sottolineo ed enfatizziamo ad uso di chi ci legge
rammentando l’ obbligatorietà dell’azione penale (art.112 Costituzione) in caso
di evidenti violazioni di legge e l’altrettanto obbligatorio arresto in caso di
flagranza di reato, ricordo altresì il giuramento prestato nei confronti della
Legge, delle Istituzioni, della Repubblica, dello Stato e dei Cittadini
italiani tutti, a cui l’operato di questo giudice si deve uniformare e deve
rispondere, e di cui noi a nostra volta saremo severi giudici.
Ci riserviamo inoltre di costituirci
parte civile nell’instaurando procedimento penale;
e, ai sensi dell’ex art. 408
c.p.p., chiediamo di essere avvisati in caso di richiesta di archiviazione.
Chiediamo inoltre di essere avvisati
in caso di proroga del termine delle indagini preliminari, ex art. 405 c.p.p.,
e di essere sentiti personalmente
IN FEDE.
AlbaMediterranea Assoconsumatori The Walk of Change
mercoledì 21 marzo 2018
Operazione Sarkozy. Come la CIA ha piazzato uno dei suoi agenti alla presidenza della Repubblica francese
Operazione Sarkozy. Come la CIA ha piazzato uno dei suoi agenti alla presidenza della Repubblica francese
L’ungherese
Sarkozy ha realizzato il piano speciale consistente nel privare la Francia
della sua sovranità? Le recenti belle idee di bombardare la Libia per
portare la democrazia fanno parte del gioco? Postiamo questo articolo datato ma
interessante, per comprendere le motivazioni alle parole del
presidente francese che si fa avanti per ed al posto degli anglosassoni,
troppo esposti nelle altre guerre di “democrazia”.
di Thierry
Meyssan – 12 settembre 2008 – http://www.voltairenet.org/article157210.htmlwww.disindormazione.it
Nicolas
Sarkozy deve essere giudicato per la sua azione e non in base alla sua
personalità. Ma quando la sua azione sorprende perfino i suoi elettori, è
legittimo entrare in dettaglio nella sua biografia ed interrogarsi sulle
alleanze che lo hanno portato al potere. Thierry Meyssan ha deciso di scrivere
la verità sulle origini del presidente della Repubblica francese. Tutte le
informazioni contenute in questo articolo sono verificabili, ad eccezione di
due imputazioni, segnalate dall’autore che si assume le sue responsabilità.
I Francesi,
stanchi delle presidenze troppo lunghe di François Mitterrand e di Jacques
Chirac, hanno eletto Nicolas Sarkozy contando sulla sua energia per
rivitalizzare il loro paese. Speravano in una rottura con anni d’immobilismo e
di ideologie superate. Hanno avuto una rottura con i principi che fondano la
nazione francese. Sono stati sorpresi da questo «iper-presidente», che ogni
giorno apre un nuovo capitolo, che assorbe in sé la destra e la sinistra, che
sconvolge ogni sistema di riferimento, fino a creare una totale confusione.
Come bambini che hanno appena combinato una grossa sciocchezza, i Francesi sono troppo occupati a trovare delle scuse, per ammettere l’ampiezza dei danni e la loro ingenuità. Ancor più rifiutano di vedere chi sia veramente Nicolas Sarkozy proprio quelli che da molto tempo avrebbero dovuto rendersene conto.
Come bambini che hanno appena combinato una grossa sciocchezza, i Francesi sono troppo occupati a trovare delle scuse, per ammettere l’ampiezza dei danni e la loro ingenuità. Ancor più rifiutano di vedere chi sia veramente Nicolas Sarkozy proprio quelli che da molto tempo avrebbero dovuto rendersene conto.
Il fatto è
che l’uomo è abile. Come un illusionista, egli ha distolto la loro attenzione
offrendo in spettacolo la sua vita privata e posando sui rotocalchi fino a far
loro dimenticare il suo percorso politico.
Il senso di questo articolo sia ben chiaro: non si tratta di rimproverare al sig. Sarkozy i suoi legami familiari, amichevoli e professionali, ma di rimproverargli di averli nascosti ai Francesi i quali, a torto, hanno creduto di eleggere un uomo libero.
Per capire come un uomo, in cui oggi tutti concordano nel vedere l’agente degli Stati Uniti e di Israele, abbia potuto diventare il capo del partito gollista e poi il presidente della Repubblica francese, bisogna tornare indietro. Molto indietro. Dobbiamo effettuare una lunga digressione, nel corso della quale presenteremo i protagonisti che trovano oggi la loro rivincita.
Il senso di questo articolo sia ben chiaro: non si tratta di rimproverare al sig. Sarkozy i suoi legami familiari, amichevoli e professionali, ma di rimproverargli di averli nascosti ai Francesi i quali, a torto, hanno creduto di eleggere un uomo libero.
Per capire come un uomo, in cui oggi tutti concordano nel vedere l’agente degli Stati Uniti e di Israele, abbia potuto diventare il capo del partito gollista e poi il presidente della Repubblica francese, bisogna tornare indietro. Molto indietro. Dobbiamo effettuare una lunga digressione, nel corso della quale presenteremo i protagonisti che trovano oggi la loro rivincita.
Segreti
di famiglia
Alla fine della Seconda Guerra mondiale, i servizi segreti statunitensi si appoggiano al padrino italo-americano Lucky Luciano per controllare la sicurezza dei porti americani e per preparare lo sbarco alleato in Sicilia. I contatti di Luciano con i servizi US passano in particolare attraverso Frank Wisner Sr., e poi, quando il «padrino» viene liberato e si esilia in Italia, tramite il suo «ambasciatore» corso (l’Unione corsa è conosciuta anche come Mafia della Corsica), Étienne Léandri.
