La furia “green” continua
Con l’installazione di 51 varchi elettronici, a Roma dal mese di novembre 2023 non potranno più circolare le autovetture diesel Euro 4, mentre dal prossimo anno subiranno la medesima limitazione le autovetture a benzina Euro 3, a cui seguiranno le autovetture Euro 5.
Dopo Milano anche Roma si allinea alla furia depauperizzante “green” e presto, siccome è nei piani, la stessa furia potrebbe colpire i principali comuni italiani.
Condividiamo e rilanciamo questo commento di Tommaso Moscardini in relazione alla decisione del sindaco di Roma di estendere la ZTL sia per estensione territoriale in città che per categoria inquinante
È partita l'installazione a Roma dei varchi che impediranno la circolazione degli euro4 e dal 2024 anche degli euro5 a gasolio, ovvero auto praticamente nuove che fino a pochi anni fa erano vendute come il non plus ultra del rispetto dell'ambiente. Il sindaco gualtieri imita e addirittura supera il suo omologo milanese facendo quello che riesce meglio alla lasinistra progressista: accanirsi contro le fasce più deboli della popolazione, quelle che già arrancano a causa delle politiche economiche più criminali della storia della repubblica, cacciare i poveri dai centri urbani e stiparli nelle estreme periferie sempre più degradate.
La libertà di spostamento deve essere consentita solo a chi ha un reddito tale da consentirgli di sostituire periodicamente l'auto con gli ultimi modelli. E la stessa cosa vale per le abitazioni con le ristrutturazioni "green".
Quello che chiamano progresso non è altro che la sottoproletarizzazione della classe media, l'annullamento di un secolo di ridistribuzione economica.
Il capitalismo non ha più bisogno di sedurre, convincere, per piazzare i suoi prodotti, semplicemente ti obbliga usando le leggi dello stato che è ormai di sua proprietà. Non puoi permetterteli? Finisci emarginato, scendi di classe sociale, perdi diritti.
La macelleria sociale avvenuta all'insegna della crisi economica, dell'ammodernamento, del pareggio di bilancio imposto dai bankster europei è niente in confronto a quello che faranno in nome del greenismo.
E soltanto dei mentecatti all'ultimo stadio non riuscirebbero a capire che creare obsolescenza programmata, rendere inservibili cose perfettamente funzionanti per costringerti a comprarne di nuove anch'esse ad orologeria è l'antitesi assoluta dell'ecologismo.
IO (Orazio fergnani) DEVO PERO' PRECISARE ALCUNI PUNTI ESSENZIALI ...
I GOVERNANTI A TUTTI I LIVELLI CHE OGGI SI DEFISCONO COMUNISTI SONO ESATTAMENRE TUTTI FOTOCOPIE DELLA LORO SEGRETARIA GENERALE …. CHE SAPPIAMO HA LA PROPRIA STILISTA PERSONALE,,,, QUESTO E' IL LORO LIVELLO....
Altri politici di ben altro spessore intellettuale e morale, qui di seguito descritti presero ben altre decisione in un momento di altrettanto grande emergenza. Il 22 novembre 1973, ultimo fra i paesi occidentali, il governo italiano presieduto da Mariano Rumor, in carica dal 7 luglio 1973 al 14 marzo 1974, e appoggiato da Democrazia cristiana, Partito socialista, Partito socialista democratico e Partito repubblicano, deliberò una serie di misure di contenimento forzato dei consumi per rispondere alla crisi internazionale di disponibilità di risorse energetiche, benché l’Italia non rientrasse tra i paesi colpiti dall’embargo dei paesi arabi. Nel dettaglio, il governo prese i dovuti provvedimenti:
Il divieto di circolazione ai mezzi motorizzati su tutte le strade pubbliche, urbane ed extraurbane, dalle ore 0 e sino alle ore 24 di tutti i giorni festivi (domeniche o infrasettimanali); multe da centomila lire a un milione per i contravventori e sequestro immediato del mezzo.
La misura fu estesa anche ai rappresentanti delle istituzioni, compreso il Presidente della Repubblica; le deroghe ammesse riguardarono gli automezzi di vigili del fuoco, corpi armati di polizia, medici, furgoni postali, mezzi per la distribuzione dei quotidiani, ministri del culto all’interno dei comuni di residenza, auto del corpo diplomatico.
Per gli spostamenti gli italiani potevano utilizzare treni, aerei, navi, taxi, nonché gli automezzi delle linee pubbliche o con licenza di servizio da noleggio. Il provvedimento riguardava anche imbarcazioni e aerei privati. Le misure entrarono in vigore dal 1 dicembre e durarono fino al 10 marzo del 1974, quando fu introdotta la circolazione a targhe alterne. Le restrizioni si conclusero a partire da domenica 2 giugno 1974 con deroghe in occasione di Pasqua e Pasquetta (14 e 15 aprile);
Appare chiaro che in quella situazione si governò il Paese ben più tenendo in considerazione i diritti dei cittadini ….. TUTTI ... tenendo in assoluta considerazione ed evidenza il dettato degli articoli costituzionali 1,3, 11, 13 16, 35, a tutela dei diritti costituzionali di equità, solidarietà, parità di trattamento, libertà fi circolazione, di impresa e quant'altro …
NESSUNO IN QUEI GIORNI POTEVA CIRCOLARE... NE' CH POSSEDEVA UN ROTTAME APPENA MARCIANTE … MA NEPPURE CHI POSSEDEVA L'ULTIMO MODELLO APPENA SFORNATO DALLA FABBRICA... O ELETTRICA (NON ERANO ANCORA IN COMMERCIO – NEPPURE PAGANO IL BOLLO)).
ALLORA DAVVERO SI POTEVA AFFERMARE “DURA LEX, SED LEX”....
QUESTI CIALTRONI, INCOMPETENTI, INCAPACI, ETC., ETC., ETC.,...NON SANNO NEPPURE COSA SIA UNO STATO, E IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE : RIPARTIZIONE DELLE COMPETENZE, RESPONSABILITA', SOCIALISMO, SOLIDARIETA', COMPARTECIPAZIONE... ETC., ETC., ETC....
QUESTI, COME AFFERMAVA ROBESPIERRE... SEMPLICEMENTE VANNO SCALZATI DAI LORO SCRANNI …. LA LORO DIMENSIONE E' CHIARA ED ABBONDANTEMENTE DIMOSTRATA
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