giovedì 25 aprile 2019
sabato 13 aprile 2019
MOTIVAZIONE DELLA NOSTRA OPPOSIZIONE AD UN POTERE ISTITUZIONALE ... CHE NON HA ALCUN POTERE di Orazio Fergnani ( tratto da un articolo di Paolo Barnard)
MOTIVAZIONE DELLA NOSTRA OPPOSIZIONE
AD UN POTERE ISTITUZIONALE ... CHE NON HA ALCUN POTERE
tratto da un articolo di Paolo
Barnard
Parlamento
Europeo è il più farsesco demenziale baraccone mai pensato dalla Storia
politica umana. Credere che dall’interno di un carrozzone impantanato come
questo, è da fessi. E contestualmente i parlamentari
europei che delegano la stesura di leggi sovranazionali – cioè più potenti di
quelle scritte dai singoli Paesi (e sovente conflittuali con le Costituzioni
nazionali) ai burocrati non eletti della Commissione Europea di Bruxelles, sono dementi,
vigliacchi e traditori. Epstein
e O’Halloaran in uno studio della Cambridge University del 1999 dichiararono :
“I legislatori hanno noti incentivi a delegare tutto il potere ai burocrati…
fra cui il fatto di evitare di essere poi chiamati a rispondere ai
cittadini per scelte dure e impopolari (tradotto: per le infami
‘riforme’ di lavoro e pensioni, e i tagli di spesa alla Juncker, nda)”.
Il Trattato
di Lisbona, che di fatto regola tutto il funzionamento dell’UE, ha reso una
contestazione del Parlamento contro la Commissione quasi inaffrontabile. Le
leggi della Commissione sono di proposito scritte da oltre 300
tecnocrati con intrighi legali asfissianti, per cui per capirci qualcosa un deputato si dovrebbe
dotare di uno staff di tecnici ed anche di ulteriori mezzi per “istruire”
un’intera Commissione Parlamentare sulla critica da proporrre, trovare i mezzi
per formare una coalizione che sia d’accordo ed infine convincere la Conferenza
dei Presidenti delle Commissioni.
I tempi... 4 mesi per : 1) organizzare tutto quanto detto
prima; 2) fare un lavoro di lobby pro contestazione con tutti i partiti del
Parlamento UE; 3) e rifare tutto daccapo
in seno al Consiglio dei Ministri, che deve essere poi d’accordo. Entro i 4
mesi, ... altrimenti tutto da capo.
Dal 2009
al 2017, su 545 leggi proposte dalla Commissione, il Parlamento UE di fatto ne
ha contestate l’1,1%. Il resto paradossalmente ed
incredibilmente è passato inconfutato.
Ma il deputato
contestatore deve anche sorpassare il possibile veto della Commissione
Parlamentare interessata; un possibile veto che viene da conflitti di
giurisdizione, ottenere la maggioranza assoluta di tutto il Parlamento UE e l’ok
del 55% del Consiglio dei Ministri (cioè di tutti gli Stati UE). In altre
parole: il parlamentare UE ha in pratica zero poteri di bloccare le leggi fatte
dagli autocrati di Bruxelles.
Il
Parlamento UE può in effetti bocciare sia la nomina del Presidente della
Commissione UE, sia la lista dei Commissari UE. .....ma basta ripresentare
quasi identici il Presidente e Commissari o colorare con minime cosmetiche
correzioni per salvare la faccia ...Se il Parlamento UE non accetta il
salva-faccia, esso riboccia il tutto.... e si entra nel labirinto chiamato
Crisi Costituzionale secondo il Trattato di Lisbona.
Chi la
risolve la crisi costituzionale sopra descritta? Il Parlamento UE?. Il
Consiglio Europeo? No .. semplicemente la Corte Europea di Giustizia, meno eletta della Commissione UE.
Ma
ciò che questa Europa ha portato di più devastante sulla più bella e
democratica Costituzione del mondo, la nostra, sono i Trattati. Finora in
tutto quest’articolo abbiamo parlato dell’inesistente potere del Parlamento UE
di opporsi alle leggi sovranazionali della Commissione. Esse sono chiamate “Leggi
Secondarie”.
Le
“Leggi Primarie” in Europa sono quei Trattati, come Maastricht,
Lisbona, o il devastante Fiscal Compact (quello che ci ha imposto nella
Costituzione di Calamandrei la distruzione del suo senso più profondo, cioè
l’equità sociale e, fra molto altro, l’abolizione dei poteri di spesa sovrana
del Parlamento di Roma).