Nel 1958, gli Stati Uniti, inquieti per una possibile vittoria del FLN (Fronte Nazionale di Liberazione) in Algeria che aprirebbe l’Africa del Nord all’influenza sovietica, decidono di suscitare un colpo di Stato militare in Francia. L’operazione è organizzata congiuntamente dalla Direzione della pianificazione della CIA — diretta teoricamente da Frank Wisner Sr.— e dalla NATO. Ma Wisner è già piombato nella demenza, per cui è il suo successore, Allan Dulles, a supervisionare il colpo. Da Algeri, alcuni generali francesi creano un Comitato di salute pubblica che esercita una pressione sul potere civili parigino e lo costringe a votare i pieni poteri al generale De Gaulle senza avere bisogno di ricorrere alla forza [2]. Comunque, alcuni dei suoi sostenitori approvano la sua evoluzione politica. Per proteggerlo, essi creano attorno a Charles Pasqua una milizia per proteggerlo, il SAC (Servizio d’Azione Civile).
Alla fine della Seconda Guerra mondiale, i servizi segreti statunitensi si appoggiano al padrino italo-americano Lucky Luciano per controllare la sicurezza dei porti americani e per preparare lo sbarco alleato in Sicilia. I contatti di Luciano con i servizi US passano in particolare attraverso Frank Wisner Sr., e poi, quando il «padrino» viene liberato e si esilia in Italia, tramite il suo «ambasciatore» corso (l’Unione corsa è conosciuta anche come Mafia della Corsica), Étienne Léandri.
Nel 1958, gli Stati Uniti, inquieti per una possibile vittoria del FLN (Fronte Nazionale di Liberazione) in Algeria che aprirebbe l’Africa del Nord all’influenza sovietica, decidono di suscitare un colpo di Stato militare in Francia. L’operazione è organizzata congiuntamente dalla Direzione della pianificazione della CIA — diretta teoricamente da Frank Wisner Sr.— e dalla NATO. Ma Wisner è già piombato nella demenza, per cui è il suo successore, Allan Dulles, a supervisionare il colpo. Da Algeri, alcuni generali francesi creano un Comitato di salute pubblica che esercita una pressione sul potere civili parigino e lo costringe a votare i pieni poteri al generale De Gaulle senza avere bisogno di ricorrere alla forza [2]. Comunque, alcuni dei suoi sostenitori approvano la sua evoluzione politica. Per proteggerlo, essi creano attorno a Charles Pasqua una milizia per proteggerlo, il SAC (Servizio d’Azione Civile).
Pasqua è un
malavitoso corso e un vecchio resistente. Ha sposato la figlia di un
contrabbandiere di alcolici canadese che aveva fatto fortuna durante il
proibizionismo. Dirige la società Ricard che, dopo aver commercializzato
assenzio, un alcool proibito, è diventata rispettabile vendendo anisetta.
Tuttavia, la società continua a servire da copertura per ogni sorta di traffico
in relazione con la famiglia italo-newyorkese dei Genovese, quella di Lucky
Luciano. Non è dunque da stupirsi che Pasqua si rivolga a Étienne Léandri
(«l’ambasciatore» di Luciano) per reclutare manovalanza e costituire la milizia
gollista [4], mentre Charles Pasqua diventa l’uomo di fiducia dei capi
di Stato dell’Africa francese.
Consapevole
di non poter sfidare gli Anglosassoni su tutti i campi, De Gaulle si allea con
la famiglia Rothschild. Sceglie come Primo ministro il procuratore della Banca,
Georges Pompidou. I due uomini formano un tandem efficace. L’audace politica
del primo non perde mai di vista il realismo economico del secondo.
Quando, nel 1969, De Gaulle si dimette, Georges Pompidou gli succede brevemente alla presidenza, prima di essere vinto da un cancro. I gaullisti storici non ammettono la sua leadership e s’inquietano per il suo tropismo anglofilo. Urlano al tradimento quando Pompidou, assecondato dal segretario generale dell’Eliseo, Edouard Balladur, fa entrare la «perfida Albione» nel Mercato comune europeo.
Quando, nel 1969, De Gaulle si dimette, Georges Pompidou gli succede brevemente alla presidenza, prima di essere vinto da un cancro. I gaullisti storici non ammettono la sua leadership e s’inquietano per il suo tropismo anglofilo. Urlano al tradimento quando Pompidou, assecondato dal segretario generale dell’Eliseo, Edouard Balladur, fa entrare la «perfida Albione» nel Mercato comune europeo.
La creazione di Nicolas
Sarkozy
Una volta delineato questo quadro, torniamo al nostro personaggio principale, Nicolas Sarkozy. Nato nel 1955, è figlio di un nobile cattolico ungherese, Pal Sarkösy de Nagy-Bocsa, riparato in Francia dopo essere sfuggito all’Armata Rossa, e di Andrée Mallah, un’ebrea di famiglia non nobile, originaria di Tessalonica. Dopo aver avuto tre figli (Guillaume, Nicolas e François), la coppia divorzia. Pal Sarkosy de Nagy-Bocsa si risposa con un’aristocratica, Christine de Ganay, dalla quale avrà due figli (Pierre-Olivier e Caroline). Nicolas non sarà allevato dai suoi soli genitori, ma sarà sballottato in questa famiglia ricomposta.
Una volta delineato questo quadro, torniamo al nostro personaggio principale, Nicolas Sarkozy. Nato nel 1955, è figlio di un nobile cattolico ungherese, Pal Sarkösy de Nagy-Bocsa, riparato in Francia dopo essere sfuggito all’Armata Rossa, e di Andrée Mallah, un’ebrea di famiglia non nobile, originaria di Tessalonica. Dopo aver avuto tre figli (Guillaume, Nicolas e François), la coppia divorzia. Pal Sarkosy de Nagy-Bocsa si risposa con un’aristocratica, Christine de Ganay, dalla quale avrà due figli (Pierre-Olivier e Caroline). Nicolas non sarà allevato dai suoi soli genitori, ma sarà sballottato in questa famiglia ricomposta.
