AMBIGUITÀ,
RAGGIRO, INFONDATEZZA GIURIDICA … E NON SOLO …DELLA MONETA
ELETTRONICA
Di
Orazio Fergnani
Uno
degli strumenti di ultima generazione utilizzato per controllare,
studiare ed eventualmente poi intervenire e condurre gli individui
nelle loro decisioni ed azioni è la cosiddetta carta
di “credito” elettronica…....
Una tecnologia come mezzo di controllo sociale per imporre, attraverso una continua induzione di paure ed ansie, moduli di pensiero e comportamenti umani totalmente spersonalizzati, asserviti e ideologizzati. Obbiettivo finale: annichilire qualsiasi sentire, agire e pensare che possa essere veramente alternativo e concorrente. In sintesi, annichilire la personalità e la libertà.
Questo
è il pericolo su cui ci ammonisce il famoso e stimatissimo George
Orwell attraverso i suoi racconti, i cui fatti descritti a mo’
di allegoria, se confrontati con la situazione reale attuale, ci
dicono che il pericolo descritto è in via di concretizzazione
conclusiva.
Nonostante
le grida di allerta che da decenni andiamo urlando in ogni sede,
sembra proprio che finora non abbiano destato l’attenzione
dell’opinione pubblica …. Da decenni la cosiddetta Sovranità
Popolare garantita dall‘art. 1 della Costituzione viene via via
sottratta attraverso subdole azioni di malgoverno, legiferazione
lobbistica, usurpazione ed estorsione di diritti…. Tutto questo
alla luce del sole ed apparentemente in modo del tutto legale….
La
realtà dei fatti è del tutto agli antipodi; ed infatti nel corso di
molti decenni lentamente ed apaticamente i Cittadini bovinamente
lasciandosi depauperare della propria libertà e cedendola
oziosamente nelle mani di entità incorporee, evanescenti, quasi
inconsistenti e comunque intangibili, inattaccabili ed infine
esecutrici di quel folle racconto di Orwell e quindi manipolatrici,
interpolatrici, circonvenzionatrici delle menti e delle azioni dei
cittadini si rendono complici più o meno consapevoli del furto e
degli altri reati a loro stesso danno perpetrati… questo al
presumibile scopo finale di accentrare in pochissime mani il
oligarchiche e plutocratiche il potere dei cittadini che da questi
era stato demandato allo Stato.
Se
vogliamo difendere la nostra libertà, i nostri diritti e le nostre
Sovranità dobbiamo innanzitutto scrollarci di dosso,
l’inconsapevolezza, l’apatia, l’egocentrismo e al contrario
prendere coscienza del nostro collettivo potere di cittadini e di
farlo di nuovo tutelare, valere e rispettare.
Come
infinite volte ripetuto in tutte le occasioni in cui abbiamo avuto un
“pulpito” a disposizione io, Giorgio Vitali ed altri abbiamo
sempre urlato al vento il grido di dolore delle nostre sovranità e
diritti svaniti, dissolti nel nulla : la sovranità politica (nessuno
si può candidare se non attraversano le forche caudine dalle
segreterie di partito); la sovranità monetaria (ormai ceduta
irrecuperabilmente alla B.C.E. – con tutte le considerazioni
corollarie del caso); la sovranità del diritto (all’accesso alla
giustizia, ad un giusto processo, a tempi di durata umani); alla
sovranità e relativi diritti di possesso, anche dei beni primari
come la casa di abitazione e la stessa attività… ormai precluso a
larga parte dei cittadini a causa delle leggi infami prodotte in
questi ultimi anni; alla fine del diritto alla pensione, di inabilità
e di anzianità; al diritto alla sanità ed all’assistenza per i
meno abbienti, i malati, gli inabili, etc.,etc.,.
NULLA
PIU’, DI FATTO, E’ RIMASTO AI CITTADINI
Per
uscire da questo girone infernale in cui questi infami manipolatori
ci hanno precipitato è necessaria una rivoluzione culturale che ci
rieduchi
alla libertà processo
che in primo luogo riattivi il senso di critica, di analisi e di
coerenza logica in ciascuno per
poter in ogni momento confutare, contestare e rifiutare questa
estromissione dai propri naturali ed insottraibili diritti.