Il parlamentare europeo in definitiva non
ha alcun potere di cambiare o di eliminare i devastanti Trattatti Neoliberisti, cioè quelli economici che contano perché
si parla di Spesa di Stato per le nostre vite, malattie, lavoro, pensioni o
giovani e della nostra Costituzione nazionale.
Il Trattato
di Lisbona, con l’Art. 48 TEU, sancisce che per modificare un Trattato europeo
ci sono quattro procedure. In tutte e quattro il ruolo del Parlamento UE
è limitatissimo. Tre sono le fondamentali: la Procedura Ordinaria, la
Semplificata, e la Passerelle.Già l’elenco degli
attori in questa farsa è indicativo.
Tutti questi attori devono essere tutti insieme coinvolti,
pluri-consultati, coordinati, informati e infine convinti a cambiare un
Trattato:
- Tutti i
28 governi nazionali, e anche solo uno può porre il veto a tutto
- La
Commissione di Bruxelles
- Il
Consiglio Europeo
- Il
Consiglio dei MInistri
- la
cosiddetta Convenzione europea
- la
Conferenza Intergovernativa
- la Banca
Centrale Europea
- e in
ultimo il Parlamento UE
La
Procedura Ordinaria:
la proposta di modifica di un Trattato può partire da Stati UE, Commissione o
Parlamento, e va diretta al Consiglio Europeo. Quindi va messa assieme una
Convenzione europea dove vanno coinvolti: i rappresentanti di tutti i governi,
con i rappresentanti dei Parlamenti nazionali, con la Commissione, e col
Parlamento UE. Poi si indice una Conferenza dei governi europei che deciderà
sulle proposte di cambiamento del Trattato in questione. Se fallisce la
Convenzione, fallisce tutta la procedura. Alla fine il tutto torna poi ai
Parlamenti nazionali che dovranno votare un sì o no, ma basta il veto di
uno solo per bloccare tutto.
La
Procedura Semplificata: la proposta di modifica di un Trattato può partire da Stati UE,
Commissione o Parlamento, e va diretta al Consiglio Europeo. Consiglio Europeo
e Consiglio dei Ministri si consultano con la Commissione, con la Banca
Centrale Europea e col Parlamento UE, ma non c’è nulla di vincolante da parte
di quest’ultimo. Poi Il Consiglio approva la modifica, ma di nuovo si deve
tornare a ogni singolo Stato membro per un sì o no, ma basta il veto di
uno solo per bloccare tutto.
La
Procedura Passerelle.
E’ una specie di scorciatoia super tecnica nella modifica di un Trattato. Per
esempio, essa permette al Consiglio Europeo di autorizzare il Consiglio dei
Ministri a ignorare i Trattati modificando la maggioranza di voto che gli è
richiesta per certe decisioni (da unanimità a maggioranza qualificata). Oppure
lo autorizza a cambiare il modo di legiferare in UE da ‘speciale’ a ‘ordinario’
anche quando i Trattati avrebbero imposto la modalità ‘speciale’. Però per
adottare la scorciatoia Passerelle, il Consiglio Europeo deve raggiungere voto
unanime. Ma come sempre si deve tornare a ogni singolo Stato membro per un sì o
no alla Passerelle, ma basta il veto di uno solo per bloccare tutto.
RIFLESSIONE....
Un parlamento i cui legislatori non possono fare le leggi, e i cui
legislatori devono lottare all’ultimo sangue se vogliono opporsi a potentissime
leggi fatte da gente che nessuno elegge è strumento
ingiusto, illegale, illiberale ed usurpativo dei diritti e dellle funzioni democratiche.
Votare per eleggere
un Parlamento Europeo così palesemente “fasullo” e men che mai
rappresentativo della volontà del popolo europeo è rendersi intenzionalmente
complici di una dittatura.
NOI NON CI
PRESTIAMO A SIMILI RAGGIRI.
giovedì 11 aprile 2019
Legittimo VOTO di PROTESTA elezioni europee 2019 di Orazio Fergnani
Legittimo VOTO di PROTESTA elezioni
europee 2019
Cominciando
da questi giorni del mese di marzo 2019 fino al momento della votazione per le
elezioni politiche europee vorremmo incontrarci con voi disinformati cittadini per
spiegarvi che cosa sia e cosa potrebbe rappresentare in queste ELEZIONI
POLITICHE europee questo “VOTO DI PROTESTA”.
Pochi ne
sono coscienti, ma il LEGITTIMO VOTO DI PROTESTA è voto concreto, effettivo,
e responsabile in quanto ufficialmente dichiarato poichè voto palese, addirittura
verbalizzato, al contrario del tradizionale voto assegnato segretamete incabina
elettorale.