Sua madre è
divenuta segretaria di Achille Peretti. Dopo aver co-fondato il SAC, la guardia
del corpo di De Gaulle ha continuato una brillante carriera politica. È stato
eletto deputato e sindaco di Neuilly-sur-Seine, la più ricca periferia
residenziale della capitale, e poi presidente dell’Assemblea nazionale.
Disgraziatamente, nel 1972, Achille Peretti viene gravemente chiamato in causa. Negli Stati Uniti, la rivista Time rivela l’esistenza di un’organizzazione criminale segreta «l’Unione corsa» che controllerebbe gran parte del traffico di stupefacenti tra l’Europa e l’America, la famosa «French connection» che Hollywood doveva portare sugli schermi. Basandosi su audizioni parlamentari e su proprie indagini, Time cita il nome di un capo mafioso, Jean Venturi, arrestato in Canada alcuni anni prima e che altri non è che il delegato commerciale di Charles Pasqua per la società di alcoolici Ricard. Si ventilano i nomi di numerose famiglie che dirigerebbero «l’Unione corsa», tra cui i Peretti. Achille nega, ma deve rinunciare alla presidenza dell’Assemblea e sfugge anche ad un «suicidio».
Disgraziatamente, nel 1972, Achille Peretti viene gravemente chiamato in causa. Negli Stati Uniti, la rivista Time rivela l’esistenza di un’organizzazione criminale segreta «l’Unione corsa» che controllerebbe gran parte del traffico di stupefacenti tra l’Europa e l’America, la famosa «French connection» che Hollywood doveva portare sugli schermi. Basandosi su audizioni parlamentari e su proprie indagini, Time cita il nome di un capo mafioso, Jean Venturi, arrestato in Canada alcuni anni prima e che altri non è che il delegato commerciale di Charles Pasqua per la società di alcoolici Ricard. Si ventilano i nomi di numerose famiglie che dirigerebbero «l’Unione corsa», tra cui i Peretti. Achille nega, ma deve rinunciare alla presidenza dell’Assemblea e sfugge anche ad un «suicidio».
Nel 1977,
Pal Sarkozy si separa dalla seconda moglie, Christine de Ganay, la quale si
lega allora al n°2 dell’amministrazione centrale del dipartimento di Stato
degli Stati Uniti. Lo sposa e s’installa con lui in America. Si sa che il mondo
è piccolo: suo marito non è altri che Frank Wisner Jr., figlio del precedente.
Le funzioni di Junior alla CIA non sono note, ma è chiaro che egli vi ha un
ruolo importante. Nicolas, che resta vicino alla matrigna, al fratellastro e
alla sorellastra, comincia a volgersi verso gli Stati Uniti dove «beneficia»
dei programmi di formazione del dipartimento di Stato.
Nello
stesso periodo, Nicolas Sarkozy aderisce al partito gollista. Ben presto vi
frequenta Charles Pasqua in quanto questi non è solo un leader nazionale, ma
anche il responsabile delle sezione dipartimentale delle Hauts-de-Seine.
Nel 1982, Nicolas Sarkozy, terminati i suoi studi di diritto ed iscrittosi all’avvocatura, sposa la nipote di Achille Peretti. Il suo testimone di nozze è Charles Pasqua. In quanto avvocato, la signora Sarkozy difende gli interessi degli amici corsi dei suoi mentori. Lui acquista una proprietà sull’isola della bellezza, a Vico, ed immagina di rendere corso il suo nome sostituendo la «y» con una «i»: Sarkozi.
Nel 1982, Nicolas Sarkozy, terminati i suoi studi di diritto ed iscrittosi all’avvocatura, sposa la nipote di Achille Peretti. Il suo testimone di nozze è Charles Pasqua. In quanto avvocato, la signora Sarkozy difende gli interessi degli amici corsi dei suoi mentori. Lui acquista una proprietà sull’isola della bellezza, a Vico, ed immagina di rendere corso il suo nome sostituendo la «y» con una «i»: Sarkozi.
L’anno
dopo, è eletto sindaco di Neuilly-sur-Seine in sostituzione di suo zio di
creanza Achille Peretti, stroncato da una crisi cardiaca.
Tuttavia, Nicolas non tarda a tradire sua moglie e, dal 1984, continua una relazione nascosta con Cécilia, moglie del più famoso animatore della televisione francese di allora, Jacques Martin, che ha conosciuto celebrando il loro matrimonio come sindaco di Neuilly. Questa doppia vita dura cinque anni prima che gli amanti lascino i loro rispettivi coniugi per costituire una nuova famiglia.
Nel 1992, Nicolas è testimone di nozze della figlia di Jacques Chirac, Claude, con un editorialista di Le Figaro. Non può impedirsi di sedurre Claude e di avere con lei una breve relazione mentre, ufficialmente, vive con Cécilia. Il marito tradito si suicida assumendo delle droghe. Tra Chirac e Nicolas Sarkozy, la rottura è brusca e definitiva.
