giovedì 2 novembre 2017

AMBIGUITÀ, RAGGIRO, INFONDATEZZA GIURIDICA … E NON SOLO …DELLA MONETA ELETTRONICA

AMBIGUITÀ, RAGGIRO, INFONDATEZZA GIURIDICA … E NON SOLO …DELLA MONETA ELETTRONICA

Di Orazio Fergnani


Uno degli strumenti di ultima generazione utilizzato per controllare, studiare ed eventualmente poi intervenire e condurre gli individui nelle loro decisioni ed azioni è la cosiddetta carta di “credito” elettronica…....

Una tecnologia come mezzo di controllo sociale per imporre, attraverso una continua induzione di paure ed ansie, moduli di pensiero e comportamenti umani totalmente spersonalizzati, asserviti e ideologizzati. Obbiettivo finale: annichilire qualsiasi sentire, agire e pensare che possa essere veramente alternativo e concorrente. In sintesi,
annichilire la personalità e la libertà.

Questo è il pericolo su cui ci ammonisce il famoso e stimatissimo George Orwell attraverso i suoi racconti, i cui fatti  descritti a mo’ di allegoria, se confrontati con la situazione reale attuale, ci dicono che il pericolo descritto è in via di concretizzazione conclusiva.

Nonostante le grida di allerta che da decenni andiamo urlando in ogni sede, sembra proprio che finora non abbiano destato l’attenzione dell’opinione pubblica …. Da decenni la cosiddetta Sovranità Popolare garantita dall‘art. 1 della Costituzione viene via via sottratta attraverso subdole azioni di malgoverno, legiferazione lobbistica, usurpazione ed estorsione di diritti…. Tutto questo alla luce del sole ed apparentemente in modo del tutto legale….

La realtà dei fatti è del tutto agli antipodi; ed infatti nel corso di molti decenni lentamente ed apaticamente i Cittadini bovinamente lasciandosi depauperare della propria libertà e cedendola oziosamente nelle mani di entità incorporee, evanescenti, quasi inconsistenti e comunque intangibili, inattaccabili ed infine esecutrici di quel folle racconto di Orwell e quindi manipolatrici, interpolatrici, circonvenzionatrici delle menti e delle azioni dei cittadini si rendono complici più o meno consapevoli del furto e degli altri reati a loro stesso danno perpetrati… questo al presumibile scopo finale di accentrare in pochissime mani il oligarchiche e plutocratiche il potere dei cittadini che da questi era stato demandato allo Stato.

Se vogliamo difendere la nostra libertà, i nostri diritti e le nostre Sovranità dobbiamo innanzitutto scrollarci di dosso, l’inconsapevolezza, l’apatia, l’egocentrismo e al contrario prendere coscienza del nostro collettivo potere di cittadini e di farlo di nuovo tutelare, valere e rispettare.

Come infinite volte ripetuto in tutte le occasioni in cui abbiamo avuto un “pulpito” a disposizione io, Giorgio Vitali ed altri abbiamo sempre urlato al vento il grido di dolore delle nostre sovranità e diritti svaniti, dissolti nel nulla : la sovranità politica (nessuno si può candidare se non attraversano le forche caudine dalle segreterie di partito); la sovranità monetaria (ormai ceduta irrecuperabilmente alla B.C.E. – con tutte le considerazioni corollarie del caso); la sovranità del diritto (all’accesso alla giustizia, ad un giusto processo, a tempi di durata umani); alla  sovranità e relativi diritti di possesso, anche dei beni primari come la casa di abitazione e la stessa attività… ormai precluso a larga parte dei cittadini a causa delle leggi infami prodotte in questi ultimi anni; alla fine del diritto alla pensione, di inabilità e di anzianità; al diritto alla sanità ed all’assistenza per i meno abbienti, i malati, gli inabili, etc.,etc.,.

