VOTO DI PROTESTA PROCLAMA E FASI PROCEDURALI
AlbaMediterranea
e The Walk of Change
hanno deciso di agire secondo il vademecum di seguito meglio esplicitato... e per ora ci atterremo
a questa linea di condotta.. l'apparentamento, il connubio, il consorzio, il
condominio, la compenetrazione, la sopportazione della connivenza con i
"meno peggio"... che ha contraddistinto gran parte dell'elettorato
italiano in questi ultimi decenni è arrivato al capolinea... e vi possiamo
garantire... che dall'interno del palazzo, come alcuni si ostinano a
sostenere, non è mai cambiato un .......
accidenti...che non fosse confacente al volere del “Potere”... ... Cominciamo a
mettere a frutto le conoscenze della storia e politica alternativa che abbiamo
estratto e surrogato negli anni....
Basta coi compromessi e con le
cessioni di benevolenza...
I tempi cominciano ad essere
ricettivi alle nuove verità di cui noi siamo portatori...
Ecco il filo conduttore che ci deve
guidare...
La decisione strategica di AlbaMediterranea
e The Walk of Change è stata presa qualche tempo fa ed è un
processo a lungo termine.. In questa tornata elettorale la nostra azione si
esplicherà nella contestazione della "protesta" della non
rappresentatività delle liste, dei candidati, dei programmi, dei partiti politici
non indicativi della volontà popolare... Meno che mai della nostra personale.
L'unica,
vera, ineludibile proposta politica da condividere e votare può essere solo
quella che preveda la nazionalizzazione della banca centrale e la conseguente
emissione di Titoli di Stato esenti da debito... Questo Albamediterranea e
The Walk of Change faranno.... E quindi per intanto contesteremo queste
elezioni nel modo che è qui di seguito descritto.
Ecco alcuni
semplici moduli da compilare e passi da adottare alle PROSSIME ELEZIONI EUROPEE
2019 in sede elettorale per RICONQUISTARE la TUA CONSAPEVOLEZZA di CITTADINO.
Come specificato in vari articoli già esistenti e risalenti al lontano 1957 (Artt. 44, comma
Come specificato in vari articoli già esistenti e risalenti al lontano 1957 (Artt. 44, comma
4; 68,
comma 7; 74, comma 2; 79, comma 2; 87, comma 1; e 104, comma 5 del Testo Unico
Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n 361 e successive modifiche) si può esercitare il proprio
diritto di voto senza effettuare di fatto e realmente l'usuale votazione.
Questo sarà il PRIMO ATTO ed il più semplice per riappropriarci della NOSTRA SOVRANITÀ di cittadini, accompagnata da una “DICHIARAZIONE UFFICIALE DI DISOBBEDIENZA CIVILE” e contestale assunzione di responsabilità..
Ecco alcune indicazioni per far sì che il vostro voto sia ritenuto valido e non sussistano vizi di forma.
Il rifiuto della scheda non trova una specifica disciplina normativa ma non può per questo motivo ritenersi vietato; l’elettore, infatti, può legittimamente richiedere specificamente, dichiarando al presidente del seggio elettorale, di voler “ESEGUIRE UN VOTO DI PROTESTA”.
Per farlo, può dichiarare di volersi rifiutare di siglare una preferenza sulla fatidica scheda elettorale.
Al riguardo, si ritiene che, in tali evenienze, il presidente del seggio, al fine di non rallentare il regolare svolgimento delle operazioni, possa prendere a verbale la protesta dell’elettore e il suo rifiuto di compilare la scheda, purchè la verbalizzazione sia fatta in maniera sintetica e veloce, con l’annotazione nel verbale stesso, delle generalità dell’elettore, del motivo del reclamo o della protesta, allegando anche gli eventuali scritti che l’elettore medesimo ritenesse di voler consegnare al seggio.
Qui di seguito si riportano le istruzioni per la verbalizzazione di protesta e/o reclamo elettorale a fronte della Circolare del Ministero Interno n.23 /2015 – Roma, 22 maggio 2015 e Circolare n. 30 / 2016 – Roma, 27 maggio 2016, comma “h”.