In
questa visione ed azione di recupero della propria “persona” e
concetto di soggetto centrale della società e dello Stato si deve
inserire anche la
battaglia per la difesa dell’utilizzo del denaro contante”.
Non
una battaglia limitata
e fine a
se stessa ma inserita in un contesto molto più vasto ed “alto”
che ha come obbiettivo la riappropriazione di tutti i diritti
impropriamente, illegittimamente ed illegalmente sottratti come già
elencati sopra …. Ma nello specifico azione questa, diretta a
rivendicare la supremazia in termini assoluti dello strumento
principe di pagamento nella transazioni negoziali (la Banconota) su
un altro (la moneta elettronica), ma nel contempo riaffermare il
diritto del Cittadino sovrano di scegliere liberamente e
consapevolmente.
Nel
corso degli anni la soglia al di sotto della quale è possibile
utilizzare denaro contante per effettuare pagamenti tra privati o
privati e società od amministrazioni non bancarie è stata
gradualmente ridotta fino all’attuale limite di 1000 € ma ancora
non basta e si fanno campagne pubblicitarie e “talk show” vari
per disincentivare e ridurre ancor di più gli spazi d’uso del
contante, con l’intento più o meno esplicito e finalizzato di
giungere in un futuro alla totale soppressione di questa modalità di
pagamento, sostituendolo con l’artificioso
dominio della moneta elettronica.
A
supporto della bontà della loro tesi, i promotori ed i sostenitori
della cosiddetta lotta al contante adducono il fatto che tutto quanto
dichiarato in queste (cosiddette) “leggi” ….sia pensato e
studiato al fine di ottenere gradi maggiori di benessere generale,
equità, progresso, giustizia sociale, sicurezza pubblica e privata,
e come sopra asserito < ….. lotta al riciclaggio e al
finanziamento del terrorismo….>. Questo in modo da poter
emettere una cosiddetta “Legge Speciale” – come ad esempio il
D.Lgs.231/2007 e il D.Lgs.201/2011 – che servono allo scopo preciso
e metodico per sottrarre Sovranità al cittadino e per darla alla
casta dei superuomini che è quella della grande finanza
internazionale IN
UN
SOLTANTO
SUPERFICALE REGIME DI APPARENTE LEGALITÀ.
La
verità,
AL
CONTRARIO
è che la
lotta contro l’utilizzo del denaro contante non annovera alcuno
scopo nobile e le argomentazioni a suo sostegno sono pure e
concentrate mistificazioni della realtà oggettiva.L’unico
vero obbiettivo di questa falsa crociata consiste nel proteggere e
consolidare il potere, le prebende e l’influenza di quella
variegata casta di soggetti improduttivi che ormai ci ritroviamo
direttamente allo “Sgoverno della Nazione” che usualmente
prosperano usurariamente e parassatariamente a scapito del lavoro
altrui.
Il
pretesto di perseguire buoni propositi serve come paravento per
dissolvere i residuali diritti naturali dei più deboli e si tenta
pretestuosamente di associare la lotta al contante col contrasto
all’evasione fiscale …..che ad una prima analisi sembrerebbe pure
ammissibile, ma che ad una appena più approfondita disamina si
capisce del tutto logicamente insostenibile… in quanto ben tutti
sappiamo che il grosso dell’evasione fiscale non ruota affatto
attorno l’utilizzo del denaro contante.
Infatti
da dati in nostro possesso sappiamo perfettamente che il cosiddetto
lavoro sommerso ed evasione dei professionisti, artigiani, piccoli
imprenditori ammonta a circa 8
miliardi di €/anno,
…mentre invece le banche nel loro complesso, e nel complesso delle
loro “operazioni” (banche commerciali e d’affari, Banca
d’Italia e B.C.E.), evadono al fisco e contestualmente rubano ai
cittadini (sottraendoli alla circolazione del “liquido” del
mercato) …. Circa
900 miliardi di €/anno.
Come
è immediatamente comprensibile l’eliminazione del contante non
serve assolutamente a nulla se non a privare milioni di cittadini del
formidabile strumento di “manifestazione
di apprezzamento – il denaro”.