NULLA PIU’, DI FATTO, E’ RIMASTO AI CITTADINI

Per uscire da questo girone infernale in cui questi infami manipolatori ci hanno precipitato è necessaria una rivoluzione culturale che ci rieduchi alla libertà processo che in primo luogo riattivi il senso di critica, di analisi e di coerenza logica in ciascuno  per poter in ogni momento confutare, contestare e rifiutare questa estromissione dai propri naturali ed insottraibili diritti.

In questa visione ed azione di recupero della propria “persona” e concetto di soggetto centrale della società e dello Stato si deve inserire anche la battaglia per la difesa dell’utilizzo del denaro contante”.

Non una battaglia limitata e fine a se stessa ma inserita in un contesto molto più vasto ed “alto” che ha come obbiettivo la riappropriazione di tutti i diritti impropriamente, illegittimamente ed illegalmente sottratti come già elencati sopra …. Ma nello specifico azione questa, diretta a rivendicare la supremazia in termini assoluti dello strumento principe di pagamento nella transazioni negoziali (la Banconota) su un altro (la moneta elettronica), ma nel contempo riaffermare il diritto del Cittadino sovrano di scegliere liberamente e consapevolmente.

Nel corso degli anni la soglia al di sotto della quale è possibile utilizzare denaro contante per effettuare pagamenti tra privati o privati e società od amministrazioni non bancarie è stata gradualmente ridotta fino all’attuale limite di 1000 € ma ancora non basta e si fanno campagne pubblicitarie e “talk show” vari per disincentivare e ridurre ancor di più gli spazi d’uso del contante, con l’intento più o meno esplicito e finalizzato di giungere in un futuro alla totale soppressione di questa modalità di pagamento, sostituendolo  con l’artificioso dominio della moneta elettronica.

A supporto della bontà della loro tesi, i promotori ed i sostenitori della cosiddetta lotta al contante adducono il fatto che tutto quanto dichiarato in queste (cosiddette) “leggi” ….sia pensato e studiato al fine di ottenere gradi maggiori di benessere generale, equità, progresso, giustizia sociale, sicurezza pubblica e privata, e come sopra asserito < ….. lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo….>. Questo in modo da poter emettere una cosiddetta “Legge Speciale” – come ad esempio il D.Lgs.231/2007 e il D.Lgs.201/2011 – che servono allo scopo preciso e metodico per sottrarre Sovranità al cittadino e per darla alla casta dei superuomini che è quella della grande finanza internazionale IN UN SOLTANTO SUPERFICALE REGIME DI APPARENTE LEGALITÀ.

La verità, AL CONTRARIO è che la lotta contro l’utilizzo del denaro contante non annovera alcuno scopo nobile e le argomentazioni a suo sostegno sono pure e concentrate mistificazioni della realtà oggettiva.L’unico vero obbiettivo di questa falsa crociata consiste nel proteggere e consolidare il potere, le prebende e l’influenza di quella variegata casta di soggetti improduttivi che ormai ci ritroviamo direttamente allo “Sgoverno della Nazione” che usualmente prosperano usurariamente e parassatariamente a scapito del lavoro altrui.

Il pretesto di perseguire buoni propositi serve come paravento per dissolvere i residuali diritti naturali dei più deboli e si tenta pretestuosamente di associare la lotta al contante col contrasto all’evasione fiscale …..che ad una prima analisi sembrerebbe pure ammissibile, ma che ad una appena più approfondita disamina si capisce del tutto logicamente insostenibile… in quanto ben tutti sappiamo che il grosso dell’evasione fiscale non ruota affatto attorno l’utilizzo del denaro contante.

Infatti da dati in nostro possesso sappiamo perfettamente che il cosiddetto lavoro sommerso ed evasione dei professionisti, artigiani, piccoli imprenditori ammonta a circa 8 miliardi di €/anno, …mentre invece le banche nel loro complesso, e nel complesso delle loro “operazioni” (banche commerciali e d’affari, Banca d’Italia e B.C.E.), evadono al fisco e contestualmente rubano ai cittadini (sottraendoli alla circolazione del “liquido” del mercato) …. Circa 900 miliardi di €/anno.