Nel 1993, la sinistra perde le elezioni legislative. Il presidente François Mitterrand si rifiuta di dimettersi ed entra in coabitazione con un Primo ministro di destra, Jacques Chirac, che ambisce alla presidenza e pensa allora di formare con Edouard Balladur un tandem paragonabile a quello di De Gaulle e Pompidou, rifiuta di essere nuovamente Primo ministro e lascia il posto al suo «amico da trent’anni» Edouard Balladur. Malgrado il suo passato scottante, Charles Pasqua diviene ministro dell’Interno. Conserva il controllo della marijuana marocchina, e approfitta della sua situazione per legalizzare le altre sue attività, prendendo il controllo dei casinò, dei giochi e corse nell’Africa francofona. Intreccia anche dei legami in Arabia Saudita e in Israele e diventa ufficiale d’onore del Mossad. Quanto a Nicolas Sarkozy, egli è ministro del Bilancio e portavoce del governo.
Tuttavia, Nicolas non tarda a tradire sua moglie e, dal 1984, continua una relazione nascosta con Cécilia, moglie del più famoso animatore della televisione francese di allora, Jacques Martin, che ha conosciuto celebrando il loro matrimonio come sindaco di Neuilly. Questa doppia vita dura cinque anni prima che gli amanti lascino i loro rispettivi coniugi per costituire una nuova famiglia.
Nel 1992, Nicolas è testimone di nozze della figlia di Jacques Chirac, Claude, con un editorialista di Le Figaro. Non può impedirsi di sedurre Claude e di avere con lei una breve relazione mentre, ufficialmente, vive con Cécilia. Il marito tradito si suicida assumendo delle droghe. Tra Chirac e Nicolas Sarkozy, la rottura è brusca e definitiva.
Nel 1993, la sinistra perde le elezioni legislative. Il presidente François Mitterrand si rifiuta di dimettersi ed entra in coabitazione con un Primo ministro di destra, Jacques Chirac, che ambisce alla presidenza e pensa allora di formare con Edouard Balladur un tandem paragonabile a quello di De Gaulle e Pompidou, rifiuta di essere nuovamente Primo ministro e lascia il posto al suo «amico da trent’anni» Edouard Balladur. Malgrado il suo passato scottante, Charles Pasqua diviene ministro dell’Interno. Conserva il controllo della marijuana marocchina, e approfitta della sua situazione per legalizzare le altre sue attività, prendendo il controllo dei casinò, dei giochi e corse nell’Africa francofona. Intreccia anche dei legami in Arabia Saudita e in Israele e diventa ufficiale d’onore del Mossad. Quanto a Nicolas Sarkozy, egli è ministro del Bilancio e portavoce del governo.
À
Washington, Frank Wisner Jr. è succeduto a Paul Wolfowitz come responsabile
della pianificazione politica al dipartimento della Difesa. Nessuno nota i
legami che lo uniscono al portavoce del governo francese.
È allora che in seno al partito gollista riprende la tensione conosciuta trent0anni prima tra i gollisti storici e la destra finanziaria, incarnata da Balladur. La novità consiste nel fatto che Charles Pasqua, e con lui il giovane Nicolas Sarkozy, tradiscono Jacques Chirac per riavvicinarsi alla corrente Rothschild. Tutto sembra slittare via: il conflitto raggiungerà il culmine nel 1995 quando Édouard Balladur si presenta all’elezione presidenziale contro il suo ex amico Jacques Chirac e viene battuto. Soprattutto, seguendo le istruzioni di Londra e di Washington, il governo Balladur apre i negoziati di adesione all’Unione Europea e alla NATO degli Stati dell’Europa centrale ed orientale, affrancati dalla tutela sovietica.
Niente più funziona nel partito gollista, dove gli amici di ieri sono prossimi ad ammazzarsi tra di loro. Per finanziare la sua campagna elettorale, Edouard Balladur tenta di fare man bassa dei fondi neri del partito gollista, nascosti nella doppia contabilità della petrolifera Elf. Appena muore il vecchio Étienne Léandri, i giudici perquisiscono la società e i suoi dirigenti vengono arrestati. Ma Balladur, Pasqua e Sarkozy non arriveranno mai a recuperare il gruzzolo.
È allora che in seno al partito gollista riprende la tensione conosciuta trent0anni prima tra i gollisti storici e la destra finanziaria, incarnata da Balladur. La novità consiste nel fatto che Charles Pasqua, e con lui il giovane Nicolas Sarkozy, tradiscono Jacques Chirac per riavvicinarsi alla corrente Rothschild. Tutto sembra slittare via: il conflitto raggiungerà il culmine nel 1995 quando Édouard Balladur si presenta all’elezione presidenziale contro il suo ex amico Jacques Chirac e viene battuto. Soprattutto, seguendo le istruzioni di Londra e di Washington, il governo Balladur apre i negoziati di adesione all’Unione Europea e alla NATO degli Stati dell’Europa centrale ed orientale, affrancati dalla tutela sovietica.
Niente più funziona nel partito gollista, dove gli amici di ieri sono prossimi ad ammazzarsi tra di loro. Per finanziare la sua campagna elettorale, Edouard Balladur tenta di fare man bassa dei fondi neri del partito gollista, nascosti nella doppia contabilità della petrolifera Elf. Appena muore il vecchio Étienne Léandri, i giudici perquisiscono la società e i suoi dirigenti vengono arrestati. Ma Balladur, Pasqua e Sarkozy non arriveranno mai a recuperare il gruzzolo.
La
traversata del deserto
Per tutto il suo primo mandato, Jacques Chirac tiene a distanza Nicolas Sarkozy. Durante questa lunga traversata del deserto, l’uomo si fa discreto. Continua a stringere relazioni nelle cerchie finanziarie.
Nel 1996, Nicolas Sarkozy riesce alla fine a chiudere un’interminabile pratica di divorzio e si sposa con Cécilia. I loro testimoni sono i due miliardari Martin Bouygues e Bernard Arnaud (l’uomo più ricco del paese).
Per tutto il suo primo mandato, Jacques Chirac tiene a distanza Nicolas Sarkozy. Durante questa lunga traversata del deserto, l’uomo si fa discreto. Continua a stringere relazioni nelle cerchie finanziarie.