A breve
organizzeremo a Roma, comuncandolo per tempo, una serie di incontri per
divulgare corretta informazione e per ampliare la platea di coloro che vogliono
emanciparsi dalla schiavitù della
disinformazione. Per farlo abbiamo bisogno dell’ aiuto e della prtecipazione
attiva di tutti per poter mettere al corrente e “convertire” quanti più
italiani possibile.
Vi
preghiamo di far girare i nostri PDF, i nostri VIDEO (su Youtube
AlbaMediterranea) ed invitiamo chi vuole saperne di più ad iscriversi ad
AlbaMediterranea e alle nostre chat di Whatsapp o di Telegram ai gruppi “VOTO
DI PROTESTA”, oppure “LEGITTIMO VOTO DI PROTESTA”.
Manca poco a
maggio ed occorre finalizzare ed ottimizzare ogni tipo di comunicazione... è
gradito il contributo di tutti. ... in collaborazioni, in adesioni, in
contributi di contatti o anche mai abbastanza apprezzato sostegno economico. Ogni
manifestazione di partecipazione alla lotta di emancipazione dall’oscurità
informativa è bene accetta ed altrettanto coscienziosamente utilizzata.
Molti di
noi sono piuttosto impegnati per le loro attività lavorative e quindi un po’
limitati nella loro azione, ma Giorgio Vitali ed io ... ed altri, però essendo
pensionati, abbiamo molto più ampia disponibilità di tempo ... Per cui .... chi
fosse interessato a saperne di più in merito al LEGITTIMO VOTO DI PROTESTA
può contattarci, noi siamo a disposizione gratuitamente per incontri nei
dintorni di Roma..... Per altre località
sempre la massima disponibilità ma siamo costretti a chiedervi un contributo
per il rimborso spese
Aderire al
legittimo voto di protesta è gratuito, per sostenerci però sarebbe utile versare
un contributo dell’entità che preferite, poi.... ancora meglio,... se volete iscrivervi ad
AlbaMediterranea il costo dell’iscrizione annuale è di 50 ( cinquanta € ), versamento
che da diritto alla spedizione di una CHIAVETTA USB da 64 Gb (VALORE
COMMERCIALE 40 €) contenente i files di numerosi testi di controinformazione fra
cui i miei libri : “Arma Letale ... ovvero ... Cambiale Sociale”, “Sopra la
Banca, come sotto la Banca la Cupola prospera e lo Schiavo arranca”... ed altri
, etc., compendi essenziali per comprendere la corrotta e decadente realtà
socio-economica attuale.
Chi non
volesse (o potesse) per qualunque ragione sostenerci con questa cifra, potrà
comunque aiutarci inviando un bonifico di qualunque importo.
Per
finanziamenti uguali o superiori a 15 € (quindici) spediremo comunque un CD-ROM
contenente gli stessi testi delle chiavette USB.
Il numero IBAN
della Carta Postepay Evolution su cui effettuare i bonifici è :
IT7610760105138298636598644
Oppure su
conto Postepay codice IBAN :
IT79F0760103200001024191015
Per
ULTERIORI INFO contattateci ai seguenti
numeri di cellulari :
Orazio
Fergnani : 3911420055;
Domenico
Sancamillo : 3291710731;
Giorgio
Vitali393 6542426
E-MAIL : oraziofergnani@tiscali.it
LA DITTATURA DELL’UNIONE EUROPEA di Orazio Fergnani
LA
DITTATURA DELL’UNIONE EUROPEA
La grande
finanza internazionale attraverso i vari trattati intereuropei sottoscritti da
governi compiacenti a partire dal trattato di Maastricht fino all’ obbligo del
”pareggio di bilancio” con la metodica approvazione di successive castranti
leggi.... hanno sminuito, annichilito... il potere dei parlamenti nazionali.
Se il
potere ultimo non è più nelle mani del popolo, la democrazia diventa
contestualmente dittadura.
Nell’unione
europea il potere, da tempo, non è più nelle mani dei cittadini, del popolo;
infatti fin dalla sua nascita l’Europa e le sue istituzioni sono nelle mani
della grande finanza internazionale.
Vedi
statuto B.C.E.
Per di più
le leggi elettorali emanate negli ultimi anni permettono soltanto la candidabilità
di personaggi collusi, o comunque confacenti al potere finanziario
sovranazionale.
Ma per
capire bene il ruolo e le posizioni ...
Il potere
esecutivo lo detiene la presidenza del consiglio dei ministri europea, che è
composta dal plenum dei presidenti dei 28 consigli dei ministri nazionali
aderenti, eletti da parlamenti nazionali a candidature blindate.....