Come è immediatamente comprensibile l’eliminazione del contante non serve assolutamente a nulla se non a privare milioni di cittadini del formidabile strumento di “manifestazione di apprezzamento – il denaro”. Restringere le possibilità di decisione ed utilizzazione di scegliere come metodo di pagamento ciò che noi cittadini consideriamo più adeguato,va così ad incidere direttamente sulla sfera delle libertà e delle abitudini delle persone. Limitandone la libera scelta e quindi l’ambito della capacità decisionale  … del tutto antidemocraticamente ed incostituzionalmente.

La banconota è solo un democratico, intelligente, sociale, solidale, neutro, mezzo per facilitare lo scambio; è un mezzo, e …deve essere sempre disponibile a piacimento di chi, “CITTADINO”, lo ha legalmente nella sua disponibilità  in quantità e rapidità adeguata alla necessità degli scambi da sostenere.

E nessuno (LE BANCHE) si deve mai interporre per nessun motivo fra la decisione del legale detentore e la sua immediata e quantificata disponibilità.

Stampare una banconota da 5 come da 500 € costa tutto compreso circa 30 €cent, e la circolazione della stessa banconota poi non costa nulla; io la passo a te, tu la passi a qualcun’altro..... nessuno ci guadagna, nessuno ci lucra…… tranne la B.C.E. e la Banca d’Italia ovviamente, al momento della emissione … ma questo in questo particolare momento sarebbe pure tollerabile….

Per chiarire una volta per tutte, l’infingardaggine ed infamia del comportamento delle banche si può prendere ad esempio la fornitura del servizio di “carta prepagata” cioè su cui abbiamo anticipatamente versato dei soldi nostri, e precisare nel dettaglio…

Se si deposita una banconota da 100 € e si ritirano i propri soldi precaricati sulla carta dal bankomat 100 €, la banca si tiene mediamente più di 1.5 €, ovvero l'1.5%. Se si riversa quella banconota in banca e poi la si ritira di nuovo al Bankomat ripetendo l’operazione per 67 volte (anche molto meno se si considerano altri elementi)…., i 100 € iniziali sono spariti : se li è giugulati vampirescamente la banca.

Per puro puntiglio occorre precisare che molte banche fanno pagare anche 2 € (ed oltre) per ogni prelievo al bancomat … il che sta a significare che su 50 € si arriva a pagare il 4%

Qualcuno potrebbe pure scelleratamente concepire che pagare la banca per mettere i soldi nel bancomat è un costo che si deve sostenere (noi sappiamo bene che dovrebbe sempre essere la banca che dovrebbe pagarci per depositare i nostri soldi nella sua sede), ma questa teoria sarebbe ancora più insostenibile  nel caso delle transazioni con denaro virtuale/elettronico….. la banca si tiene l’interesse usurario in percentuale, e con una minimo numero di passaggi si mangia tutto il capitale.

QUESTA È PURA E SEMPLICE FOLLIA…

Rischi zero ….. costi zero…. Mai esistita nessun’altra più lucrativa attività imprenditoriale ….. Oggi per di più i softwares bancari si trovano gratuitamente sul web. Minimo investimento massimo risultato… il sogno di re Mida divenuto realtà.

E agli antipodi, e per fortuna ….come contraltare; la banconota…

A Wörgel, il paese precursore della moneta cartacea indipendente creata dal Comune nel 1932, passava di mano 57 volte all'anno. Dopo il costo di stampa, Gratis… Nulla. Solo il primo anno un piccolo costo, poi gratis.

Lo stesso è stato ed è per qualunque altra moneta… Anche per la Lira… ed abbiamo documentazione di alcuni dati…

La banconota da diecimila lire costava circa seicento lire di stampa, inchiostro, filigrana, etc., ma negli ultimi anni di “corso” faceva ben 14.000 (quattordicimila) passaggi di mano prima di essere resa inutilizzabile a causa dell’usura (nel senso di consumazione)… per cui risultava che ogni passaggio costava allo Stato ed al cittadino ….

Quindi 600 £it. / 14.000 = 0,043 lire a transazione…

Ovvero pari al 0,00024 % del costo di produzione di una banconota…..