Nel 1996, Nicolas Sarkozy riesce alla fine a chiudere un’interminabile pratica di divorzio e si sposa con Cécilia. I loro testimoni sono i due miliardari Martin Bouygues e Bernard Arnaud (l’uomo più ricco del paese).
Ultimo
atto
Ben prima della crisi irachena, Frank Wisner Jr. e i suoi colleghi della CIA pianificano la distruzione della corrente gollista e l’ascesa di Nicolas Sarkozy. Essi agiscono in tre tempi : in primo luogo, bisogna eliminare la direzione del partito gollista e prendere il controllo di quell’apparato; in secondo luogo, va eliminato il principale rivale di destra e si deve ottenere l’investitura del partito gollista all’elezione presidenziale e, in terzo luogo, va eliminato ogni serio sfidante a sinistra in modo da essere sicuri di vincere l’elezione presidenziale.
Per anni, i media sono tenuti nell’incertezza dalle rivelazioni postume di un immobiliarista. Per ragioni mai chiarite, prima di morire di una grave malattia, egli ha registrato una confessione in video. Per ragioni ancora più oscure, la « cassetta » salta fuori nelle mani di un gerarca del Partito socialista, Dominique Strauss-Khan che, indirettamente, la fa arrivare alla stampa.
Ben prima della crisi irachena, Frank Wisner Jr. e i suoi colleghi della CIA pianificano la distruzione della corrente gollista e l’ascesa di Nicolas Sarkozy. Essi agiscono in tre tempi : in primo luogo, bisogna eliminare la direzione del partito gollista e prendere il controllo di quell’apparato; in secondo luogo, va eliminato il principale rivale di destra e si deve ottenere l’investitura del partito gollista all’elezione presidenziale e, in terzo luogo, va eliminato ogni serio sfidante a sinistra in modo da essere sicuri di vincere l’elezione presidenziale.
Per anni, i media sono tenuti nell’incertezza dalle rivelazioni postume di un immobiliarista. Per ragioni mai chiarite, prima di morire di una grave malattia, egli ha registrato una confessione in video. Per ragioni ancora più oscure, la « cassetta » salta fuori nelle mani di un gerarca del Partito socialista, Dominique Strauss-Khan che, indirettamente, la fa arrivare alla stampa.
Se le
confessioni dell’immobiliarista non comportano alcuna sanzione giudiziaria,
esse aprono il vaso di Pandora. La principale vittima dell’affaire che ne
consegue è il Primo ministro Alain Juppé. Per proteggere Chirac, egli assume su
di sé tutte le infrazioni penali. L’esclusione di Juppé lascia via libera a
Nicolas Sarkozy per prendere la direzione del partito gollista.
Sarkozy sfrutta allora la sua posizione per costringere Jacques Chirac a riprenderlo nel governo malgrado il loro odio reciproco. In definitiva, egli sarà ministro dell’Interno. Errore! Da quella posizione, egli controlla i prefetti ed alcuni servizi interni che utilizza per introdursi nelle grandi amministrazioni.
Si occupa anche delle questioni corse. Il prefetto Claude Érignac è stato assassinato. Sebbene non sia stato rivendicato, l’omicidio viene immediatamente interpretato come una sfida lanciata dagli indipendentisti alla Repubblica. Dopo una lunga battuta, la polizia arriva ad arrestare un sospetto in fuga, Yvan Colonna, figlio di un deputato socialista. In barba alla presunzione d’innocenza, Nicolas Sarkozy annuncia l’interrogatorio accusando il sospetto di essere l’assassino. Il fatto è che la notizia è troppo bella, a due giorni dal referendum che il ministro dell’Interno organizza in Corsica per modificare lo statuto dell’isola. In ogni caso, gli elettori rigettano il progetto Sarkozy che, secondo alcuni, favorisce gli interessi mafiosi.
Sarkozy sfrutta allora la sua posizione per costringere Jacques Chirac a riprenderlo nel governo malgrado il loro odio reciproco. In definitiva, egli sarà ministro dell’Interno. Errore! Da quella posizione, egli controlla i prefetti ed alcuni servizi interni che utilizza per introdursi nelle grandi amministrazioni.
Si occupa anche delle questioni corse. Il prefetto Claude Érignac è stato assassinato. Sebbene non sia stato rivendicato, l’omicidio viene immediatamente interpretato come una sfida lanciata dagli indipendentisti alla Repubblica. Dopo una lunga battuta, la polizia arriva ad arrestare un sospetto in fuga, Yvan Colonna, figlio di un deputato socialista. In barba alla presunzione d’innocenza, Nicolas Sarkozy annuncia l’interrogatorio accusando il sospetto di essere l’assassino. Il fatto è che la notizia è troppo bella, a due giorni dal referendum che il ministro dell’Interno organizza in Corsica per modificare lo statuto dell’isola. In ogni caso, gli elettori rigettano il progetto Sarkozy che, secondo alcuni, favorisce gli interessi mafiosi.
Sebbene
Yvan Colonna sia stato successivamente riconosciuto colpevole, egli ha sempre
proclamato la sua innocenza e contro di lui non è stata trovata alcuna prova
materiale. Stranamente, l’uomo si è trincerato nel silenzio, preferendo essere
condannato anziché rivelare ciò che sa.
In questa sede, riveliamo che il prefetto Érignac non è stato ucciso dai nazionalisti, ma da un assassino a pagamento, immediatamente fatto espatriare verso l’Angola dove è stato ingaggiato dalla sicurezza del gruppo Elf. Il movente del crimine era precisamente legato alle precedenti funzioni di Érignac, responsabile delle reti africane di Charles Pasqua al ministero della Cooperazione. Quanto a Yvan Colonna, si tratta di un amico personale di Nicolas Sarkozy da decenni e i loro figli si sono frequentati.