FASI PROCEDURALI:
Questo sarà il PRIMO ATTO ed il più semplice per riappropriarci della NOSTRA SOVRANITÀ di cittadini, accompagnata da una “DICHIARAZIONE UFFICIALE DI DISOBBEDIENZA CIVILE” e contestale assunzione di responsabilità..
Ecco alcune indicazioni per far sì che il vostro voto sia ritenuto valido e non sussistano vizi di forma.
Il rifiuto della scheda non trova una specifica disciplina normativa ma non può per questo motivo ritenersi vietato; l’elettore, infatti, può legittimamente richiedere specificamente, dichiarando al presidente del seggio elettorale, di voler “ESEGUIRE UN VOTO DI PROTESTA”.
Per farlo, può dichiarare di volersi rifiutare di siglare una preferenza sulla fatidica scheda elettorale.
Al riguardo, si ritiene che, in tali evenienze, il presidente del seggio, al fine di non rallentare il regolare svolgimento delle operazioni, possa prendere a verbale la protesta dell’elettore e il suo rifiuto di compilare la scheda, purchè la verbalizzazione sia fatta in maniera sintetica e veloce, con l’annotazione nel verbale stesso, delle generalità dell’elettore, del motivo del reclamo o della protesta, allegando anche gli eventuali scritti che l’elettore medesimo ritenesse di voler consegnare al seggio.
Qui di seguito si riportano le istruzioni per la verbalizzazione di protesta e/o reclamo elettorale a fronte della Circolare del Ministero Interno n.23 /2015 – Roma, 22 maggio 2015 e Circolare n. 30 / 2016 – Roma, 27 maggio 2016, comma “h”.
FASI PROCEDURALI:
1) Presentarsi al seggio individualmente.
2) Portare con sé, il documento d'identità e la Tessera Elettorale, una breve dichiarazione scritta con il contenuto della propria protesta (mod.1) in 5 (cinque) copie e/o reclamo (mod.2) in 5 (cinque) copie , da usare soltanto all'occorrenza.
3) Registrarsi al Seggio.
4) Far timbrare la Tessera Elettorale prima di ricevere la scheda, come previsto dall'art.12, comma 1 del D.P.R. 8 settembre 2000, n.299.
5) Solo nel momento in cui uno degli scrutatori vi tenderà la scheda elettorale e la matita per siglarla,, DICHIARARE che si intende esercitare il “diritto-dovere di voto”, ma di “non sentirsi rappresentati da alcuna delle liste e persone candidate.
6) Non accennare IL GESTO di entrare e MAI AVVICINARSI alla cabina per il voto segreto.
7) Dichiarare di voler esercitare il diritto di verbalizzare una “protesta” (ed eventuale successivo) “reclamo” come stabilito dagli articoli di Legge (Artt. 44, comma 4; 68, comma 7; 74, comma 2; 79 , comma 2; 87, comma 1; e 104, comma 5 del Testo Unico Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n 361 e successive modifiche).
8) Consegnare il proprio scritto di protesta perché venga inserito nel
registro dei Verbali (mod.1) in 5 (cinque) copie di cui una vi deve essere restituita timbrata per
ricevuta. (vedi sotto gli allegati DISPONIBILI).
9) Precisare che si intende essere registrati come “elettori adempienti il diritto- dovere di voto”, e che si richiede in forma scritta, una nota che reciti testuali parole: IL SIGNOR (Nome e Cognome) ha presentato un verbale di protesta nei riquadri e colonne della Lista Sezionale e nel Registro per l’Annotazione del Numero delle Tessere, (già’ previsti anche dalla Circolare n.23 /22 maggio 2015)
9) Precisare che si intende essere registrati come “elettori adempienti il diritto- dovere di voto”, e che si richiede in forma scritta, una nota che reciti testuali parole: IL SIGNOR (Nome e Cognome) ha presentato un verbale di protesta nei riquadri e colonne della Lista Sezionale e nel Registro per l’Annotazione del Numero delle Tessere, (già’ previsti anche dalla Circolare n.23 /22 maggio 2015)
10) Non accettate e soprattutto non controfirmate che in tali riquadri e colonne venga riportata la dicitura "Non Votante" (suggerita solo come esempio dalla Circolare sopracitata ma, SOTTOLINEATE IL FATTO che vi siete presentati li per “compiere ed esercitare il vostro diritto/dovere di Elettori”, e intendete QUINDI ESEGUIRLO secondo quanto la Legge prevede e consente.