E QUANDO
OCCORRE SI NOMINA UN “TECNICO” SENZA NEPPURE PASSARE ATTRAVERSO ELEZIONI (Vedi
Mario Monti ed altri)....
E mediante
la creazione della B.C.E. che controlla l’emissione monetaria degli Stati
aderenti all’euro hanno ottenuto il pieno controllo dell’economia,
dell’industria, del commercio, dei consumi, dell’impresa e dell’ intera
società.....
Unico
“contentino” riservato al “potere” di decisione dei cittadini è l’elezione del
parlamento europeo.... che però ha l’unica finzione di consultazione,
dibattito, approvazione, o al limite rinvio e ritrattazione... SPICCIOLI....
Ed infatti
al secondo passaggio il parlamento è obbligato ad approvare.
Questa è
democrazia????
Queste
elezioni sono una truffa, un raggiro, una ulteriore beffa, una facciata per i
creduloni, invece il potere legislativo è SALDAMENTE nelle mani della
commissione europea (l’hanno chiamata “proposizione”) la loro volontà...
DECISIONE CHE I SOLITI NOTI PASSANO AL PARLAMENTO PER LA SOLA RATIFICA.
Non
accettare il loro gioco!
Rifiuta la
farsa del voto...
Esprimi la
tua disapprovazione col voto di protesta
Per
maggiori conferme leggere il testo unico istituzione unione europea
dall’articolo 15 al 19.... e tutto sarà più chiaro... Lampante!
LEGGI ARTT.
DAL 15 AL 19...
https://eur-lex.europa.eu/resource.html?uri=cellar:2bf140bf-a3f8-4ab2-b506-fd71826e6da6.0017.02/DOC_1&format=PDF
VOTO DI PROTESTA ... PROCLAMA E FASI ELETTORALI di Orazio Fergnani
VOTO DI PROTESTA PROCLAMA E FASI PROCEDURALI
AlbaMediterranea
e The Walk of Change
hanno deciso di agire secondo il vademecum di seguito meglio esplicitato... e per ora ci atterremo
a questa linea di condotta.. l'apparentamento, il connubio, il consorzio, il
condominio, la compenetrazione, la sopportazione della connivenza con i
"meno peggio"... che ha contraddistinto gran parte dell'elettorato
italiano in questi ultimi decenni è arrivato al capolinea... e vi possiamo
garantire... che dall'interno del palazzo, come alcuni si ostinano a
sostenere, non è mai cambiato un .......
accidenti...che non fosse confacente al volere del “Potere”... ... Cominciamo a
mettere a frutto le conoscenze della storia e politica alternativa che abbiamo
estratto e surrogato negli anni....
Basta coi compromessi e con le
cessioni di benevolenza...
I tempi cominciano ad essere
ricettivi alle nuove verità di cui noi siamo portatori...
Ecco il filo conduttore che ci deve
guidare...
La decisione strategica di AlbaMediterranea
e The Walk of Change è stata presa qualche tempo fa ed è un
processo a lungo termine.. In questa tornata elettorale la nostra azione si
esplicherà nella contestazione della "protesta" della non
rappresentatività delle liste, dei candidati, dei programmi, dei partiti politici
non indicativi della volontà popolare... Meno che mai della nostra personale.
L'unica,
vera, ineludibile proposta politica da condividere e votare può essere solo
quella che preveda la nazionalizzazione della banca centrale e la conseguente
emissione di Titoli di Stato esenti da debito... Questo Albamediterranea e
The Walk of Change faranno.... E quindi per intanto contesteremo queste
elezioni nel modo che è qui di seguito descritto.
Ecco alcuni
semplici moduli da compilare e passi da adottare alle PROSSIME ELEZIONI EUROPEE
2019 in sede elettorale per RICONQUISTARE la TUA CONSAPEVOLEZZA di CITTADINO.
Come specificato in vari articoli già esistenti e risalenti al lontano 1957 (Artt. 44, comma
Come specificato in vari articoli già esistenti e risalenti al lontano 1957 (Artt. 44, comma
4; 68,
comma 7; 74, comma 2; 79, comma 2; 87, comma 1; e 104, comma 5 del Testo Unico
Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n 361 e successive modifiche) si può esercitare il proprio
diritto di voto senza effettuare di fatto e realmente l'usuale votazione.
Questo sarà il PRIMO ATTO ed il più semplice per riappropriarci della NOSTRA SOVRANITÀ di cittadini, accompagnata da una “DICHIARAZIONE UFFICIALE DI DISOBBEDIENZA CIVILE” e contestale assunzione di responsabilità..