Scoppia un nuovo caso: circolano false liste che accusano in modo menzognero numerose personalità di nascondere dei conti bancari in Lussemburgo, presso Clearstream. Tra le personalità diffamate vi è Nicolas Sarkozy. Egli fa querela ed insinua che il suo rivale di destra nell’elezione presidenziale, il Primo ministro Dominique de Villepin, abbia organizzato questa macchinazione. Egli non nasconde la sua intenzione di farlo gettare in prigione.
In questa sede, riveliamo che il prefetto Érignac non è stato ucciso dai nazionalisti, ma da un assassino a pagamento, immediatamente fatto espatriare verso l’Angola dove è stato ingaggiato dalla sicurezza del gruppo Elf. Il movente del crimine era precisamente legato alle precedenti funzioni di Érignac, responsabile delle reti africane di Charles Pasqua al ministero della Cooperazione. Quanto a Yvan Colonna, si tratta di un amico personale di Nicolas Sarkozy da decenni e i loro figli si sono frequentati.
Scoppia un nuovo caso: circolano false liste che accusano in modo menzognero numerose personalità di nascondere dei conti bancari in Lussemburgo, presso Clearstream. Tra le personalità diffamate vi è Nicolas Sarkozy. Egli fa querela ed insinua che il suo rivale di destra nell’elezione presidenziale, il Primo ministro Dominique de Villepin, abbia organizzato questa macchinazione. Egli non nasconde la sua intenzione di farlo gettare in prigione.
In realtà,
i falsi elenchi sono stati messi in giro da membri della Fondation
franco-américaine [6]. Non è la prima volta che i «lambertisti» infiltrano il
Partito socialista. In particolare vi inserirono due celebri agenti della CIA:
Lionel Jospin (divenuto Primo ministro) e Jean-Christophe Cambadélis, il
principale consigliere di Dominique Strauss-Kahn [8].
Dopo l’entrata in carica, Nicolas Sarkozy e Condoleezza Rice ringrazieranno Strauss-Kahn facendolo eleggere alla direzione del Fondo Monetario Internazionale.
Dopo l’entrata in carica, Nicolas Sarkozy e Condoleezza Rice ringrazieranno Strauss-Kahn facendolo eleggere alla direzione del Fondo Monetario Internazionale.
Primi
giorni all’Eliseo
La sera del secondo turno dell’elezione presidenziale, quando gli istituti di sondaggio annunciano la sua probabile vittoria, Nicolas Sarkozy pronuncia un breve discorso alla nazione dal suo QG di campagna. Poi, contrariamente ad ogni consuetudine, non va a festeggiare con i militanti del suo partito, ma si reca al Fouquet’s. La celebre birreria dei Champs-Élysées, un tempo ritrovo dell’«Unione corsa» è oggi proprietà del gestore di casinò Dominique Desseigne. Egli è stato messo a disposizione del presidente eletto per ricevervi i suoi amici e i principali finanziatori della sua campagna. Vi si affrettano un centinaio di invitati, gli uomini più ricchi di Francia a fianco dei padroni di casinò.
La sera del secondo turno dell’elezione presidenziale, quando gli istituti di sondaggio annunciano la sua probabile vittoria, Nicolas Sarkozy pronuncia un breve discorso alla nazione dal suo QG di campagna. Poi, contrariamente ad ogni consuetudine, non va a festeggiare con i militanti del suo partito, ma si reca al Fouquet’s. La celebre birreria dei Champs-Élysées, un tempo ritrovo dell’«Unione corsa» è oggi proprietà del gestore di casinò Dominique Desseigne. Egli è stato messo a disposizione del presidente eletto per ricevervi i suoi amici e i principali finanziatori della sua campagna. Vi si affrettano un centinaio di invitati, gli uomini più ricchi di Francia a fianco dei padroni di casinò.
Poi il
presidente eletto si concede qualche giorno di ben meritato riposo. Portato a
Malta in Falcon-900 privato, si riposa sul Paloma, lo yacht da 65 metri del suo
amico Vincent Bolloré, un miliardario formato alla Banca Rothschild.
Infine, Nicolas Sarkozy è investito presidente della Repubblica francese. Il primo decreto che firma non è per proclamare un’amnistia, ma per autorizzare i casinò dei suoi amici Desseigne e Partouche a moltiplicare le macchine da soldi.
Forma la sua squadra di lavoro e il suo governo. Senza essere sorpresi, vi ritroviamo un torbido proprietario di casinò (il ministro della Gioventù e degli Sport) e il lobbysta dei casinò dell’amico Desseigne (che diventa portavoce del partito «gollista»).
Infine, Nicolas Sarkozy è investito presidente della Repubblica francese. Il primo decreto che firma non è per proclamare un’amnistia, ma per autorizzare i casinò dei suoi amici Desseigne e Partouche a moltiplicare le macchine da soldi.
Forma la sua squadra di lavoro e il suo governo. Senza essere sorpresi, vi ritroviamo un torbido proprietario di casinò (il ministro della Gioventù e degli Sport) e il lobbysta dei casinò dell’amico Desseigne (che diventa portavoce del partito «gollista»).
Nicolas
Sarkozy si appoggia innanzi tutto su quattro uomini:
Claude Guéant, segretario generale del palazzo dell’Eliseo. È l’ex braccio destro di Charles Pasqua.
François Pérol, segretario generale aggiunto dell’Eliseo. È un associato-gestore della Banca Rothschild.
Jean-David Lévitte, consigliere diplomatico. Figlio dell’ex direttore dell’Agenzia ebraica. Ambasciatore di Francia all’ONU, era stato sollevato dall’incarico da Chirac che lo giudicava troppo vicino a George Bush.