Restringere le possibilità di decisione ed utilizzazione di
scegliere come metodo di pagamento ciò che noi cittadini
consideriamo più adeguato,va così ad incidere direttamente sulla
sfera delle libertà e delle abitudini delle persone. Limitandone
la libera scelta e quindi l’ambito della capacità decisionale …
del tutto antidemocraticamente ed incostituzionalmente.
La
banconota è solo un democratico, intelligente, sociale, solidale,
neutro, mezzo per facilitare lo scambio; è un mezzo, e …deve
essere sempre disponibile a piacimento di chi, “CITTADINO”, lo ha
legalmente nella sua disponibilità in quantità e rapidità
adeguata alla necessità degli scambi da sostenere.
E
nessuno (LE BANCHE) si deve mai interporre per nessun motivo fra la
decisione del legale detentore e la sua immediata e quantificata
disponibilità.
Stampare
una banconota da 5 come da 500 € costa tutto compreso circa 30
€cent, e la circolazione della stessa banconota poi non costa
nulla; io la passo a te, tu la passi a qualcun’altro..... nessuno
ci guadagna, nessuno ci lucra…… tranne la B.C.E. e la Banca
d’Italia ovviamente, al momento della emissione … ma questo in
questo particolare momento sarebbe pure tollerabile….
Per
chiarire una volta per tutte, l’infingardaggine ed infamia del
comportamento delle banche si può prendere ad esempio la fornitura
del servizio di “carta prepagata” cioè su cui abbiamo
anticipatamente versato dei soldi nostri, e precisare nel dettaglio…
Se
si deposita una banconota da 100 € e si ritirano i propri soldi
precaricati sulla carta dal bankomat 100 €, la banca si tiene
mediamente più di 1.5 €, ovvero l'1.5%. Se si riversa quella
banconota in banca e poi la si ritira di nuovo al Bankomat ripetendo
l’operazione per 67 volte (anche molto meno se si considerano altri
elementi)…., i 100 € iniziali sono spariti : se li è giugulati
vampirescamente la banca.
Per
puro puntiglio occorre precisare che molte banche fanno pagare anche
2 € (ed oltre) per ogni prelievo al bancomat … il che sta a
significare che su 50 € si arriva a pagare il 4%
Qualcuno
potrebbe pure scelleratamente concepire che pagare la banca per
mettere i soldi nel bancomat è un costo che si deve sostenere (noi
sappiamo bene che dovrebbe sempre essere la banca che dovrebbe
pagarci per depositare i nostri soldi nella sua sede), ma questa
teoria sarebbe ancora più insostenibile nel caso delle
transazioni con denaro virtuale/elettronico….. la banca si tiene
l’interesse usurario in percentuale, e con una minimo numero di
passaggi si mangia tutto il capitale.
QUESTA
È PURA E SEMPLICE FOLLIA…
Rischi
zero ….. costi zero…. Mai esistita nessun’altra più lucrativa
attività imprenditoriale ….. Oggi per di più i softwares bancari
si trovano gratuitamente sul web. Minimo investimento massimo
risultato… il sogno di re Mida divenuto realtà.
E
agli antipodi, e per fortuna ….come contraltare; la banconota…
A
Wörgel, il paese precursore della moneta cartacea indipendente
creata dal Comune nel 1932, passava di mano 57 volte all'anno. Dopo
il costo di stampa, Gratis… Nulla. Solo il primo anno un piccolo
costo, poi gratis.
Lo
stesso è stato ed è per qualunque altra moneta… Anche per la
Lira… ed abbiamo documentazione di alcuni dati…
La
banconota da diecimila lire costava circa seicento lire di stampa,
inchiostro, filigrana, etc., ma negli ultimi anni di “corso”
faceva ben 14.000 (quattordicimila) passaggi di mano prima di essere
resa inutilizzabile a causa dell’usura (nel senso di consumazione)…
per cui risultava che ogni passaggio costava allo Stato ed al
cittadino ….
Quindi
600 £it. / 14.000 = 0,043 lire a transazione…
Ovvero
pari al 0,00024 % del costo di produzione di una banconota…..