O anche, nel caso della banconota da 10.000 £…. Pari circa al 0,00001%  del valore nominale della banconota…

Dunque …. Da una parte abbiamo la tanto decantata e pubblicizzata moneta elettronica che costa più del 1,5% del valore nominale della “transazione” dei bit e che dopo 67 “click” (può esserci nulla di maggiormente folle??)….. annulla il suo valore iniziale ……

E … dall’altra abbiamo la tanto svilita e vituperata moneta cartacea… che in pratica ……

Non costa nulla!!!

Nella quotidianità l’impiego del contante permette di portare a termine transazioni in maniera celere e proficua… ad esempio ieri ero al distributore di carburante self service dove avevo una decina di automobilisti che mi precedevano nel pagamento ed ho avuto modo di verificare col cronometro del cellulare quanto tempo impiegava il cassiere ad effettuare il pagamento, ed eventualmente dare il resto (nel caso di pagamento in contanti) … e di quanto tempo impiegava per fare la transazione attraverso la strisciata della carta di credito e relativo scontrino di ricevuta…

Nei dieci casi è risultato questo :

A1) Nel caso del pagamento in contanti senza resto  (4 casi) tempo circa 4 secondi;

A2) Nel caso di pagamento in contanti con resto (3 casi) circa 8 secondi; 

B) Nel caso di pagamento con carta di “credito” e ricevuta (3 casi) circa 28 secondi……

Praticamente un doppio furto, uno monetario assommato ad un furto in termini di costi operativi, a tutto danno degli operatori che accettano il pagamento con carta di “credito”….

Senza considerare il terzo, occulto, furto, il costo sostenuto dal gestore l’attività… cha arriva anche al 3 o 4% del valore delle transazioni.

A supporto della moneta elettronica si fantastica che la lotta al contante è decisiva anche nella lotta ai furti e alle rapine.

Mai idiozia mistificatrice fu più monumentale….

Si deve sottolineare che l’eliminazione del contante non rappresenta per nulla la soluzione definitiva contro furti e rapine. Clonazione di bancomat e di carte di credito, manipolazione di conti bancari, furto d’identità sono a conoscenza di tutti.

A Luglio di quest’anno era a Piazza Monte Citorio a partecipare ad una manifestazione insieme ad altri amici, fra cui anche un’amica con cui ci scambiavamo idee ed opinioni nel frattempo che il relatore del comizio esponeva le sue tesi… All’improvviso vedo l’amica sbiancare e quasi svenire…. Si era improvvisamente accorta che le era sparito il portafogli… in cui non aveva denaro liquido … per cui riprendeva un atteggiamento normale… ma nel contempo si rendeva conto che le era fra l’altro sparita la carta di credito… Chiamata immediatamente la banca per bloccare la carta… il responsabile le rispondeva che era appena stato fatto il prelievo massimo giornaliero di 500 €…. Ovviamente dal ladro….Questo a testimoniare, se ce ne fosse bisogno, che è più facile per i lestofanti rubare denaro attraverso la carta di “credito” che non il denaro… che normalmente si tiene diviso in più tasche e ripostigli, borsa, portafogli… etc., etc..-

Alcuni sostenitori della moneta elettronica addirittura oltraggiano l’intelletto delle persone normalmente dotate, assegnando alla lotta al contante una assurda ed insostenibile, come appena visto…. valenza di battaglia di civiltà, così invertendo i ruoli e le funzioni dei due opposti termini del ragionamento…e cioè la causa e l’effetto, trovandosi nell’impossibilità di avere l’avallo della verità scientifica, tentano truffaldinamente di plagiare la mente degli sprovveduti che purtroppo sono la maggioranza.

Come visto all’inizio è in atto da decenni la progressiva spoliazione dei diritti dei cittadini di cui la rapina del denaro contante e la contemporanea imposizione obbligatoria per “legge” della moneta elettronica alimenta il potere arbitrario, usurpativo e discrezionale, sperequativo, della élite politico/finanziaria il cui consolidamento è estremamente deleterio e pericoloso poiché sottende alla passiva accettazione di una futura società dove l’uomo non è concepito come fine, ma come mezzo.