Alain Bauer, l’uomo-ombra. Il suo nome non compariva negli annuari. Incaricato dei servizi segreti. Ex Gran Maestro del Grande Oriente di Francia (la principale obbedienza massonica francese) ed ex n°2 della NSA, National Security Agency statunitense in Europa [10]. Gli introiti sono utilizzati per finanziare le operazioni illegali della CIA.
Karzai e Thasi sono da molto tempo amici personali di Bernard Kouchner, che certamente ignora le loro attività criminali, malgrado i rapporti internazionali di cui essi sono oggetto.
Per completare il suo governo, Nicolas Sarkozy nomina Christine Lagarde ministro dell’Economia e delle Finanze. Ella ha fatto tutta la sua carriera negli Stati Uniti dove ha diretto il prestigioso studio di giuristi Baker & McKenzie. In seno al Center for International & Strategic Studies di Dick Cheney, ha co-presieduto con Zbigniew Brzezinski un gruppo di lavoro che ha supervisionato le privatizzazioni in Polonia. Ha organizzato un’intensa attività di lobby per conto della Lockheed Martin contro la francese Dassault [12] direttore di un nuovo fondo d’investimento del Carlyle Group (la comune società di gestione di portafogli dei Bush e dei bin Laden) [[1] « Quand le stay-behind portait De Gaulle au pouvoir », par Thierry Meyssan, Réseau Voltaire, 27 août 2001
[2] « Quand le stay-behind voulait remplacer De Gaulle », par Thierry Meyssan, Réseau Voltaire, 10 septembre 2001
[3] L’Énigme Pasqua, par Thierry Meyssan, Golias ed, 2000.
[4] Les requins. Un réseau au cœur des affaires, par Julien Caumer, Flammarion, 1999.
[5] « Un relais des États-Unis en France : la French American Foundation », par Pierre Hillard, Réseau Voltaire, 19 avril 2007.
[6] « Les New York Intellectuals et l’invention du néo-conservatisme », par Denis Boneau, Réseau Voltaire, 26 novembre 2004.
[7] Le responsable US du renseignement, Irving Brown en personne, a revendiqué avoir lui-même recruté et formé MM. Jospin et Cambadélis pour lutter contre les staliniens alors qu’ils militaient chez les lambertistes pour, cf. Éminences grises, Roger Faligot et Rémi Kauffer, Fayard, 1992 ; « The Origin of CIA Financing of AFL Programs » in Covert Action Quaterly, n° 76, 1999. Il importe d’éviter une interprétation anachronique : leur engagement au service des USA est celui d’atlantistes durant la Guerre froide. Au-delà, il les conduira, par exemple, en 1999, à jouer un rôle central dans l’engagement de Paris au sein de l’OTAN pour bombarder Belgrade, pourtant allié traditionnel de la France. De même, il importe d’éviter les fausses équivalences : la collaboration de Nicolas Sarkozy avec les USA ne s’est pas développée sur une base idéologique, mais relationnelle et carriériste (note modifiée le 27 juillet 2008 en réponse à des lecteurs).
[8] « Dominique Strauss-Kahn, l’homme de « Condi » au FMI », par Thierry Meyssan, Réseau Voltaire, 5 octobre 2007.
[9] « Alain Bauer, de la SAIC au GOdF », Note d’information du Réseau Voltaire, 1er octobre 2000.
[10] « Le gouvernement kosovar et le crime organisé », par Jürgen Roth, Horizons et débats, 8 avril 2008.
[11] « Avec Christine Lagarde, l’industrie US entre au gouvernement français », Réseau Voltaire, 22 juin 2005.
[12] « L’honorable Frank Carlucci », par Thierry Meyssan, Réseau Voltaire, 11 février 2004.
[13] « Les liens financiers occultes des Bush et des Ben Laden » et « Le Carlyle Group, une affaire d’initiés », Réseau Voltaire, 16 octobre 2001 et 9 février 2004.
Claude Guéant, segretario generale del palazzo dell’Eliseo. È l’ex braccio destro di Charles Pasqua.
François Pérol, segretario generale aggiunto dell’Eliseo. È un associato-gestore della Banca Rothschild.
Jean-David Lévitte, consigliere diplomatico. Figlio dell’ex direttore dell’Agenzia ebraica. Ambasciatore di Francia all’ONU, era stato sollevato dall’incarico da Chirac che lo giudicava troppo vicino a George Bush.
Alain Bauer, l’uomo-ombra. Il suo nome non compariva negli annuari. Incaricato dei servizi segreti. Ex Gran Maestro del Grande Oriente di Francia (la principale obbedienza massonica francese) ed ex n°2 della NSA, National Security Agency statunitense in Europa [10]. Gli introiti sono utilizzati per finanziare le operazioni illegali della CIA.
Karzai e Thasi sono da molto tempo amici personali di Bernard Kouchner, che certamente ignora le loro attività criminali, malgrado i rapporti internazionali di cui essi sono oggetto.
Per completare il suo governo, Nicolas Sarkozy nomina Christine Lagarde ministro dell’Economia e delle Finanze. Ella ha fatto tutta la sua carriera negli Stati Uniti dove ha diretto il prestigioso studio di giuristi Baker & McKenzie. In seno al Center for International & Strategic Studies di Dick Cheney, ha co-presieduto con Zbigniew Brzezinski un gruppo di lavoro che ha supervisionato le privatizzazioni in Polonia. Ha organizzato un’intensa attività di lobby per conto della Lockheed Martin contro la francese Dassault [12] direttore di un nuovo fondo d’investimento del Carlyle Group (la comune società di gestione di portafogli dei Bush e dei bin Laden) [[1] « Quand le stay-behind portait De Gaulle au pouvoir », par Thierry Meyssan, Réseau Voltaire, 27 août 2001
[2] « Quand le stay-behind voulait remplacer De Gaulle », par Thierry Meyssan, Réseau Voltaire, 10 septembre 2001
[3] L’Énigme Pasqua, par Thierry Meyssan, Golias ed, 2000.