O
anche, nel caso della banconota da 10.000 £…. Pari circa al
0,00001% del valore nominale della banconota…
Dunque
…. Da una parte abbiamo la tanto decantata e pubblicizzata moneta
elettronica che costa più del 1,5% del valore nominale della
“transazione” dei bit e che dopo 67 “click” (può esserci
nulla di maggiormente folle??)….. annulla il suo valore iniziale ……
E
… dall’altra
abbiamo la tanto svilita e vituperata moneta cartacea… che in
pratica ……
Non
costa nulla!!!
Nella quotidianità l’impiego del contante permette di portare a termine transazioni in maniera celere e proficua… ad esempio ieri ero al distributore di carburante self service dove avevo una decina di automobilisti che mi precedevano nel pagamento ed ho avuto modo di verificare col cronometro del cellulare quanto tempo impiegava il cassiere ad effettuare il pagamento, ed eventualmente dare il resto (nel caso di pagamento in contanti) … e di quanto tempo impiegava per fare la transazione attraverso la strisciata della carta di credito e relativo scontrino di ricevuta…
Nei
dieci casi è risultato questo :
A1)
Nel caso del pagamento in contanti senza resto (4 casi) tempo
circa 4 secondi;
A2)
Nel caso di pagamento in contanti con resto (3 casi) circa 8
secondi;
B)
Nel caso di pagamento con carta di “credito” e ricevuta (3 casi)
circa 28 secondi……
Praticamente
un doppio furto, uno monetario assommato ad un furto in termini di
costi operativi, a tutto danno degli operatori che accettano il
pagamento con carta di “credito”….
Senza
considerare il terzo, occulto, furto, il costo sostenuto dal gestore
l’attività… che arriva anche al 3 o 4% del valore delle
transazioni.
A
supporto della moneta elettronica si fantastica che la
lotta al contante è decisiva anche nella lotta ai furti e alle
rapine.
Mai
idiozia mistificatrice fu più monumentale….
Si
deve sottolineare che l’eliminazione del contante non rappresenta
per nulla la soluzione definitiva contro furti e rapine. Clonazione
di bancomat e di carte di credito, manipolazione di conti bancari,
furto d’identità sono a conoscenza di tutti.
A
Luglio di quest’anno era a Piazza Monte Citorio a partecipare ad
una manifestazione insieme ad altri amici, fra cui anche un’amica
con cui ci scambiavamo idee ed opinioni nel frattempo che il relatore
del comizio esponeva le sue tesi… All’improvviso vedo l’amica
sbiancare e quasi svenire…. Si era improvvisamente accorta che le
era sparito il portafogli… in cui non aveva denaro liquido … per
cui riprendeva un atteggiamento normale… ma nel contempo si rendeva
conto che le era fra l’altro sparita la carta di credito…
Chiamata immediatamente la banca per bloccare la carta… il
responsabile le rispondeva che era appena stato fatto il prelievo
massimo giornaliero di 500 €…. Ovviamente dal ladro….Questo a
testimoniare, se ce ne fosse bisogno, che è più facile per i
lestofanti rubare denaro attraverso la carta di “credito” che non
il denaro… che normalmente si tiene diviso in più tasche e
ripostigli, borsa, portafogli… etc., etc..-
Alcuni
sostenitori della moneta elettronica addirittura oltraggiano
l’intelletto delle persone normalmente dotate, assegnando alla
lotta al contante una assurda ed insostenibile, come appena
visto…. valenza di battaglia di civiltà, così invertendo i
ruoli e le funzioni dei due opposti termini del ragionamento…e cioè
la causa e l’effetto, trovandosi nell’impossibilità di avere
l’avallo della verità scientifica, tentano truffaldinamente di
plagiare la mente degli sprovveduti che purtroppo sono la
maggioranza.
Come
visto all’inizio è in atto da decenni la progressiva spoliazione
dei diritti dei cittadini di cui la rapina del denaro contante e la
contemporanea imposizione
obbligatoria per “legge” della moneta elettronica alimenta il
potere arbitrario, usurpativo e discrezionale, sperequativo, della
élite politico/finanziaria
il cui consolidamento è estremamente deleterio e pericoloso poiché
sottende alla passiva accettazione di una futura società dove l’uomo
non è concepito come fine, ma come mezzo.