Ecco alcune indicazioni per far sì che il vostro voto sia ritenuto valido e non sussistano vizi di forma.
Il rifiuto della scheda non trova una specifica disciplina normativa ma non può per questo motivo ritenersi vietato; l’elettore, infatti, può legittimamente richiedere specificamente, dichiarando al presidente del seggio elettorale, di voler “ESEGUIRE UN VOTO DI PROTESTA”.
Per farlo, può dichiarare di volersi rifiutare di siglare una preferenza sulla fatidica scheda elettorale.
Al riguardo, si ritiene che, in tali evenienze, il presidente del seggio, al fine di non rallentare il regolare svolgimento delle operazioni, possa prendere a verbale la protesta dell’elettore e il suo rifiuto di compilare la scheda, purchè la verbalizzazione sia fatta in maniera sintetica e veloce, con l’annotazione nel verbale stesso, delle generalità dell’elettore, del motivo del reclamo o della protesta, allegando anche gli eventuali scritti che l’elettore medesimo ritenesse di voler consegnare al seggio.
Qui di seguito si riportano le istruzioni per la verbalizzazione di protesta e/o reclamo elettorale a fronte della Circolare del Ministero Interno n.23 /2015 – Roma, 22 maggio 2015 e Circolare n. 30 / 2016 – Roma, 27 maggio 2016, comma “h”.
FASI PROCEDURALI:
Questo sarà il PRIMO ATTO ed il più semplice per riappropriarci della NOSTRA SOVRANITÀ di cittadini, accompagnata da una “DICHIARAZIONE UFFICIALE DI DISOBBEDIENZA CIVILE” e contestale assunzione di responsabilità..
Ecco alcune indicazioni per far sì che il vostro voto sia ritenuto valido e non sussistano vizi di forma.
Il rifiuto della scheda non trova una specifica disciplina normativa ma non può per questo motivo ritenersi vietato; l’elettore, infatti, può legittimamente richiedere specificamente, dichiarando al presidente del seggio elettorale, di voler “ESEGUIRE UN VOTO DI PROTESTA”.
Per farlo, può dichiarare di volersi rifiutare di siglare una preferenza sulla fatidica scheda elettorale.
Al riguardo, si ritiene che, in tali evenienze, il presidente del seggio, al fine di non rallentare il regolare svolgimento delle operazioni, possa prendere a verbale la protesta dell’elettore e il suo rifiuto di compilare la scheda, purchè la verbalizzazione sia fatta in maniera sintetica e veloce, con l’annotazione nel verbale stesso, delle generalità dell’elettore, del motivo del reclamo o della protesta, allegando anche gli eventuali scritti che l’elettore medesimo ritenesse di voler consegnare al seggio.
Qui di seguito si riportano le istruzioni per la verbalizzazione di protesta e/o reclamo elettorale a fronte della Circolare del Ministero Interno n.23 /2015 – Roma, 22 maggio 2015 e Circolare n. 30 / 2016 – Roma, 27 maggio 2016, comma “h”.
FASI PROCEDURALI:
1) Presentarsi al seggio individualmente.
2) Portare con sé, il documento d'identità e la Tessera Elettorale, una breve dichiarazione scritta con il contenuto della propria protesta (mod.1) in 5 (cinque) copie e/o reclamo (mod.2) in 5 (cinque) copie , da usare soltanto all'occorrenza.
3) Registrarsi al Seggio.
4) Far timbrare la Tessera Elettorale prima di ricevere la scheda, come previsto dall'art.12, comma 1 del D.P.R. 8 settembre 2000, n.299.
5) Solo nel momento in cui uno degli scrutatori vi tenderà la scheda elettorale e la matita per siglarla,, DICHIARARE che si intende esercitare il “diritto-dovere di voto”, ma di “non sentirsi rappresentati da alcuna delle liste e persone candidate.
6) Non accennare IL GESTO di entrare e MAI AVVICINARSI alla cabina per il voto segreto.
7) Dichiarare di voler esercitare il diritto di verbalizzare una “protesta” (ed eventuale successivo) “reclamo” come stabilito dagli articoli di Legge (Artt. 44, comma 4; 68, comma 7; 74, comma 2; 79 , comma 2; 87, comma 1; e 104, comma 5 del Testo Unico Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n 361 e successive modifiche).
8) Consegnare il proprio scritto di protesta perché venga inserito nel
registro dei Verbali (mod.1) in 5 (cinque) copie di cui una vi deve essere restituita timbrata per
ricevuta. (vedi sotto gli allegati DISPONIBILI).