E qui occorre entrare nel merito del diritto di proprietà “tout court”…

Per definire e completare lo scenario serve precisamente comprende e definire cosa significa "proprietà popolare della moneta" (o anche solo il concetto di proprietà) …… si crede di capire, ma abbiamo riscontri che dimostrano che non ci riescono neppure gli “addetti ai lavori”.

Finalmente però in America ed in Europa ci si è svegliati dal “torpore” indotto e ci sono cause civili sotto il profilo del diritto in merito alla proprietà del contenuto e alla proprietà dello strumento che gestisce il contenuto.

Una simmetria esemplificativa .... 

Se si realizza un progetto tecnico con il software "Autocad"  il contenuto intellettuale è di proprietà  del progettista che lo realizza …. ma costui e la sua opera diventano inesorabilmente ed imprescindibilmente legati al proprietario del software con cui si è creato il progetto. Per cui si dipende per il futuro in tutto e per tutto dal proprietario del software e sempre più lo sarà nel futuro se non vi si pone rimedio (ecco uno dei motivi fondamentali per cui il “diritto d’autore” deve avere periodi di latenza sufficientemente brevi e differenziati stabiliti (questi sì) per Legge…...

Paradossalmente se il proprietario delle licenze Autocad un giorno decidesse di chiudere l’attività e ritirare le licenze ….  tutto il patrimonio intellettuale realizzato, veicolato e vincolato a quel software andrebbe in fumo! E questo è del tutto illogico ed inconcepibile!

Questo non può e non deve essere possibile!

Ormai lo stesso processo operativo di transustanzazione e svanimento, dissoluzione è in atto per quanto riguarda il denaro… che come il progetto non è più su supporto di carta…. Ma questo supporto … mentre la carta era completamente integrata e facente coesivamente parte del progetto … veniva rilevata e ritenuta da tutti “ la materia del progetto stesso”…. Ora il denaro/banconota sta subendo denigrativamente e furfantescamente la stessa opera di smaterializzazione molecolare e di separazione netta fra idea/concetto/pensiero del progetto (integrante il valore) ed il vile supporto materiale cartaceo…

ECCO LE FASI DELLA GRADUALE TRUFFA MESSA IN ATTO :

Sempre, fin dalla sua nascita … e fino ad ora il denaro è stato ed è uno strumento che idealmente e virtualmente racchiude e conserva nel tempo il valore, tuttavia …

FASE 1

Seppure nel corso dei secoli il “valore” del denaro prima era racchiuso nella nobiltà della lega di metallo più o meno prezioso di cui era fatta la moneta…

FASE 2

Poi successivamente il “valore” veniva riconosciuto nella concezione/consapevolezza che la banconota era la rappresentazione dell’integrazione in essa del “valore” del metallo nobile racchiuso nei forzieri del principe o della Repubblica…

FASE 3

Deinde in tempi più recenti… caduta la convertibilità in oro… questo valore integrato nel corpo cartaceo e rappresentato dal concetto di integrazione del “valore” del bene che si andava a veicolare sul mercato economico riconoscendo/acquistando il bene oggetto di interesse del “portatore della banconota” … nello scambio bene – banconota veniva integrato nella banconota che rimaneva in mano al venditore

Esso “valore” rimaneva comunque sempre ancorato al concetto che il portatore della banconota era il legittimo proprietario e colui che poteva disporne a piacimento secondo il dettato degli articoli del codice civile 832 e seguenti….

FASE 4

Questo anche quando, con l’avvento dell’euro …. Che seppure di proprietà della B.C.E. e non del portatore… comunque … per il fatto stesso che il portatore- possessore anche se in ombra rispetto alla B.C.E. (proprietaria) … ne era di fatto in possesso… comunque (siccome possessore) poteva disporre liberamente della cosa/denaro/banconota….