E
qui occorre entrare nel merito del diritto di proprietà “tout
court”…
Per
definire e completare lo scenario serve precisamente comprende e
definire cosa significa "proprietà popolare della moneta"
(o anche solo il concetto di proprietà) …… si crede di capire,
ma abbiamo riscontri che dimostrano che non ci riescono neppure gli
“addetti ai lavori”.
Finalmente
però in America ed in Europa ci si è svegliati dal “torpore”
indotto e ci sono cause civili sotto il profilo del diritto in merito
alla proprietà del contenuto e alla proprietà dello strumento che
gestisce il contenuto.
Una
simmetria esemplificativa ....
Se
si realizza un progetto tecnico con il software "Autocad"
il contenuto intellettuale è di proprietà del progettista che
lo realizza …. ma costui e la sua opera diventano inesorabilmente
ed imprescindibilmente legati al proprietario del software con cui si
è creato il progetto. Per cui si dipende per il futuro in tutto e
per tutto dal proprietario del software e sempre più lo sarà nel
futuro se non vi si pone rimedio (ecco uno dei motivi fondamentali
per cui il “diritto d’autore” deve avere periodi di latenza
sufficientemente brevi e differenziati stabiliti (questi sì) per
Legge…...
Paradossalmente
se il proprietario delle licenze Autocad un giorno decidesse di
chiudere l’attività e ritirare le licenze …. tutto il
patrimonio intellettuale realizzato, veicolato e vincolato a
quel software andrebbe in fumo! E questo è del tutto illogico ed
inconcepibile!
Questo
non può e non deve essere possibile!
Ormai
lo stesso processo operativo di transustanzazione e svanimento,
dissoluzione è in atto per quanto riguarda il denaro… che come il
progetto non è più su supporto di carta…. Ma questo supporto …
mentre la carta era completamente integrata e facente coesivamente
parte del progetto … veniva rilevata e ritenuta da tutti “ la
materia del progetto stesso”…. Ora il denaro/banconota sta
subendo denigrativamente e furfantescamente la stessa opera di
smaterializzazione molecolare e di separazione netta fra
idea/concetto/pensiero del progetto (integrante il valore) ed il vile
supporto materiale cartaceo…
ECCO
LE FASI DELLA GRADUALE TRUFFA MESSA IN ATTO :
Sempre,
fin dalla sua nascita … e fino ad ora il denaro è stato ed è uno
strumento che idealmente e virtualmente racchiude e conserva nel
tempo il valore, tuttavia …
FASE
1
Seppure
nel corso dei secoli il “valore” del denaro prima era racchiuso
nella nobiltà della lega di metallo più o meno prezioso di cui era
fatta la moneta…
FASE
2
Poi
successivamente il “valore” veniva riconosciuto nella
concezione/consapevolezza che la banconota era la rappresentazione
dell’integrazione in essa del “valore” del metallo nobile
racchiuso nei forzieri del principe o della Repubblica…
FASE
3
Deinde
in tempi più recenti… caduta la convertibilità in oro… questo
valore integrato nel corpo cartaceo e rappresentato dal concetto di
integrazione del “valore” del bene che si andava a veicolare sul
mercato economico riconoscendo/acquistando il bene oggetto di
interesse del “portatore della banconota” … nello scambio bene
– banconota veniva integrato nella banconota che rimaneva in mano
al venditore
Esso
“valore” rimaneva comunque sempre ancorato al concetto che il
portatore della banconota era il legittimo proprietario e colui che
poteva disporne a piacimento secondo il dettato degli articoli del
codice civile 832 e seguenti….
FASE
4
Questo
anche quando, con l’avvento dell’euro …. Che seppure di
proprietà della B.C.E. e non del portatore… comunque … per il
fatto stesso che il portatore- possessore anche se in ombra rispetto
alla B.C.E. (proprietaria) … ne era di fatto in possesso…
comunque (siccome possessore) poteva disporre liberamente della
cosa/denaro/banconota….