9) Precisare che si intende essere registrati come “elettori adempienti il diritto- dovere di voto”, e che si richiede in forma scritta, una nota che reciti testuali parole: IL SIGNOR (Nome e Cognome) ha presentato un verbale di protesta nei riquadri e colonne della Lista Sezionale e nel Registro per l’Annotazione del Numero delle Tessere, (già’ previsti anche dalla Circolare n.23 /22 maggio 2015)
9) Precisare che si intende essere registrati come “elettori adempienti il diritto- dovere di voto”, e che si richiede in forma scritta, una nota che reciti testuali parole: IL SIGNOR (Nome e Cognome) ha presentato un verbale di protesta nei riquadri e colonne della Lista Sezionale e nel Registro per l’Annotazione del Numero delle Tessere, (già’ previsti anche dalla Circolare n.23 /22 maggio 2015)
10) Non accettate e soprattutto non controfirmate che in tali riquadri e colonne venga riportata la dicitura "Non Votante" (suggerita solo come esempio dalla Circolare sopracitata ma, SOTTOLINEATE IL FATTO che vi siete presentati li per “compiere ed esercitare il vostro diritto/dovere di Elettori”, e intendete QUINDI ESEGUIRLO secondo quanto la Legge prevede e consente.
11) Chiarite che NON VI RIFIUTATE DI VOTARE, ma che NON VOLETE VOTARE I CANDIDATI PROPOSTI e, pertanto, vi avvalete della verbalizzazione di una protesta, che a tutti gli effetti di legge vi qualifica come partecipanti alle Elezioni. (FATTO RILEVANTISSIMO!!)
12) La vostra perciò “non è una astensione”, il cui verbale tra l'altro non è previsto dalla Legge, ma “un voto politico a tutti gli effetti”, che non trova però riscontro nel panorama dei partiti o Movimenti italiani candidati, oggetto appunto della protesta.
13) Se la procedura non incontra ostacoli, ritirate la tessera, i vostri documenti e uscite dal seggio tranquillamente con la soddisfazione di non essere complici di questo sistema/regime.
14) Se il protocollo, così come riportato, verrà eseguito nella maniera dovuta da ogni partecipante a questa ATIPICA FORMA DI PROTESTA, avremo scritto una pagina importantissima della STORIA ITALIANA.
15) Se invece, da parte del Presidente, Segretario, o di chi per esso, vi vengono frapposte difficoltà, o vi viene rifiutato il timbro sulla Tessera Elettorale, non reagite in alcun modo, non mettetevi a discutere, anche se provocati dal personale di Seggio.….
16) Richiedere invece L’INTERVENTO DEL PUBBLICO UFFICIALE PRESENTE AL SEGGIO E PREPOSTO PER LA SICUREZZA (CARABINIERE o FINANZIERE, O ALTRO) che dovrà verbalizzare la chiara e decisa volontà del Segretario del Seggio e/o del Presidente di inadempienza dell'obbligo dell'atto di Protesta, diventandone garante rispetto alle parti.
17) Quindi … alla presenza della “forza pubblica” o meno...il Presidente del Seggio... in base al dettato della Circolare ministeriale 1° Marzo 1897, n. 17100-2 ( c.d. circolare Astengo ) Art. 1 – “Ogni atto che perviene all’ufficio o ne parte deve essere assegnato a una categoria di archivio registrato nel protocollo. “… e dall'articolo 53, comma 5 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 “Sono oggetto di registrazione obbligatoria i documenti ricevuti e spediti dall'amministrazione e tutti i documenti informatici. “, nonché dall'articolo 18-bis della Legge 241/90, introdotto dal D.Lgs 126/2016.
18) Presentate
quindi il reclamo in 5 (cinque) copie, ne depositate quattro ed una
la ritirate timbrata per “ricevuta. Se il modulo del reclamo viene
accettato la procedura è completata ed è possibile ritirare i propri documenti
ed uscire.
19) Se invece pure in questo caso il
modulo di reclamo viene rifiutato, a questo punto esprimete, con voce chiara ed
udibile al Segretario del Seggio, (E NON al Presidente del Seggio), che andrete
immediatamente a consegnare la vostra querela per attentato contro i diritti
politici del cittadino (art.294 c.p.); Abuso d’ufficio (art.323 c.p.);
Omissioni d’atti d’ufficio (art.328 c.p.); (eventuale) Falsità ideologica
commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art.479 c.p.); (ed altro)... all'Ufficiale Giudiziario più
vicino, al quale consegnerete anche il RECLAMO specificando le procedure
adottate nei vostri confronti in qualità di elettore, quindi ritirate i vostri
documenti e uscite con calma dal Seggio.