11) Chiarite che NON VI RIFIUTATE DI VOTARE, ma che NON VOLETE VOTARE I CANDIDATI PROPOSTI e, pertanto, vi avvalete della verbalizzazione di una protesta, che a tutti gli effetti di legge vi qualifica come partecipanti alle Elezioni. (FATTO RILEVANTISSIMO!!)
12) La vostra perciò “non è una astensione”, il cui verbale tra l'altro non è previsto dalla Legge, ma “un voto politico a tutti gli effetti”, che non trova però riscontro nel panorama dei partiti o Movimenti italiani candidati, oggetto appunto della protesta.
13) Se la procedura non incontra ostacoli, ritirate la tessera, i vostri documenti e uscite dal seggio tranquillamente con la soddisfazione di non essere complici di questo sistema/regime.
14) Se il protocollo, così come riportato, verrà eseguito nella maniera dovuta da ogni partecipante a questa ATIPICA FORMA DI PROTESTA, avremo scritto una pagina importantissima della STORIA ITALIANA.
15) Se invece, da parte del Presidente, Segretario, o di chi per esso, vi vengono frapposte difficoltà, o vi viene rifiutato il timbro sulla Tessera Elettorale, non reagite in alcun modo, non mettetevi a discutere, anche se provocati dal personale di Seggio.….
16) Richiedere invece L’INTERVENTO DEL PUBBLICO UFFICIALE PRESENTE AL SEGGIO E PREPOSTO PER LA SICUREZZA (CARABINIERE o FINANZIERE, O ALTRO) che dovrà verbalizzare la chiara e decisa volontà del Segretario del Seggio e/o del Presidente di inadempienza dell'obbligo dell'atto di Protesta, diventandone garante rispetto alle parti.
17) Quindi … alla presenza della “forza pubblica” o meno...il Presidente del Seggio... in base al dettato della Circolare ministeriale 1° Marzo 1897, n. 17100-2 ( c.d. circolare Astengo ) Art. 1 – “Ogni atto che perviene all’ufficio o ne parte deve essere assegnato a una categoria di archivio registrato nel protocollo. “… e dall'articolo 53, comma 5 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 “Sono oggetto di registrazione obbligatoria i documenti ricevuti e spediti dall'amministrazione e tutti i documenti informatici. “, nonché dall'articolo 18-bis della Legge 241/90, introdotto dal D.Lgs 126/2016.
18) Presentate
quindi il reclamo in 5 (cinque) copie, ne depositate quattro ed una
la ritirate timbrata per “ricevuta. Se il modulo del reclamo viene
accettato la procedura è completata ed è possibile ritirare i propri documenti
ed uscire.
19) Se invece pure in questo caso il
modulo di reclamo viene rifiutato, a questo punto esprimete, con voce chiara ed
udibile al Segretario del Seggio, (E NON al Presidente del Seggio), che andrete
immediatamente a consegnare la vostra querela per attentato contro i diritti
politici del cittadino (art.294 c.p.); Abuso d’ufficio (art.323 c.p.);
Omissioni d’atti d’ufficio (art.328 c.p.); (eventuale) Falsità ideologica
commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art.479 c.p.); (ed altro)... all'Ufficiale Giudiziario più
vicino, al quale consegnerete anche il RECLAMO specificando le procedure
adottate nei vostri confronti in qualità di elettore, quindi ritirate i vostri
documenti e uscite con calma dal Seggio.
20) Infine, se volete procedere al deposito
della querela contro il Segretario e Presidente del seggio (ed eventuali altri)
… potete andare subito, o anche fino a 90 giorni dal momento del fatto… e
depositando il modulo della querela (in tre copie – di cui una in ricevuta),
allegherete anche il modello di protesta e di reclamo (entrambi in tre copie,
di cui una di ciascuna per ricevuta.
Occorre ricordare che la corretta
gestione dei verbali è competenza specifica del Segretario del Seggio, ed è lui
che risponde in primis alla legge, e non il Presidente del seggio.
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