FASE
5
Ora
invece … fase terminale del percorso truffaldino… come visto per
il progetto concettuale… una volta utilizzato il software del
“terzo incomodo” quello che prima era del portatore, sempre
il valore della banconota…
all’improvviso con l’introduzione in “gioco”di questo nuovo
elemento (il software) questo “valore”diventa di chi il “valore”
(del progetto autocad o della banconota – poco importa) ….
soltanto gestisce il software…..Quindi il “portatore” solo per
il fatto di essere entrato nel software attraverso un “gestore”
…. che sia della società “Autocad” o della Banca Unicredit”…..
e questo “valore” sia gestito in modo “proprietario” da
costoro e non più dall’ignaro che inizialmente si è fidato ed
affidato a costoro… Questo “valore” incredibilmente diventa del
gestore del software…
Un
po’ come potrebbe essere di affidare ad un rivenditore di auto la
nostra automobile per la vendita e viceversa … solo perché gli
abbiamo firmato l’incarico di venderla… e costui ci vada in giro
o addirittura la affitti …..e quando gliela richiediamo indietro ci
dice : < te la riconsegno dopodomani… prima vediamo se mi devi
dare qualcosa di interessi….>.
La
cosa è perfettamente verificabile facendo una semplice azione…
Andando in banca a prelevare sul conto corrente una discreta somma di
qualche migliaio di Euro… vi sarà risposto di tornare il giorno
dopo o anche il giorno dopo ancora…
Facendo
con ciò vedere che quello che è il vostro diritto in quanto
legittimi proprietari del vostro denaro di disporne liberamente viene
continuamente e costantemente calpestato da chi solo dovrebbe gestire
il vostro bene… Infatti il vostro denaro vi dovrebbe essere
istantaneamente restituito (con eventuali interessi) a semplice
vostra richiesta…
Portare
la gestione del denaro totalmente sotto il controllo elettronico
significa cedere
completamente,
irrimediabilemente e definitivamente il valore contenuto nella moneta
di nostra esclusiva proprietà, senza più alcuna possibilità di
possibile contrattazione.
Facendolo
diventare di fatto proprietario, gestore, detentore ed arbitro
insindacabile a tutti gli effetti sia della moneta che del “valore”
in essa contenuta.
Cosa
che in parte è già così… perchè lo Stato negli ultimi
anni con una serie di leggiuccole (fra
cui quelle più sopra citate)
ha obbligato le imprese ad avere i conti correnti, …. a pagare e
ricevere pagamenti solo tramite bonifico.....
È
quindi comprensibile paventare che da un momento all'altro ( e sta
già succedendo) il
“di fatto” proprietario del denaro (i banchieri)
diano mandato ai maggiordomi (gli Stati) che aizzino i cani
(Equitalia) per sequestrarci il conto corrente anche senza alcuna
nostra autorizzazione e per qualunque insulso ed illecito motivo.
Già
il fatto graduale, ma intenzionale, di questa strategia è in corso…
con la serie continua di pseudo leggi che limitano la libertà di
circolazione/transazione e la disponibilità della liquidità, del
deposito, degli assegni, delle tasse… e l’entità massima delle
transazioni etc., etc., come evidenziato nei testi delle pseudo-leggi
portate ad esempio.
Per
la cronaca sotto il profilo giuridico e giudiziario sia Microsoft sia
Autocad (per fortuna e per rispetto del “Diritto”) stanno
avendo dei problemi proprio perchè una privata e personale proprietà
intellettuale non può in alcun caso, senza adeguato ed apposito
“Negozio Giuridico”, diventare
proprietà del software che la gestisce..
Col
denaro sta avvenendo lo stesso e di peggio in quanto il denaro in una
società dove tutto ormai e monetizzato, dal sesso ai riti funebri,
dall’ottenimento di una carta d’identità ad un paio di mele
essere controllati ed irreggimentati nello svolgimento della propria
esistenza corrisponde esattamente a quanto descritto da Orwell da noi
citato all’inizio…..
Diventare
a tutti gli effetti schiavo, succube, soggiogato, prigioniero…
Ma
noi ci opporremmo con tutte le forze, con ogni mezzo e fino
all’ultimo respiro ad un destino così ingiusto, meschino, crudele
e nefasto……
In
quanto l’uomo ed i diritti dell’uomo sono il centro
dell’universo.
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