20) Infine, se volete procedere al deposito
della querela contro il Segretario e Presidente del seggio (ed eventuali altri)
… potete andare subito, o anche fino a 90 giorni dal momento del fatto… e
depositando il modulo della querela (in tre copie – di cui una in ricevuta),
allegherete anche il modello di protesta e di reclamo (entrambi in tre copie,
di cui una di ciascuna per ricevuta.
Occorre ricordare che la corretta
gestione dei verbali è competenza specifica del Segretario del Seggio, ed è lui
che risponde in primis alla legge, e non il Presidente del seggio.
PERCHE' IL LEGITTIMO VOTO DI PROTESTA IN QUESTO CONTESTO EUROPEO.di Orazio Fergnani
PERCHE' IL LEGITTIMO VOTO DI
PROTESTA IN QUESTO CONTESTO EUROPEO.
Quando vi renderete conto che tutti i partiti “ufficiali” vi
mentono metodicamente ... infatti non ce n’è uno che proponga al primo posto
del proprio programma l’Uscita dall’Unione Europea, l’Uscita dalla
B.C.E., la Nazionalizzazione della Banca d'Italia, l'Emissione
dei Biglietti di Stato, la Confisca dei beni della Chiesa di Roma etc.,
etc.,...... Tutti fatti che sono all’origine
e causa di tutti i mali sociali, politici, morali, etc., etc., che affliggono
le società moderne....
Forse allora capirete che l'unica manifestazione della
propria volontà elettorale e consapevole scelta di mettere nome e cognome in
una lista pubblica di raccolta dei disobbedienti civili in cui si afferma di disconoscere
a) le elezioni; b) la legge elettorale; c) il Parlamento; d) il Governo; e)
l’Unione Europea.. f) e un Presidente della Repubblica, che dopo essere stato
Consigliere di Corte Costituzionale e aver dichiarato incostituzionali
gli ultimi Parlamenti e Consigli dei ministri a partire dal 21/12/ 2005.....
questo consigliere della Corte Costituzionale viene eletto Presidente della
Repubblica da quegli stessi che costui (Sergio Mattarella) dichiarava essere
illegali ed usurpatori occupanti delle istituzioni di Stato.
Da domandarsi (fra molte altre ovvie domande)... come mai al
recente Referendum a proposito della modifica della Costituzione il Popolo collettivamente
sia insorto... e in analoga situazione in merito all'abusiva approvazione della
nuova leggere elettorale (Rosatellum).... non abbia battuto ciglio...
Quindi quale migliore occasione di evidenziarsi e di mettere
nome e cognome e dichiarare pubblicamente il senso di schifo che attanaglia
qualunque onesto cittadino??...
Questa è una falla nel sistema "democratico",
potrebbe essere una delle ultime occasioni per farlo...
A proposito
di informazione, non mi ricordo di aver mai letto su un giornale e/o mai
sentito in nessuna radio o tribuna elettorale/politica spiegare le regole
minime e le varie modalita’ di votazione....
Non una
sola riga, non una sola parola, su un momento così importante nell’esplicare
una delle funzioni piu’ importanti di
“cittadinanza atttiva”. Uno dei pochi momenti della vita di un cittadino in cui
ha, o meglio, dovrebbe avere in mano le sorti del suo destino e di quello della
Nazione...
In questa
vicenda è chiarissima l’intenzionalità di mantenere i cittadini nella più perfida,
perfetta e profonda ignoranza in modo da poter permettere alle varie forme di
potere di maramaldeggiare impunemente. Esattamente, ad esempio, come nella
gestione del denaro, dove la popolazione è lasciata marcire nella più profonda
e incrostata ignoranza.
Noi però
oggi sovvertiamo questo ordine incancrenito e muro di silenzio omertorso
facendovi regalo di questa specifica conoscenza e consapevolezza.... tanto da
potervi contrapporre alla consuetudine di regime proponendo voi stessi
addirittura una nuova (seppure da noi rispolverata) modalità elettorale del
tutto finora ignota, tuttavia valida e legittima,... senza neppure pretendere
noi nulla in cambio...
PENSATE
PURE DI NOI QUELLO CHE VOLETE... MA NOI CI CREDIAMO, LO VOGLIAMO ..... e... SOPRATTUTTO LO
FACCIAMO... LO ABBIAMO GIÀ FATTO IL 4 MARZO 2018 QUANDO ABBIAMO OTTENUTO CIRCA
700.000 (SETTECENTOMILA) VOTI DI PROTESTA... E SPERIAMO DI OTTENERNE ANCOR DI
PIÙ ALLE PROSSIME ELEZIONI EUROPEE.