FASE 5

Ora invece … fase terminale del percorso truffaldino… come visto per il progetto concettuale… una volta utilizzato il software del “terzo incomodo” quello che prima era del portatore, sempre il valore della banconota… all’improvviso con l’introduzione in “gioco”di questo nuovo elemento (il software) questo “valore”diventa di chi il “valore” (del progetto autocad o della banconota – poco importa) …. soltanto gestisce il software…..Quindi il “portatore” solo per il fatto di essere entrato nel software attraverso un “gestore” …. che sia della società “Autocad” o della Banca Unicredit”….. e questo “valore” sia gestito in modo “proprietario” da costoro e non più dall’ignaro che inizialmente si è fidato ed affidato a costoro… Questo “valore” incredibilmente diventa del gestore del software…

Un po’ come potrebbe essere di affidare ad un rivenditore di auto la nostra automobile per la vendita e viceversa … solo perché gli abbiamo firmato l’incarico di venderla… e costui ci vada in giro o addirittura la affitti …..e quando gliela richiediamo indietro ci dice : < te la riconsegno dopodomani… prima vediamo se mi devi dare qualcosa di interessi….>.

La cosa è perfettamente verificabile facendo una semplice azione… Andando in banca a prelevare sul conto corrente una discreta somma di qualche migliaio di Euro… vi sarà risposto di tornare il giorno dopo o anche il giorno dopo ancora…

Facendo con ciò vedere che quello che è il vostro diritto in quanto legittimi proprietari del vostro denaro di disporne liberamente viene continuamente e costantemente calpestato da chi solo dovrebbe gestire il vostro bene… Infatti il vostro denaro vi dovrebbe essere istantaneamente restituito (con eventuali interessi) a semplice vostra richiesta…

Portare la gestione del denaro totalmente sotto il controllo elettronico significa cedere completamente, irrimediabilemente e definitivamente il valore contenuto nella moneta di nostra esclusiva proprietà, senza più alcuna possibilità di possibile contrattazione. 
Facendolo diventare di fatto proprietario, gestore, detentore ed arbitro insindacabile a tutti gli effetti sia della moneta che del “valore” in essa contenuta.

Cosa che in parte è già così…  perchè lo Stato negli ultimi anni con una serie di leggiuccole (fra cui quelle più sopra citate) ha obbligato le imprese ad avere i conti correnti, …. a pagare e ricevere pagamenti solo tramite bonifico.....

È quindi comprensibile paventare che da un momento all'altro ( e sta già succedendo) il “di fatto” proprietario del denaro (i banchieri) diano mandato ai maggiordomi (gli Stati) che aizzino i cani (Equitalia) per sequestrarci il conto corrente anche senza alcuna nostra autorizzazione e per qualunque insulso ed illecito motivo.

Già il fatto graduale, ma intenzionale, di questa strategia è in corso… con la serie continua di pseudo leggi che limitano la libertà di circolazione/transazione e la disponibilità della liquidità, del deposito, degli assegni, delle tasse… e l’entità massima delle transazioni etc., etc., come evidenziato nei testi delle pseudo-leggi portate ad esempio.

Per la cronaca sotto il profilo giuridico e giudiziario sia Microsoft sia Autocad (per fortuna e per rispetto del “Diritto”) stanno avendo dei problemi proprio perchè una privata e personale proprietà intellettuale non può in alcun caso, senza adeguato ed apposito “Negozio Giuridico”, diventare proprietà del software che la gestisce..

Col denaro sta avvenendo lo stesso e di peggio in quanto il denaro in una società dove tutto ormai e monetizzato, dal sesso ai riti funebri, dall’ottenimento di una carta d’identità ad un paio di mele essere controllati ed irreggimentati nello svolgimento della propria esistenza corrisponde esattamente a quanto descritto da Orwell da noi citato all’inizio…..

Diventare a tutti gli effetti schiavo, succube, soggiogato, prigioniero…

Ma noi ci opporremmo con tutte le forze, con ogni mezzo e fino all’ultimo respiro ad un destino così ingiusto, meschino, crudele e nefasto……


In quanto l’uomo ed i diritti dell’uomo sono il centro dell’universo.

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