[4] Les requins. Un réseau au cœur des affaires, par Julien Caumer, Flammarion, 1999.
[5] « Un relais des États-Unis en France : la French American Foundation », par Pierre Hillard, Réseau Voltaire, 19 avril 2007.
[6] « Les New York Intellectuals et l’invention du néo-conservatisme », par Denis Boneau, Réseau Voltaire, 26 novembre 2004.
[7] Le responsable US du renseignement, Irving Brown en personne, a revendiqué avoir lui-même recruté et formé MM. Jospin et Cambadélis pour lutter contre les staliniens alors qu’ils militaient chez les lambertistes pour, cf. Éminences grises, Roger Faligot et Rémi Kauffer, Fayard, 1992 ; « The Origin of CIA Financing of AFL Programs » in Covert Action Quaterly, n° 76, 1999. Il importe d’éviter une interprétation anachronique : leur engagement au service des USA est celui d’atlantistes durant la Guerre froide. Au-delà, il les conduira, par exemple, en 1999, à jouer un rôle central dans l’engagement de Paris au sein de l’OTAN pour bombarder Belgrade, pourtant allié traditionnel de la France. De même, il importe d’éviter les fausses équivalences : la collaboration de Nicolas Sarkozy avec les USA ne s’est pas développée sur une base idéologique, mais relationnelle et carriériste (note modifiée le 27 juillet 2008 en réponse à des lecteurs).
[8] « Dominique Strauss-Kahn, l’homme de « Condi » au FMI », par Thierry Meyssan, Réseau Voltaire, 5 octobre 2007.
[9] « Alain Bauer, de la SAIC au GOdF », Note d’information du Réseau Voltaire, 1er octobre 2000.
[10] « Le gouvernement kosovar et le crime organisé », par Jürgen Roth, Horizons et débats, 8 avril 2008.
[11] « Avec Christine Lagarde, l’industrie US entre au gouvernement français », Réseau Voltaire, 22 juin 2005.
[12] « L’honorable Frank Carlucci », par Thierry Meyssan, Réseau Voltaire, 11 février 2004.
[13] « Les liens financiers occultes des Bush et des Ben Laden » et « Le Carlyle Group, une affaire d’initiés », Réseau Voltaire, 16 octobre 2001 et 9 février 2004.
Nicolas Sarkozy ordinò
di assassinare il presidente del Venezuela Hugo Chávez
Il ministro dei Servizi Penitenziari del Venezuela, Iris Varela,
ha annunciato sulla sua pagina di Twitter l'espulsione di un cittadino francese
identificato come Frederic Laurent Bouquet, il 29 dicembre del 2012.
Il signor Bouquet è stato arrestato a Caracas il 18 giugno 2008
insieme a tre cittadini dominicani e in possesso di un vero e proprio arsenale.
Nell'appartamento comprato da Bouquet, la polizia scientifica venezuelana ha
trovato 500 grammi di esposivo plastico C4 (tipo di esplosivo usato dai
militari), 14 fucili da assalto - di cui 5 dotati di mirino di precisione, 5 con
sistema di mira laser e 1 con silenziatore- così come cavi speciali, 11
detonatori elettronici, 19.721 cartucce di diversi calibri, 3 mitragliatori, 4
pistole di vari calibri, 11 attrezzature per la comunicazione via radio, 3
walkie-talkie e una base radio, 5 fucili da caccia calibro 12, 2 giubbotti
antiproiettili, 7 uniformi militari, 8 granate, 1 maschera antigas, 1 coltello
da combattimento e 9 recipienti di polvere per cannoni.
Al momento di essere giudicato, Bouquet ha ammesso di aver
ricevuto l'addestremento in Israele e di essere un agente dei servizi segreti
francesi (DGSE). Inoltre ha confessato che stava preparando un attentato per
assassinare il presidente del Venezuela, Hugo Chávez.
Al termine del processo, Bouquet è stato condannato a 4 anni di
reclusione con l'accusa di “occultamento di armi da guerra”. Terminata la sua
pena è stato estradato, in ottemperanza all'ordine n° 096-12 del
giudice Yulismar Jaime, ed espulso dal Venezuela per “minaccia alla
sicurezza nazionale”, in virtù dell'articolo 39 paragrafo 4 della legge
venezuelana riguardante gli stranieri e gli immigrati.
Le autorità venezuelane si sono astenute fino ad ora dal rendere
noto questo fatto. L'accaduto è stato confermato dal portavoce del ministero
francese degli Esteri, Philippe Lalliot. L'ambasciata francese a Caracas non ha
rilasciato commenti.
La nostra indagine ci pemette di giungere alle seguenti
conclusioni:
1) Il presidente francese Nicolas Sarkozy
ha ordinato di assassinare il suo omologo venezuelano Hugo Chávez.
2) L'operazione non ha avuto successo.
3) La Francia ha dovuto concedere ingenti
risarcimenti per evitare che il caso venisse alla luce durante il mandato
presidenziale di Nicolas Sarkozy.
Fonte: “Reseau Voltaire”, 1 gennaio 2013 (traduzione di Europeanphoenix.it
©)
ERA GIA' STATO ARRESTATO IL 1 LUGLIO 2014 PER MOTIVI COLLEGATI ALLO STESSO CRIMINE .... VEDI QUI : http://www.iltempo.it/.../arrestato-l-ex-presidente.../
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