Occorre ribadire che il, voto di protesta è un voto a tutti
li effetti E NON E' NULLO, (semmai NON ELETTIVO), esattamente ciò che
vogliamo... e il fatto che non concorre ad eleggere non implica che sia
conseguentemente nullo) in ogni caso potenziale ed effettivo “veicolo” comunicativo per esprimere più
concetti e “valenze” contemporaneamente...
Inoltre occorre rilevare che :
A) Non potrebbe esserci dimostrazione più eclatante di così per
dimostrare di esser andati a votare visto che si viene addirittura
verbalizzati...il che è un palese ed esplicito riconoscimento di VOTO ..
B) Viene verbalizzato il fatto di aver espresso una palese, chiara e
decisa presa di posizione ed opposizione anche giudiziaria in merito alle
elezioni ....
C) I voti di protesta poi vengono raccolti in un elenco ufficiale ...
D) Che viene depositato presso la segreteria elettorale del comune, la
segreteria della prefettura e della segreteria della camera....
E) Questo elenco e' pubblico..... VISIBILE A CHIUNQUE A SEMPLICE
RICHIESTA.
F) Se IL VOTO DI PROTESTA fosse un voto nullo sarebbe inserito nel
fascicolo dei voti nulli e del tutto dimenticato ed escluso da successive
considerazioni... ed invece viene mantenuto ed archiviato in verbali, registri, elenchi (anche a futura
memoria)... significherà qualcosa?... chi può giuridicamente sostenere che
questo voto sia nullo??...
G) SEMMAI E’ un voto “NON ELETTIVO” ...ed infatti noi di
AlbaMediterranea intenzionalmente ci rifiutiamo di votare degli abusivi,
illegali, incostituzionali usurpatori.
Il rifiuto della scheda come fase del VOTO DI PROTESTA...
inoppugnabilmente perde la funzione di strumento atto alla elegibilità dei
candidati o del partito... ma mantiene inalterata tutta la sua valenza di voto
espresso ... anzi .... addirittura rafforzata dal fatto di essere diventato
voto palese ed identificato attraverso la verbalizzazione e il deposito del
documento di protesta e l’inserimento nell’elenco pubblico esposto nei COMUNI,
NELLE PREFETTURE E ALLA SEGRETERIA GENERALE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI ...
H) Ed
inoltre in queste circostanze tu voti secondo il volere e le regole stabilite
da un parlamento illegale ed incostituzionale, che ha eletto un presidente
della repubblica incostituzionale, che ha “nominato” vari governi
incostituzionali ed illegittimi che hanno emesso e ratificato folli leggi
contro l’interesse del popolo italiano come le leggi sull’immigrazione, sul job
act, sui vaccini, sul MES, etc., etc., etc., e quindi votandoli si riconoscerebbe la
legalita ed autorevolezza di costoro, così legittimandoli.
Quindi
apponendo il voto di protesta si otterrà .... :
A) in
primis di dimostrare che il VOTO DI PROTESTA è un concreto strumento di
contestazione al regime atttuale;
B) che
immediatamente dopo le elezioni saranno DISPONIBILI gli elenchi dei
coraggiosi che avranno effettuato il voto di protesta e ci “POTREMO CONTARE”
.... e “CI CONTEREMO”;
C) di unire
in una prima lotta contro il regime tutti questi reali oppositori facendo
resistenza e continua DISOBBEDIENZA CIVILE sotto varie formule e
modalità, alcune già predisposte;
D) sulla
base degli elenchi pubblici (si invita a mettere sulla scheda di voto il numero di cellulare ed
indirizzo email) entreremo in contatto tra di noi e potremo
contattarci e conoscerci e valuteremo assieme, se, sulla base dei punti
sintetizzati da AlbaMediterranea a seguito di decenni di esperienza di
controinformazione, sarà possibile creare un partito di gente coraggiosa e
decisa a percorrere strade innovative, evolutive e sostitutive del consumismo postcapitalistico
attuale in risposta della quarta rivolizione industriale imposta unilateralmente dalla
finanza mondialista.
Spero di
avere chiarito almeno qualche aspetto del progetto.(vedi su www.albamediterranea.com
).
N.B.
LEGGITTIMO VOTO DI PROTESTA come previsto dall'art. 104, comma 5 del T.U.
elettorale D.P.R. 361/57 (ed altro, e successive).
lunedì 8 aprile 2019
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